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Cina Russia Vaccini SputnikV

Tutti i nuvoloni sul vaccino russo Sputnik

Le dosi di Sputnik consegnate in Slovacchia contengono una formula diversa da quella esaminata internazionalmente e la Russia ne ordina il ritiro, intanto l'Ema indaga su alcune morti sospette. E l'efficacia contro la variante sudafricana sarebbe bassa. Ecco le ultime novità sul vaccino russo

 

Quattro persone, secondo quanto rivelato da EuObserver, sono morte di recente in Russia poco dopo la somministrazione di Sputnik V. La notizia, su cui sta già indagando Ema, potrebbe minare ancora di più la fiducia dell’Agenzia europea del farmaco nel vaccino anti Covid messo a punto dall’Istituto Gamaleja di Mosca.

Intanto la Russia ritira le dosi consegnate alla Slovacchia, perché contenenti una formula diversa da quella esaminate internazionalmente. Tutti le ultime novità.

4 MORTI SOSPETTE

Secondo quanto rivelato da EuObserver, che ha visionato i file interni di RosPotrebNadzor, un organismo russo responsabile della somministrazione delle vaccinazioni, quattro persone sono morte di recente in Russia poco dopo la somministrazione del vaccino Sputnik V. Altre sei, invece, hanno avuto complicazioni dopo la somministrazione.

LE INDAGINI DELL’EMA

Sulla notizia ha già avviato le dovute indagini l’Ema, l’Agenzia del farmaco europea, che nelle scorse settimane ha avviato la Rolling Review sul vaccino russo. Sempre l’Ema avrebbe avviato delle indagini per accertare che i trial di sperimentazione del vaccino siano avvenuti nel rispetto del Gcp, lo standard concordato a livello internazionale volto a garantire che le sperimentazioni sui farmaci siano progettate e condotte correttamente.

DOSI SBAGLIATE CONSEGNATE ALLA SLOVACCHIA

Intanto, Mosca ha chiesto alla Slovacchia la restituzione di 200 mila dosi di Sputnik V consegnate a marzo. Il richiamo è arrivato dopo che l’agenzia dei farmaci slovacca aveva denunciato di aver ricevuto dosi diverse da quelle esaminate internazionalmente.  In pratica, le dosi arrivate nel paese avevano caratteristiche diverse da quelle pubblicate sullo studio della rivista scientifica Lancet, e quindi anche dal vaccino attualmente sotto esame da parte dell’Ema.

COMPROMESSO IL GIUDIZIO DELL’EMA?

Che quanto accaduto in Slovacchia possa far traballare, ancora di più, la già precaria fiducia dell’Ema? La questione in realtà non preoccupa Mosca, che si dice tranquilla.  Questi problemi “non incidono in alcun modo sulla fiducia dell’Ue nel farmaco”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

VACCINO MENO EFFICACE CONTRO VARIANTE SUDAFRICANA

E pre provare a guadagnare terreno, anche nei confronti dell’Ue, il capo del Centro Gamaleya, Aleksandr Gintsburg, che ha sviluppato il vaccino, ha annunciato all’agenzia Interfax che il vaccino è meno efficace nel contrastare la variante sudafricana, ma allo stesso tempo registra risultati migliori di altri vaccini.

“Parlando della variante sudafricana gli antigeni dello Sputnik V sono meno efficaci contro di essa, come per ogni altro vaccino. Comunque, gli anticorpi prodotti in seguito alla vaccinazione con Sputnik V mostrano metà della riduzione se confrontati con altri vaccini. Questo significa che Sputnik V è di gran lunga preferibile in questo senso”, ha affermato Gintsburg.

GERMANIA VUOLE ACQUISTARE SPUTNIK

In attesa delle indagini di Ema, e del suo via libera, la Germania, attraverso le parole del ministro della Salute tedesco, Jens Spahn, ha annunciato l’avvio dei negoziati con Mosca per per l’acquisto del vaccino. Spahn, in conferenza stampa, si dice convinto della prossima approvazione dell’Ema.

“La domanda cruciale per me è cosa accadrà nel secondo o terzo trimestre, perché questo fa la differenza per l’attuale fase di questa campagna di vaccinazione”, ha detto Spahn.

La Baviera, uno stato nel sud-est della Germania, ha deciso di muoversi in solitudine per la firma di un pre-accordo per acquistare 2,5 milioni di dosi dello Sputnik V.

ANCHE IN ITALIA SPUTNIK PIACE

In solitudine si è mossa anche la Campania di Vincenzo De Luca, che ha già siglato un contratto con Mosca per la fornitura del vaccino Sputnik. Gli accordi, però, sono congelati in attesa che l’Ema dia l’approvazione all’uso del farmaco.

Pronto all’acquisto anche Luca Zaia, Governatore del Veneto.

LA POSSIBILITA’ DI CONTRATTI BILATERALI

Le mosse in solitudine, come quelle di Baveria e Campania, e come quelle annunciate dalla Germania, sono ammesse perché l’Europa non ha ancora siglato alcun contratto per l’acquisto di Sputnik. Come più volte ribadito dall’Ue, infatti, la Commissione non ammette contratti paralleli. Il vincolo, però, è ristretto al momento alle case farmaceutiche che hanno già un contratto con l’Unione europea (Pfizer-BioNTech, Moderna,AstraZeneca, Johnson&Johnson, Curevac e Sanofi-Gsk).

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