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Dolori Mestruali

Quali sono i cibi nemici (e amici) dei dolori mestruali

Circa l’85% delle ragazze nel mondo soffre di dolori mestruali e più del 10% salta regolarmente la scuola per questo motivo. Ma oltre agli antidolorifici e all’esercizio fisico anche una dieta costituita da cibi antinfiammatori può essere di aiuto. Ecco quali alimenti consigliano gli esperti

 

I dolori mestruali possono essere un vero incubo per moltissime donne, ma secondo un recente studio alcuni cibi sarebbero migliori di altri per alleviare i crampi perché sebbene antidolorifici e antinfiammatori possano essere di aiuto è consigliabile non abusarne.

Indagare su questo tipo di disagio è importante perché, tra le altre cose, il dolore mestruale (dismenorrea) – affermano gli autori di una recente ricerca – è la principale causa di assenze da scuola per le ragazze adolescenti.

Infatti, secondo un articolo pubblicato dal National Institutes of Health (NIH), circa l’85% delle ragazze soffre di gonfiore, crampi e dolori addominali durante le mestruazioni, e per alcune i problemi possono durare anni.

L’ORIGINE DEI DOLORI MESTRUALI

I crampi possono iniziare ancora prima delle mestruazioni, durante il periodo premestruale, che può avere importanti ripercussioni sulla quotidianità di chi li sperimenta. Con l’inizio delle mestruazioni poi in alcuni casi possono peggiorare e non limitarsi all’utero dove hanno origine. Spesso infatti sono accompagnati da sintomi in altre parti del corpo come dolore alla parte bassa della schiena e alle cosce, nausea e vomito, sudorazione, svenimento e vertigini, diarrea o costipazione, gonfiore e mal di testa.

UNA DIETA PUÒ AIUTARE

Eseguire un’attività fisica regolare, evitare lo stress e smettere di fumare può aiutare a combattere i crampi mestruali, ma una nuova ricerca presentata alla conferenza della North American Menopause Society (NAMS) ha confermato che anche apportare alcuni cambiamenti nella propria dieta alimentare può avere benefici.

La dottoressa Monica Christmas, membro del consiglio direttivo della NAMS e direttrice del Center for Women’s Integrated Health dell’Università di Chicago, in un’intervista a Medical News Today ha detto: “Questa meta-analisi di adolescenti con dismenorrea ha rilevato che l’adesione a una dieta antinfiammatoria è associata a una riduzione della dismenorrea”.

Inoltre, ha aggiunto: “Incoraggiare le donne ad adottare uno stile di vita sano fin da giovani sarà fondamentale per mantenere una salute ottimale durante la mezza età e oltre, e potrebbe contribuire a rallentare il processo di invecchiamento”.

I CIBI CHE FANNO MALE E BENE

La ricerca, basata su una revisione di studi condotti su ragazze adolescenti e giovani, suggerisce che una dieta antinfiammatoria può alleviare i dolori, che sono appunto provocati dalla contrazione dei muscoli dell’utero causati dalle prostaglandine, acidi responsabili delle risposte infiammatorie.

Alimenti come carne, latticini, olio, zuccheri, sali, caffè e alcol peggiorano i crampi mestruali, mentre cibi non trasformati contenenti acidi grassi omega-3 come frutta, verdura, salmone, sardine, noci, semi di chia e lino riducono l’infiammazione e possono alleviare il dolore.

Misurando l’Indice Infiammatorio Dietetico (DII), si è scoperto che i soggetti che seguivano una dieta vegana (che escludeva i grassi animali) presentavano tassi più bassi di infiammazione.

Questo non significa che bisogna escludere i cibi con un alto contenuto di acidi grassi omega-6 (poiché oltre a regolare il metabolismo e a svolgere un ruolo nel sistema riproduttivo hanno un ruolo importante nel mantenere sani pelle, capelli, ossa), ma che è raccomandabile trovare un equilibrio con quelli contenenti acidi grassi omega-3.

ALTRE RICERCHE

Uno studio del 2018 condotto su studentesse universitarie spagnole, per esempio, ha rilevato che le donne che bevevano cola e mangiavano carne avevano maggiori probabilità di soffrire di dolori durante il ciclo rispetto alle donne che mangiavano più verdura e frutta.

E un’altra ricerca del 2020 ha notato che le donne che mangiavano meno di due porzioni di frutta al giorno avevano maggiori probabilità di soffrire di dolori durante il ciclo mestruale.

LE CONSEGUENZE SOCIALI E PSICOLOGICHE DEI DOLORI MESTRUALI

Lo studio presentato dalla NAMS, partito dall’esperienza personale di una delle autrici che ha voluto indagare l’associazione tra cibo e dolori mestruali, riguarda tuttavia un’ampissima platea di donne che ogni mese si confrontano con tale disagio, che può avere conseguenze molto negative sia da un punto di vista sociale che psicologico.

“Poiché il dolore mestruale è una delle principali cause di assenteismo scolastico per le ragazze adolescenti, è importante esplorare le opzioni che possono ridurre al minimo il dolore. Qualcosa come la modifica della dieta potrebbe essere una soluzione relativamente semplice che potrebbe dare loro un sollievo sostanziale”, ha dichiarato la dottoressa Stephanie Faubion, direttore della NAMS.

Un vecchio articolo del 1981, ricorda Medical News Today, ha infatti rilevato che il 14% delle ragazze adolescenti negli Stati Uniti saltava regolarmente la scuola a causa dei crampi mestruali e secondo un altro studio pubblicato nel 2017, il 13% delle ragazze adolescenti in Nigeria aveva preso giorni di assenza da scuola per lo stesso motivo.

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