L’antibiotico-resistenza, causata dall’uso eccessivo o incauto di farmaci, è una delle principali minacce per la salute tanto che secondo le Nazioni Unite potrebbe essere responsabile di 10 milioni di morti all’anno nel mondo entro il 2050 e di un danno economico annuale di almeno 3,4 trilioni di dollari entro il 2030, spingendo 24 milioni di persone in più nella povertà estrema nel prossimo decennio.
Già oggi l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ritiene che sia responsabile di quasi 5 milioni di morti all’anno.
Una buona notizia però è la scoperta di un nuovo potenziale antibiotico contro l’Acinetobacter baumannii, classificato come patogeno critico di priorità 1 dall’Oms e come minaccia urgente dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) degli Stati Uniti proprio per la mancanza di trattamenti efficaci. Lo studio è stato pubblicato su Nature.
LA PROMESSA DEL NUOVO ANTIBIOTICO CONTRO L’ANTIBIOTICO-RESISTENZA
Il potenziale antibiotico, chiamato zosurabalpin, è stato testato solo su un tipo di batterio ma secondo gli esperti appartiene a una classe chimica che rappresenta una promessa più ampia nella lotta contro i “superbatteri” resistenti agli antibiotici.
A svilupparlo è stata la casa farmaceutica svizzera Roche, che sta conducendo studi clinici di fase 1 sull’uomo.
“Abbiamo scoperto un nuovo modo di uccidere i batteri. Si potrebbe pensare di modificare la chimica per colpire altri bersagli”, ha dichiarato Michael Lobritz, co-autore dello studio e responsabile globale delle malattie infettive presso Roche Pharma Research & Early Development.
I BATTERI MULTIRESISTENTI NEL MIRINO
Tra gli altri patogeni sui quali si potrebbero ottenere risultati positivi ci sono lo Pseudomonas aeruginosa e la Klebsiella pneumoniae, che causano infezioni al sangue e ai polmoni, e il noto Escherichia coli, che provoca malattie intestinali e del tratto urinario. Quest’ultimo, secondo i dati raccolti tra il 2016 e il 2020 dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), è stato il maggior responsabile dell’aumento di patologie legate a batteri resistenti.
Inoltre, per Morgan Gugger e Paul Hergenrother dell’Università dell’Illinois, che non sono stati coinvolti nella ricerca ma che hanno scritto un commento su Nature, la natura altamente mirata dell’azione chimica di zosurabalpin potrebbe anche significare che è meno distruttiva per i batteri intestinali utili rispetto alla maggior parte degli antibiotici tradizionali.
I RISCHI NEGLI OSPEDALI
Il batterio su cui zosurabalpin ha dato buoni risultati è l’A. baumannii, un agente patogeno che causa condizioni come sepsi e polmonite e prospera negli ospedali grazie alla sua facilità di trasmissione tra i pazienti indeboliti da altre malattie.
L’A. baumannii “è una causa significativa di infezione negli ospedali, in particolare nelle persone sottoposte a ventilazione”, ha precisato il dottor Andrew Edwards, docente di microbiologia molecolare all’Imperial College di Londra. “Pur non essendo un patogeno aggressivo, è resistente a diversi antibiotici, il che lo rende molto difficile da trattare”, ha aggiunto.
Come scriveva già un anno fa Start citando l’Ecdc, le infezioni batteriche ospedaliere erano già “una grave minaccia per la salute pubblica” dell’Italia nel 2017 e, secondo quanto rivelato da Report, avrebbero avuto anche un ruolo nell’elevato numero di decessi per Covid poiché erano concomitanti nel 19% dei casi.