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Vaccini Omicron

Quanto sono efficaci i vaccini contro Omicron?

Dati, studi e previsioni sui vaccini nell’ultima sfida contro Omicron

 

Tra chi per Omicron prevede una catastrofe annunciata e chi, invece, pensa ancora che quest’ultima variante non sia così grave e così diffusa in Italia, forse l’approccio più equilibrato è quello suggerito da The Atlantic, ovvero “non andare nel panico, ma non restare neanche indifferenti”.

I vaccini a disposizione sono efficaci? Basterà il booster o serviranno versioni aggiornate degli attuali sieri? Omicron è più grave di Delta? Alcune domande non hanno ancora trovato risposta, ma altre sì.

Ecco cosa si sa e cosa, invece, ancora non si sa di Omicron e della protezione dei vaccini contro la nuova variante.

COSA SI SA DI OMICRON

Una delle certezze che si ha su Omicron è che è sicuramente più trasmissibile della variante Delta. I numeri dei contagi si moltiplicano a vista d’occhio. In Italia, il tasso di crescita dei casi è aumentato quasi del 50% in una settimana (+117% in Lombardia, scrive Il Sole24Ore).

COSA NON SI SA DI OMICRON

Una delle cose che, invece, non si sa è quanto Omicron sia più grave delle precedenti varianti, in particolare di Delta che, ricorda The Lancet, si stima abbia causato più del 99% delle infezioni nel mondo. Dai primi casi di contagiati sembrava “essere meno aggressiva”, diceva il 9 dicembre il direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Nicola Magrini.

Ora, scrive La Stampa, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è “imprudente” concludere che si tratta di una variante in grado di produrre sintomi più leggeri e per l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) sono necessarie altre due settimane per saperne di più.

COSA DICONO I DATI

Infatti, nonostante l’ultimo report dell’Agenzia europea per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc) affermi che dei circa 5.000 contagiati da Omicron nei Paesi Ue nel 70% dei casi si tratta di sintomatici che non sono stati ricoverati in terapia intensiva né deceduti, sono ancora troppi pochi i dati per trarre conclusioni – tanto più che nel 74% dei casi si trattava di persone tra i 20 e i 49 anni.

QUANTO SONO EFFICACI I VACCINI CONTRO OMICRON

Un’altra cosa che non si sa è se i vaccini disponibili sono sufficientemente efficaci o se sarà necessario aggiornarli. Anche l’Ema ha affermato che per ora “non ci sono dati affidabili sull’efficacia dei vaccini approvati”.

Per l’Agenzia europea, sembra appurata, invece, la diminuzione “della capacità dei vaccini nel neutralizzare Omicron”. Secondo uno studio inglese pubblicato su The Lancet, due dosi di Pfizer/BioNTech o di AstraZeneca hanno fornito una protezione nulla o limitata contro la malattia sintomatica, mentre è “significativamente” aumentata con la dose booster. Come aveva annunciato anche Pfizer, il richiamo riporterebbe, infatti, la protezione dai sintomi al 70-75%.

Un altro studio svolto in Sudafrica, riportato nell’ultimo aggiornamento sulla variante dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), ha concluso che la protezione offerta da due dosi di Pfizer/BioNTech contro l’infezione cala dall’80% al 33%, mentre la protezione dal rischio di ospedalizzazione diminuirebbe dal 93% al 70% e una ricerca citata da Bloomberg ha confermato che un numero crescente di prove suggerisce che sarà necessaria una terza dose per generare abbastanza anticorpi contro Omicron.

AVREMO BISOGNO DI UN NUOVO VACCINO?

Anche se la dose booster, secondo l’Ema, “è in grado di restaurare un alto livello di protezione dalla malattia sintomatica”, non è ancora sicuro che sia indispensabile un vaccino specifico contro Omicron.

Intanto, però, case farmaceutiche come Pfizer, Moderna, ma anche Novavax – con il suo siero proteico recentemente autorizzato in Ue – sono già all’opera per non farsi trovare impreparate.

Pfizer aveva stimato che sarebbero stati necessari circa 100 giorni per adattare il vaccino e Moderna prevede che la nuova versione possa essere pronta in poche settimane, mentre Novavax, utilizzando un tipo di tecnologia diversa potrebbe impiegarci fino a sei mesi.

Sarà troppo tardi? Per l’Ecdc, Omicron sarà la variante dominante in tutta Europa entro metà-fine gennaio. Motivo per cui, oltre a raccomandare le dosi booster, ha auspicato altri tipi di azioni per ridurre la trasmissione, soprattutto in vista delle festività natalizie.

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