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Memoria

Dimmi come ti alleni e ti dirò che memoria hai (o non hai)

Non ti ricordi mai dove hai messo le chiavi o i dettagli di una storia raccontata da un amico? Forse non stai facendo abbastanza attività fisica o devi modificare il tuo allenamento. Uno studio pubblicato su Nature ha osservato come i diversi esercizi fisici influiscono sui diversi tipi di memoria

 

Più ti alleni più la memoria funziona. Mens sana in corpore sano è proprio il caso di dire. A confermare la connessione tra esercizio fisico e memoria è uno studio pubblicato su Nature. Secondo gli autori non solo esiste un legame tra la quantità di sport svolto e la capacità di ricordare le cose, ma anche sul tipo di ricordi che consegue a un particolare allenamento.

DIVERSI TIPI DI ESERCIZIO FISICO DIVERSI RISULTATI

Sebbene fosse già noto l’impatto positivo dell’attività fisica sulla mente, lo studio voleva dimostrare che così come gli esercizi aerobici e anaerobici hanno diversi effetti sul corpo questo vale anche per i molteplici aspetti delle funzioni cerebrali.

“Sappiamo che l’esercizio fisico funziona, ma non sappiamo quali siano le variabili che lo rendono più efficace”, ha dichiarato al New York Times Marc Roig, professore di terapia fisica e occupazionale presso la McGill University.

I ricercatori si sono dunque concentrati in particolare sul modo in cui le diverse intensità di attività fisica potrebbero essere correlate a diversi aspetti della memoria e della salute mentale.

LO STUDIO

Per verificare questa ipotesi gli autori hanno analizzato i dati raccolti in un anno da Fitbit, una società statunitense che progetta smartwatch e tracker, una tecnologia che monitora l’attività fisica.

Poi hanno somministrato ai 113 partecipanti dei test di memoria episodica, semantica e spaziale a breve e lungo termine, oltre a un’autovalutazione su diversi aspetti della loro salute mentale.

I RISULTATI

Da qui è emerso che i partecipanti con abitudini di attività fisica simili tendevano a presentare anche profili di salute mentale e prestazioni simili. Chi era più attivo ricordava meglio dove si trovavano le cose, i dettagli delle storie e le parole delle lingue straniere.

Ma gli studiosi hanno fatto anche un’altra importante scoperta. Così come i diversi tipi di esercizio fisico influenzano il nostro corpo in modo diverso – per esempio, la corsa può avere un impatto sostanziale sulla forza delle gambe e del cuore, ma solo moderatamente sulla forza delle braccia – anche il nostro cervello è influenzato in modi diversi.

ALCUNI ESEMPI DI ALLENA-MENTE

Le persone che avevano appena terminato un allenamento rigoroso, come l’interval training – ovvero una successione di esercizi in cui si alternano intervalli a bassa e alta intensità – erano particolarmente brave nell’apprendimento spaziale, cioè nel ricordare dove si trovava qualcosa. Questa abilità si identifica appunto con la memoria spaziale, ovvero la capacità di ricordare le relazioni fisiche tra gli oggetti o le posizioni nello spazio, come ad esempio dove si mettono le chiavi.

Le persone che, invece, avevano fatto un allenamento a bassa intensità, come passeggiate regolari, erano brave a ricordare in modo naturalistico, ovvero i dettagli di una storia, campo della memoria episodica. Questo dato in particolare, osserva il New York Times, è in linea con una serie di studi precedenti che hanno dimostrato che più le persone sono attive, migliore è, in media, la loro memoria episodica.

“Più riusciamo a collegare i modelli di attività quotidiana alle prestazioni cognitive più ci avviciniamo a pensare allo stile di vita”, che comprende quanto si è attivi durante l’intera giornata e i modelli di sonno, ha commentato Michelle Voss, neuroscienziata cognitiva dell’Università dell’Iowa.

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