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Auto Elettriche

Ecco le auto elettriche più vendute in Italia nel 2021

Nel 2021 in Italia sono state immatricolate 136.754 auto elettriche. La crescita rispetto all'anno precedente è sostanziosa, ma il settore è preoccupato per la mancanza di incentivi. Tutti i numeri sui modelli più venduti

 

Nel 2021 in Italia sono stati immatricolati 136.754 automobili elettriche, tra veicoli a batteria (BEV) e ibridi plug-in (PHEV). Rispetto all’anno precedente, la crescita è stata del 128,2 per cento.

I dati sono forniti da MOTUS-E, l’associazione che riunisce gli operatori della filiera italiana della mobilità elettrica.

LE IMMATRICOLAZIONI DI AUTO ELETTRICHE IN ITALIA NEL 2021

Nello specifico, nel 2021 sono state immatricolate 67.255 auto elettriche a batteria (BEV) e 69.499 ibride plug-in (PHEV). L’aumento rispetto al 2020 è stato del 107 e del 153,7 per cento, rispettivamente.

LA QUOTA DI MERCATO

L’anno scorso in Italia le auto elettriche hanno raggiunto una quota di mercato del 9,3 per cento. Nel 2020 la loro penetrazione si fermava al 4,3 per cento.

LE AUTO ELETTRICHE PIÙ VENDUTE IN ITALIA NEL 2021

L’auto elettrica più venduta in Italia nel 2021 è stata la Fiat 500e, con 10.720 unità. A seguire la smart fortwo con 6163 unità e, al terzo posto, la Renault Twingo con 5821.

Quarto e quinto posto nella classifica sono occupati dalla Dacia Spring (5494) e dalla Tesla Model 3 (5045).

LE VENDITE A DICEMBRE 2021

Prendendo in considerazione il solo mese di dicembre 2021, MOTUS-E ha registrato un calo del 13,2 per cento delle immatricolazioni rispetto allo stesso mese del 2020: 11.833 unità vendute.

Il calo più forte è stato quello delle BEV: -15,2 per cento, per 6158 unità immatricolate. Le ibride plug-in, invece, sono diminuite quasi dell’11 per cento, con 5676 unità immatricolate.

Per un confronto su base mensile, a novembre 2021 erano stati venduti 12.533 veicoli elettrici, sia a batteria che ibridi plug-in.

LE CAUSE

La peggiore performance dei veicoli elettrici va contestualizzata. Il mese scorso, infatti, l’intero un mercato automobilistico italiano è stato particolarmente fiacco, con appena 87.338 vetture vendute: un minimo storico, afferma MOTUS-E.

Le ragioni principali di questa condizione sono tre. Innanzitutto, le difficoltà di approvvigionamento di materie prime e componenti (come i microchip). A seguire, nell’analisi di MOTUS-E, c’è la possibilità di immatricolare entro il giugno prossimo le auto acquistate su prenotazione via Ecobonus. Infine, l’associazione parla di un “effetto, visibile, della fine degli incentivi per auto elettriche, avvenuta nel mese di ottobre 2021”.

LE PREOCCUPAZIONI DELLA FILIERA

MOTUS-E, in rappresentanza dell’intera filiera della mobilità elettrica, si dice preoccupata per la fine degli incentivi all’acquisto di veicoli elettrici e della loro mancata programmazione per il prossimo triennio.

“In assenza di ulteriori supporti”, scrive l’associazione, “è plausibile ipotizzare che i valori delle BEV immatricolate nei primi mesi del 2022 saranno inferiori a quelli dei primi mesi del 2021”. “La mancanza di bonus all’acquisto”, prosegue, “farà dirottare i pochi mezzi elettrici prodotti in Italia verso mercati più appetibili”.

L’APPELLO AL GOVERNO SUGLI INCENTIVI

Secondo MOTUS-E “è davvero incomprensibile che il governo abbia deciso di ignorare completamente il settore, in un rimbalzo di responsabilità […] che sfiora il grottesco e che vedrà riflettersi nella drammatica riduzione di immatricolazioni di vetture elettriche e ibride plug-in nel 2022”.

L’associazione si augura il ministeri dello Sviluppo economico e dell’Economia intervengano sulla questione del rifinanziamento degli incentivi. In assenza di questi ultimi, secondo una stima realizzata da MOTUS-E e da ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), nel 2022 la quota di mercato in Italia dei veicoli a zero e basse emissioni scenderà al 5 per cento circa.

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