Le case automobilistiche giapponesi Nissan e Honda stanno valutando una fusione che andrebbe a creare un’unica grande rivale domestica per Toyota, la maggiore produttrice di veicoli al mondo per unità vendute. Alla notizia, le azioni di Nissan sono cresciute del 24 per cento, mentre quelle di Honda hanno perso fino al 3,4 per cento.
Un annuncio ufficiale è atteso per il 23 dicembre. Ma il vicepresidente di Honda, Shinji Aoyama, ha già anticipato che la società sta valutando diverse opzioni oltre alla fusione, come un’affiliazione (capital tie-up) o la creazione di una nuova holding. Pare che l’operazione possa coinvolgere anche una terza casa automobilistica giapponese, Mitsubishi, già legata a Nissan.
HONDA, NISSAN E MITSUBISHI CONTRO TOYOTA?
Se l’affare andrà in porto, l’industria giapponese dell’automotive verrà di fatto divisa in due: da una parte ci saranno Honda, Nissan e Mitsubishi; dall’altra il gruppo Toyota. Secondo le opinioni riportate da Bloomberg, questo consolidamento permetterà ai produttori nipponici di competere meglio a livello internazionale, in una fase peraltro di transizione tecnologica: pare che l’idea di procedere con una fusione tra Nissan e Honda sia originata proprio da un accordo di collaborazione sulle batterie per i modelli elettrici e sui software.
Altri esperti considerano l’operazione una misura più “difensiva” che “offensiva”. Messe insieme, Honda, Nissan e Mitsubishi hanno venduto globalmente circa 4 milioni di vetture nei primi sei mesi del 2024, mentre Toyota ha realizzato da sola 5,2 milioni di vendite. Toyota è superiore non solo a livello di vendite, ma anche di valutazione: la capitalizzazione di mercato di Honda è di 44 miliardi di dollari e quella di Nissan di 8,4 miliardi, ma Toyota vale ben 275 miliardi.
Toyota, peraltro, possiede delle quote in Suzuki, Mazda e Subaru.
CHI CI GUADAGNA DALLA FUSIONE NISSAN-HONDA
La fusione con Nissan aiuterà Honda, più piccola, a recuperare terreno nelle nuove tecnologie elettriche e a guida autonoma, anche considerata la fine della joint venture sui robotaxi con General Motors.
Quanto a Nissan, invece, l’operazione dovrebbe servire a rafforzare la sua posizione finanziaria andando a compensare la fine della partnership ventennale con la casa francese Renault.
E FOXCONN?
Mentre si discute di una possibile fusione tra le due case automobilistiche, pare che Foxconn – la società taiwanese di componentistica elettronica famosa per l’assemblaggio degli iPhone – abbia intenzione di diventare l’azionista di controllo di Nissan.
Non sono disponibili maggiori dettagli. Sappiamo però che Foxconn sta investendo molto negli stabilimenti di veicoli elettrici e che è già l’azionista principale di un’altra importante società giapponese: cioè di Sharp, specializzata nella produzione di dispositivi elettronici e display Lcd.