La guerra commerciale tra USA e Cina inizia a fare le prime vittime. Inaspettate, possiamo aggiungere. A rivedere le proprie stime di profitto, a sorpresa, è stata infatti una società tedesca. A pesare sui conti della tedesca sarebbero dazi introdotti per ritorsione dalla Cina sui veicoli importati dagli Usa.
CINA-USA: LA GUERRA CONTINUA
Botta – risposta – controrisposta. La guerra commerciale tra gli Usa e la Cina, seppur con accennate tregue e finti momenti di pace, continua. In linea con la politica protezionistica tanto annunciata nel corso della sua campagna elettorale, Donald Trump ha imposto alla Cina dazi per 50 miliardi di dollari.
La decisione, ovviamente, ha fatto infuriare Pechino che ha previsto l’introduzione di tariffe sui prodotti a Stelle e strisce.
Ma a Trump le minacce del Paese asiatico non sembrano far paura e a partire dal 6 luglio potrebbe imporre nuovi dazi per ulteriori 200 miliardi su beni provenienti dalla Cina. Sempre il 6 luglio, Pechino ha confermato che partiranno le barriere doganali cinesi.
Ci si aspetta, però, nuove “forti contromisure” da parte della Cina.
DAIMLER VITTIMA
E mentre continua la guerra dei dazi, spuntano fuori le prime vittime. Il gruppo automobilistico tedesco Daimler, proprietario dei marchi Mercedes Benz Car, Smart, Daimler Truck e Mercedes Benz Vans, è stato costretto abbassare le proprie stime di profitto.
Secondo il gruppo, l’aumento delle tariffe commerciali, unito ad un aumento imprevisto dei costi, infatti, dovrebbe portare ad utile operativo (EBIT) del gruppo, “leggermente inferiore” al livello dell’anno precedente.
“L’effetto non potrà essere pienamente compensato dalla riallocazione dei veicoli in altri mercati”, ha detto Daimler.
NON SOLO DAZI
A dirla tutta, a pesare sull’utile non saranno solo i dazi e le spese. Nella comunicazione di ieri, infatti, il colosso tedesco ha parlato anche di indebolimento di altre divisioni, giustificato (anche) dal declino del diesel e dalla nuova regolamentazione europea sulle emissioni.