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Ecco come Fincantieri salperà nel mercato Usa

Secondo il numero uno di Fincantieri, il gruppo navale di Trieste potrebbe svolgere un ruolo da catalizzatore nel processo di riorganizzazione dell’industria cantieristica navale statunitense promosso dal presidente Donald Trump.

Fincantieri punta a gettare l’ancora nel mercato Usa.

In occasione della call con gli analisti sui risultati trimestrali, l’ad di Fincantieri Pierroberto Folgiero (riconfermato ieri al timone del gruppo di Trieste) ha affermato che la società potrebbe “consentire e sostenere una sorta di rinascimento della cantieristica navale negli Stati Uniti”.

D’altronde un rafforzamento della cooperazione tecnologica navale tra Stati Uniti e Italia è quanto hanno auspicato di recente anche dai leader dei due paesi. Sempre Folgiero ha ricordato infatti che nella dichiarazione congiunta diffusa al termine dell’incontro alla Casa Bianca tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente Usa Donald Trump, si affermava che “l’Italia contribuirà alla rinascita marittima del settore cantieristico statunitense”.

Nel frattempo, è emerso da un recente rapporto del Government Accountability Office (Gao), agenzia indipendente che supporta il Congresso Usa nel monitoraggio dell’azione del Governo federale e delle sue spese, che “nove programmi navali della Marina americana sono in ritardo tra uno e tre anni”.

Il più importante tra i sistemi a basse prestazioni elencati nel rapporto della Marina è la fregata classe Constellation da 22 miliardi di dollari, aggiudicata proprio dalla controllata statunitense di Fincantieri. Si stima che il progetto sia in ritardo di ben tre anni rispetto alla consegna iniziale prevista per il 2026.

Tanto che il 9 aprile il presidente Trump è intervenuto con un ordine esecutivo relativo agli appalti per la difesa.

Tutti i dettagli.

FINCANTIERI A LAVORO SULLA CLASSE CONSTELLATION NEGLI USA

Fincantieri opera direttamente negli Stati Uniti attraverso la sua controllata Fincantieri Marinette Marine con siti produttivi a Marinette, Green Bay e Sturgeon Bay.

Nel 2020 la Marina americana ha scelto Fmm per progettare e costruire la fregata di classe Constellation nel suo cantiere in Winsconsin. Il contratto comprende il supporto postvendita e l’addestramento degli equipaggi. Fincantieri, con il suo cantiere Marinette Marine, aveva presentato un progetto derivato dalla versione italiana delle fregate Fremm, costruite per l’Italia e per la Francia.

Il 31 agosto 2022 Fincantieri Marine Group (Fmg), la controllata statunitense del gruppo, ha comunicato di aver avviato la costruzione a Marinette (in Winsonsin) della prima fregata della classe Constellation.

Lo scorso maggio il Dipartimento della Difesa americano ha assegnato a Fincantieri Marinette Marine (Fmm) il contratto, del valore di oltre 1 miliardo di dollari, per la costruzione della quinta e sesta fregata della classe “Constellation”, destinata alla US Navy.

I RITARDI SUL PROGETTO CONSTELLATION NEL RAPPORTO DEL GAO

Tuttavia, il programma è in ritardo sulla tabella di marcia.

Il rapporto del Gao pubblicato lo scorso marzo ricorda che la Marina Militare americana ha commissionato a Fincantieri la costruzione di fregate di classe Constellation nel 2020, durante la prima amministrazione Trump, segnala Defense News. La nave si basa sulle fregate Fremm che il cantiere aveva costruito per la Marina Militare italiana, e la Marina Militare statunitense ha riferito che i “progetti di base e funzionali” erano completi all’88%.

Cinque anni dopo, dopo varie modifiche al progetto, la Marina Militare ora riferisce che il progetto è completo solo al 70% e che il programma è in ritardo di tre anni, si legge nel rapporto.

“Come risultato di queste modifiche, in parte, la fregata ora assomiglia poco al progetto originale che la Marina Militare aveva pubblicizzato come misura integrata di riduzione del rischio per il programma nel 2020”, rileva il rapporto.

“Ora, nel 2025, la riprogettazione in corso ha portato a un aumento di peso a livelli che superano le tolleranze disponibili. La Marina sta già valutando una riduzione dei requisiti di velocità della fregata come una possibile soluzione, tra le altre, per risolvere questo aumento di peso”.

LA POSIZIONE DEL CANTIERE NAVALE DI TRIESTE

Il portavoce di Fincantieri SpA, Eric Dent, ha dichiarato in un comunicato di non aver visto il rapporto della Marina, “ma stiamo aumentando la produzione sulla linea di produzione della fregata. Le cose stanno davvero andando per il verso giusto”, riporta Bloomberg.

L’ORDINE ESECUTIVO DI TRUMP

Come già detto, lo scorso 9 aprile Trump ha firmato un ordine esecutivo per dare impulso al settore cantieristico statunitense, accusato di essere in ritardo rispetto a quello cinese.

Secondo Folgiero, l’ordine esecutivo di Trump aiuterebbe il cantiere navale di Fincantieri a Marinette, nel Wisconsin, dove sta costruendo nuove fregate di classe Constellation, anche se in ritardo.

L’ordine “eliminerà i colli di bottiglia nelle prestazioni dei cantieri navali per la difesa esistenti negli Stati Uniti, incluso il nostro a Marinette”, ha spiegato l’ad di Fincantieri, ripreso da DefenseNews.

I PROGETTI DI FINCANTIERI NEGLI USA

Come riporta ancora Defense News, Folgiero ha affermato di auspicare che un altro cantiere di proprietà di Fincantieri a Sturgeon Bay, nel Wisconsin, possa ora aumentare la propria capacità e concentrarsi sulle navi rompighiaccio.

“C’è grande attenzione per le nuove rotte artiche, che stanno diventando sempre più importanti per l’amministrazione. Un buon esempio di costruzione navale basata sulla tecnologia sono le navi rompighiaccio”, ha affermato, aggiungendo che Fincantieri potrebbe sfruttare le sue competenze esistenti su questo tipo di nave.

Ha inoltre affermato che Fincantieri potrebbe creare un centro di riparazione e manutenzione per le fregate Constellation presso il suo stabilimento di Jacksonville, in Florida.

Già il mese scorso, parlando a margine della cerimonia d’inaugurazione del nuovo Msc Miami Cruise Terminal, ripreso da ShippingItaly, Folgiero aveva ricordato infatti che il gruppo cantieristico italiano “è in una posizione privilegiata, essenzialmente perché abbiamo 15 anni di presenza negli Stati Uniti, con circa 3.000 persone, tre cantieri nella regione dei Grandi Laghi, sia civili che militari, e poi abbiamo anche una presenza qui in Florida, a Jacksonville, per la riparazione e la manutenzione di navi militari”.

 

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