skip to Main Content

Arbidol

Sorpresa: in Cina curano i positivi Covid con l’antivirale russo Arbidol

Il controverso antivirale russo Arbidol e un aerosol di interferone: ecco la terapia prescritta dal medico cinese al corrispondente del quotidiano Repubblica in Cina, Santelli. Tutti i dettagli

 

Anche gli asintomatici, in Cina, vengono curati. Parola di Filippo Santelli, corrispondente per Repubblica dalla Cina. La terapia? Un antivirale russo: l’Arbidol, già apparso alle cronache come cura per il Covid nei mesi di marzo e aprile, in piena emergenza.

L’Arbidol non alcun effetto provato contro il Covid – sostiene ad esempio l’italiana Aifa – la Cina lo utilizza come terapia per chi non ha sintomi da coronavirus. Andiamo per gradi.

LE PAROLE DI SANTELLI

“Ora sono positivo al coronavirus, tampone effettuato domenica, e quindi sono stato trasferito in un girone più in profondità nel sistema di contenimento costruito da Pechino attorno al contagio – ha scritto oggi Samtelli su Repubblica – Dall’hotel per la quarantena dei viaggiatori in arrivo, pur sempre uno Holiday Inn, a questa struttura medica temporanea alla periferia di Nanchino, uno di quegli ospedali di moduli prefabbricati assemblati all’apice dell’epidemia”.

LA CURA CINESE ANTI COVID

“Qui, oltre a isolarmi, mi prescrivono una terapia – ha aggiunto il corrispondente dalla Cina – Me l’ha spiegata una dottoressa che non vedo mai di persona, ma che risponde prontamente a ogni messaggio su We-Chat, sempre in mandarino: l’Arbidol, un antivirale russo la cui efficacia non è dimostrata, e un aerosol di interferone. Eccesso di zelo? Forse, ma i risultati parlano per la Cina. Nei primi tre giorni le infermiere mi hanno fatto tre tamponi, prelevato dieci fialette di sangue, domandato la febbre via chat mattina pomeriggio e sera”.

ARBIDOL

Soffermiamoci sulla terapia. L’Arbidol, nome commerciale di Umifenovir, è un medicinale antivirale, utilizzato per l’infezione influenzale in Russia e in Cina. Il farmaco è candidato per il trattamento di epatite C.

Il farmaco, al momento, risulta non approvato per l’uso nei Paesi occidentali e non compare tra i farmaci approvati dalla FDA.

LA CASA PRODUTTRICE DI ARBIDOL

A produrre il farmaco è la russa Pharmstandard, principale azienda farmaceutica impegnata nello sviluppo e nella produzione di medicinali avanzati.

L’azienda, come si legge sul sito, “produce medicinali di vari gruppi farmacoterapeutici, compresi quelli per trattamenti di malattie cardiovascolari, diabete mellito, deficit dell’ormone della crescita, malattie gastroenterologiche e infettive, disturbi neurologici, disturbi metabolici, oncologia e una varietà di altre malattie”.

L’UTILIZZO DELLA CINA NELLA CURA DA COVID

Nonostante non ci siano ancora evidenze, la Cina ha utilizzato, fin dall’inizio della pandemia, l’Arbidol come trattamento per il Covid-19, basandosi su quanto affermato un team di ricercatori cinesi guidati da Li Lanjuan, dell’Università di Zhejiang, sono state messe in dubbio da numerosi ricercatori cinesi (qui i dettagli).

IL VIDEO-BUFALA

Sempre in piena emergenza, ha iniziato a circolare un video, che mostrava un uomo, dotato di mascherina, che avrebbe acquistato presso l’aeroporto di Mosca il medicinale, Arbidol, in grado di contrastare il coronavirus.

LE PRECISAZIONI DELL’AIFA

Le numerose visualizzazioni avevano portato ad un intervento dell’Aifa: “Al momento attuale – spiega Aifa – non sono disponibili evidenze scientifiche sufficienti a supportare l’efficacia di umifenovir nel trattamento della malattia Covid-19, o nella prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2, né tantomeno il suo utilizzo in sostituzione di altri trattamenti che in Italia sono stati messi a disposizione per i pazienti affetti da Covid-19”.

Ancora oggi queste evidenze mancano.

Back To Top