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Hongqi

Audi, Mercedes, Bmw e Rolls Royce saranno superate dalle auto cinesi?

Debutto in grande stile sul suolo europeo per Hongqi, il più antico marchio automobilistico cinese che ora intende competere direttamente con Audi, Mercedes, Bmw e, oltre la Manica, perfino Rolls Royce

Il nome è impronunciabile e al momento ancora sconosciuto al grande pubblico del Vecchio continente. Ma se tutto va come sperano – in Cina – molto presto professori universitari, avvocati di successo e imprenditori del Vecchio continente alle classiche Audi, Mercedes e Bmw potrebbero preferire le auto… Hongqi. Il cui nome tradotto in italiano suona più o meno così: “bandiera rossa”. Ma c’è ben poco dell’ideologia socialista in queste immense ammiraglie che fondano sul lusso la propria ragion d’essere.

I CINESI INVADONO IL SETTORE PREMIUM

Finora, l’invasione di auto elettriche di Pechino e dintorni aveva riguardato modelli di fascia media e i bassi costi di produzione delle vetture cinesi lasciavano suggerire che la Cina volesse concentrarsi su vetture entry level a livello di listini. Ma con Hongqi, il più antico marchio automobilistico cinese, il corso sembra destinato a cambiare.

Il marchio afferente a modelli premium controllato dal gruppo statale FAW ha infatti annunciato 12 modelli entro i prossimi 5 anni. Il costruttore asiatico intende arrivare a piazzare tra le 30.000 e le 50.000 vetture all’anno prima del 2030 puntando principalmente sulla Francia e sulla Germania.

Come si anticipava, si tratta di vetture che si potrebbero porsi in concorrenza diretta con le tedesche Mercedes, BMW e Audi, mentre al di là della manica con Rolls Royce e Bentley solleticando i possibili clienti con prezzi più convenienti. Su questo fronte molto dipenderà dai dazi Ue che se approvati dureranno, per coincidenza, proprio quei cinque anni che collimano col piano quinquennale del marchio cinese.

COME REAGIRA’ BERLINO ALLE INSIDIE DI PECHINO?

Da questo punto di vista occorrerà capire come intende muoversi la Germania: Berlino è contro i dazi perché le sue Case automobilistiche presidiano il mercato cinese. Ma le ultime mosse delle cinesi in Europa suggeriscono che presto dovrà passare da una politica industriale d’attacco a una di difesa. Già nei prossimi mesi sulle strade europee sfrecceranno la berlina elettrica EH7 e il SUV EHS7, mentre in Nord Europa è già presente il SUV elettrico E-HS9.

Nel caso in cui l’Ue confermasse il pacchetto di dazi anche Hongqi, come molte altre Case del Dragone, si ritroverebbe a dover scegliere tra l’aprire un hub europeo – che però le impedirebbe di essere altrettanto concorrenziale – oppure scaricare i balzelli sui clienti, con relative impennate nei prezzi del suo parco macchine destinato al Vecchio continente.

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