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Fine Guerra all’Oms

Come e perché Ranieri Guerra non è più direttore vicario dell'Oms. La ricostruzione dell'Agi, l'agenzia stampa diretta da Mario Sechi

Ranieri Guerra ha lasciato il suo incarico da direttore vicario dell’Oms e ha assunto da poche settimane quello di direttore delle relazioni internazionali dell’Accademia Nazionale di Medicina che ha sede a Genova. Un trasferimento che potrebbe essere interpretato con la volonta’ di ‘staccarsi’ dall’organizzazione mondiale della sanità per affrontare con un ruolo di più basso profilo l’indagine della Procura di Bergamo in cui e’ indagato per false dichiarazioni rese ai pm quando venne sentito come persona informata sui fatti il 5 novembre del 2020. “E’ vero, ho lasciato l’Oms – ha confermato Guerra all’Agi, l’agenzia stampa diretta da Mario Sechi – come concordato da oltre sei mesi. Esistono scadenze per tutti i contratti. Non sono mai stato un dipendente come lo era per esempio Francesco Zambon. Qualcuno potrebbe vederla come una ‘cacciata’ dall’organizzazione, ma è una menzogna”.

Una fonte vicina a Guerra riferisce che il cambiamento “dipende dal fatto che la sua reputazione internazionale è stata ingiustamente intaccata dall’inchiesta e da una certa campagna stampa. Arrivato a fine mandato, le opportunità che avrebbe potuto cogliere all’Oms o in altri contesti internazionali non si sono potute cogliere”.

Escono così dall’Oms entrambi i protagonisti di uno scontro all’interno dell’agenzia dell’Onu, poi finito nell’inchiesta sulla gestione del Covid in una delle province più colpite al mondo: Ranieri Guerra e Francesco Zambon, il funzionario che accusò il suo superiore di avere esercitato pressioni per ambiare il contenuto del rapporto “Una sfida senza precedenti: la prima risposta dell’Italia al Covid”. L’accusa in particolare e’ di averlo costretto a retrodatare il piano pandemico per farlo sembrare aggiornato quando invece non lo era. Una versione contestata da Guerra.

Il dossier, pubblicato e poi sparito dal sito dell’agenzia dell’Onu il 14 maggio 2020, venne redatto da un team di ricercatori con sede a Venezia coordinato da Zambon il quale si e’ poi dimesso dall’Oms e attualmente non ha un altro impiego. Nelle settimane scorse, era emerso che Guerra, tramite il suo avvocato Roberto De Vita, ha chiesto a Zambon e alle trasmissioni Report e Non è l’Arena un risarcimento complessivo per danni d’immagine in sede civile di 2,5 milioni di euro.

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