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LEAPMOTOR Stellantis

Cosa fa la cinese Leapmotor, possibile partner di Stellantis

Stellantis potrebbe tornare in Cina dopo la sospensione delle attività della fabbrica Jeep con Gac: questa volta il partner prescelto sarebbe Leapmotor, nota in Occidente soprattutto per aver prodotto una vettura che ricorda parecchio la Fiat 500

Se non puoi batterli, unisciti a loro. È questo slogan che impone un bagno di realtà (come pure nella rassegnazione) che sta guidando un numero crescente di case automobilistiche occidentali a stringere alleanze con soggetti cinesi. E la parte più ilare della questione è che quasi sempre l’alleato asiatico è il costruttore di auto scopiazzate proprio dal marchio dell’Ovest con cui nasce tale partnership, che pure dovrebbe fondarsi su rispetto e fiducia reciproci.

CLONI ASIATICI

I casi non si contano. È successo in un certo qual senso tra il marchio britannico MG e SAIC (in questo caso più che partnership c’è stata l’acquisizione dei cinesi): il gruppo asiatico ha al suo interno il marchio Roewe che si rifaceva al produttore inglese Rover con cui MG ha condiviso un pezzo di strada.

I due marchi a confronto. Casualmente hanno la medesima forma e la stessa assonanza

 

All’epoca della joint-venture fra GM e SAIC che deteneva il 20% del terzo costruttore asiatico Chery Automobile quest’ultimo se ne venne fuori con una vettura, la Chery QQ, che somigliava fortemente alla Matiz, con una sola differenza: il prezzo. Per acquistarla bastava l’equivalente di 4.800 euro, quanto si sborsa insomma per un buon motorino. Fu anche bonariamente presa in giro dai due noti giornalisti britannici del settore, Jeremy Clarkson e James May nel loro special di Top Gear dedicato alla Cina, inserita tra le vetture “clone” dell’allora corsaro mercato asiatico.

Un approccio ben poco amichevole rispetto ai marchi occidentali che veniva caldeggiato dal governo stesso che, non dimentichiamolo, detiene partecipazioni in ogni azienda nazionale e che veniva tollerato ovviamente dalla magistratura cinese, a digiuno di tutta quella parte del codice civile che riguarda la tutela di marchi e brevetti internazionali, tant’è che quando GM fece causa al costruttore asiatico tutto finì in una bolla di sapone.

leapmotor

Passano gli anni ma non le tendenze cinesi a scopiazzare le fogge delle vetture occidentali. L’ultimissimo caso riguarda la Leapmotor T03, che più o meno tutte le testate italiane identificano come il “clone della Fiat 500”.

Per pubblicizzare il clone della 500 i cinesi di Leapmotor hanno scopiazzato gli asset del videogioco “Super Mario”. Ma per loro non è certo un problema

COSA FA LEAPMOTOR (OLTRE ALLA SIMIL-500)

Fondata nel 2015 da Zhu Jiangming – oggi anche presidente e amministratore delegato del Gruppo -, Leapmotor (Zhejiang Leapmotor Technologies) ha all’attivo 132 tecnologie brevettate e fabbriche di veicoli intelligenti a Zhe Jiang, Cina. A differenza di molti altri marchi asiatici, la Casa concentra la sua attività di R&D sullo sviluppo di software proprietari e di intelaiature volte a massimizzare le prestazioni delle auto smart.

LEAPMOTOR
La simil Fiat 500 posa davanti a un simil Colosseo

Il bacino di clienti delle sue auto elettriche intelligenti e competitive in termini di costi è composto principalmente, riporta un case study di Rws, da acquirenti giovani che chiedono un’esperienza automobilistica personalizzata. La sua ultima innovazione riguarda un’architettura elettrica ed elettronica centrale integrata a quadrifoglio che riunisce un unico sistema su chip e un unico microcontrollore per creare un’unità centrale di supercomputazione a bassa latenza.

ALLEANZA TRA STELLANTIS E LEAPMOTOR?

Secondo Bloomberg, che in merito ha sentito una fonte interna che ha voluto mantenere l’anonimato, Stellantis, ovvero il colosso nato dalla fusione di Fca e Psa, starebbe valutando una possibile collaborazione proprio con la Leapmotor .

L’obbiettivo del Gruppo guidato da Carlos Tavares sarebbe tornare nel Paese del Dragone dopo la sospensione delle attività, avvenuta lo scorso anno, della fabbrica Jeep nella provincia dell’Hunan, frutto della joint venture ultradecennale con Gac, il costruttore di proprietà statale Guangzhou Automobile Industry Group.

Non dimentichiamo comunque che, sul fronte francese, resta intatta la joint venture con Dongfeng Motor per la produzione di veicoli con marchio Peugeot e Citroën. Tornando invece a Leapmotor, nel recente periodo voci di corridoio avevano messo in campo possibili collaborazioni tra il marchio cinese del gruppo Faw e Volkswagen. Adesso invece tutti si chiedono se Tavares salirà a bordo della simil 500 elettrica cinese.

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