Per quanto le tensioni geopolitiche tra Cina e Stati Uniti (e i suoi alleati) siano sempre dietro l’angolo, la casa farmaceutica anglo-svedese AstraZeneca ha stretto un accordo con la cinese CanSino per produrre un vaccino a mRNA.
Tuttavia, solo a fine giugno, il Financial Times scriveva che diverse grandi società che fanno affari con il Dragone, tra cui AstraZeneca, stavano rivedendo la propria strategia aziendale proprio a causa delle frizioni tra Pechino e Washington. In particolare, la biotech avrebbe elaborato un piano per scorporare le sue attività in Cina e quotarle separatamente a Hong Kong o Shanghai.
COSA (NON) HANNO DETTO ASTRAZENECA E CANSINO
In un documento depositato presso la Borsa di Shanghai, secondo quanto riferito da Reuters, CanSino ha dichiarato che “produrrà e fornirà ad AstraZeneca prodotti a base di mRNA” non meglio specificati.
In particolare, CanSino ha detto che fornirà “servizi di sviluppo e produzione a contratto” a sostegno del programma di vaccini a RNA messaggero (mRNA) del produttore farmaceutico anglo-svedese.
AstraZeneca, dal canto suo, ha dichiarato che l’accordo sosterrà i vaccini a mRNA in fase di sperimentazione nella sua pipeline iniziale. L’azienda, aggiungendo che condividerà ulteriori dettagli man mano che i candidati progrediranno, ha precisato che “sta lavorando su tecnologie di nuova generazione per sviluppare vaccini e anticorpi monoclonali per malattie infettive in cui vi è un elevato bisogno insoddisfatto”.
Non è stato tuttavia rivelato il valore dell’accordo.
L’AMORE DI ASTRAZENECA PER LA CINA…
AstraZeneca, stando a Reuters, è la più grande azienda farmaceutica straniera in Cina e sta raddoppiando il suo impegno nel secondo mercato farmaceutico al mondo. Durante un evento a maggio nella città di Wuxi in cui si è celebrato il 30° anno di presenza di AstraZeneca nel Paese, la biotech ha dichiarato che cercherà di essere un’azienda patriottica in Cina che “ama il Partito Comunista”.
Come osserva l’agenzia di stampa, mentre negli ultimi anni molte aziende locali hanno giurato fedeltà al Pcc, “questo tipo di messaggi è ancora insolito da parte di quelle straniere”.
…E DELLA CINA PER GLI INVESTITORI ESTERI
La partnership, tra l’altro, arriva solo un mese dopo le rassicurazioni del ministro del Commercio cinese Wang Wentao, il quale, durante una tavola rotonda, ha detto alle aziende farmaceutiche straniere, tra cui AstraZeneca, che possono aspettarsi “maggiori opportunità di sviluppo”.
Ma anche un’altra grande casa farmaceutica punta alla Cina. La statunitense Moderna infatti, oltre ad aver dichiarato di voler vendere nel Paese il suo vaccino a base di mRNA, all’inizio di luglio ha annunciato un accordo con Pechino per sviluppare e produrre farmaci a base di RNA messaggero.
LA TECNOLOGIA MRNA IN CINA
Questa tecnologia, che ha fatto la fortuna di Moderna e Pfizer/BioNTech con i vaccini anti Covid, non ha avuto lo stesso successo in Cina, dove invece che acquistare e importare i vaccini occidentali sono stati somministrati quelli locali, sviluppati in modo tradizionale, come nel caso dei vaccini prodotti da Sinovac e Sinopharm, che si sono però rivelati meno efficaci.
Il Paese, inoltre, ha approvato il primo vaccino anti Covid a base di mRNA solo lo scorso marzo. A produrlo è CSPC Pharmaceutical Group, mentre CanSino – che ha sviluppato il primo vaccino inalabile contro il SARS-CoV-2 – ci starebbe ancora lavorando e a febbraio ha dichiarato di essere in discussione con le autorità di regolamentazione cinesi in merito al protocollo per uno studio di fase avanzata come richiamo.