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Vaccinazione Autunnale

Covid, come si farà la vaccinazione autunnale?

Fatti, pareri e ipotesi sulla vaccinazione autunnale anti Covid secondo Speranza, Ricciardi, Locatelli e Rasi

 

Mentre si attende l’arrivo di vaccini aggiornati e il numero dei casi ricomincia a salire, gli esperti si pronunciano su come potrebbe essere la campagna vaccinale che ci attenderà il prossimo autunno.

PERCHÉ SI PARLA DI NUOVO DI VACCINAZIONE

Sebbene l’estate dia sempre l’impressione che il Covid sia sparito dalla circolazione, i numeri mostrano una realtà diversa. Omicron, la variante più diffusa dall’inizio dell’anno, con la sua sotto-variante BA5 facilmente trasmissibile, in meno di 5 mesi – ricorda Il Sole24Ore – ha fatto quasi 22 mila vittime, meno delle ondate precedenti ma comunque il triplo dei morti che fa un’intera stagione influenzale.

Il timore è che in autunno fragili e anziani siano i più colpiti facendo di nuovo tornare sotto pressione gli ospedali. Come constata però il quotidiano economico, un piano ancora non c’è e le incognite da chiarire restano molte. Da chi vaccinare e in che ordine, all’utilizzo o meno degli hub vaccinali che potrebbero invece essere sostituti da farmacisti e medici di famiglia, ma anche le nuove regole sull’isolamento e l’uso degli antivirali finora poco prescritti, per non tornare sull’affollamento dei mezzi pubblici al rientro dalle vacanze e alla ripresa della scuola, dove non sono mai partiti i sistemi di areazione.

COSA DICE SPERANZA

Tra tante incertezze, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha detto: “Una cosa è certa: la campagna di vaccinazione ripartirà con i richiami autunnali”, ma bisogna anche insistere con la somministrazione delle quarte dosi ora.

“Nell’ultima riunione con gli interlocutori europei, in Lussemburgo, abbiamo deciso di muoverci insieme. Useremo i nuovi vaccini adattati. Ci sarà un ampliamento delle fasce anagrafiche coinvolte, sempre a partire dalle persone fragili – ha detto Speranza -. Dove verrà messa l’asticella, il limite di età sopra il quale sarà raccomandato il vaccino, però ce lo diranno Ema, l’agenzia del farmaco europea, e Ecdc, il centro per il controllo delle malattie. Per ora, comunque, non mi risulta che sarà tutta la popolazione ma una parte ampia”.

Il ministro ha inoltre anticipato che “si prevede la riapertura di alcuni grandi hub vaccinali”, ma che si punterà anche sui presidi territoriali, ovvero medici di famiglia e farmacie.

RICCIARDI

Parole forti dal consigliere del ministro Speranza, Walter Ricciardi, docente di Igiene all’università Cattolica: “Mi stupisce chi, tra i presunti esperti si sorprende per i dati sull’ondata pandemica che stiamo vivendo. Non riesco a capire cosa studiano. Era evidente oltre tre mesi fa che sarebbe successo, dati alla mano. Avevo detto a marzo che avremmo avuto un picco a luglio. Non sono un mago, mi baso sulle evidenze”.

Ricciardi dice di avere fiducia nei vaccini aggiornati che sembrano dare prova di efficacia anche contro Omicron 4 e 5, ma insiste sul fatto che bisognerà sì “rafforzare la protezione vaccinale anti Covid in autunno”, ma per gli ultraottantenni e i fragili “non bisogna aspettare ottobre”.

LOCATELLI

Per Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, il richiamo del vaccino in autunno va offerto “oltre ai fragili, a chi ha dai 60 anni in su” perché più “a rischio di sviluppare una malattia grave”.

“È chiaro – ha aggiunto – che grazie alle vaccinazioni, ma anche a una minor capacità di Omicron di infettare le cellule degli alveoli polmonari, le manifestazioni cliniche sono meno gravi. Non significa però che non ci possa essere un numero rilevante di ricoveri, che non a caso adesso sono saliti sopra i 5.000, oltre a un certo numero di morti. Siamo a più di 30 mila decessi dall’inizio dell’anno”.

“Alla luce di questi dati e dell’elevata circolazione virale, ritengo che i contagiati debbano rimanere a casa. Anche perché – conclude Locatelli – è evidente che i numeri sono sottostimanti. Tantissimi positivi fanno il test da soli e non entrano nei numeri ufficiali. Stiamo attenti a non sottovalutare questa fase. Il virus può continuare a fare male”.

RASI

Secondo Guido Rasi, ex consulente del Commissario straordinario, Francesco Figliuolo, e professore di Microbiologia dell’Università Tor Vergata di Roma un richiamo anti-Covid per tutti con il vaccino attuale “non ha senso”.

“Ci sono tanti fattori per un no a questa scelta: 17 milioni di italiani hanno contratto la malattia con una velocità incrementale di 10 milioni negli ultimi 6 mesi; una quarta dose di vaccino ad una persona normale non crea sostanzialmente una maggiore difesa dall’infezione e dalla malattia siamo sufficientemente protetti. Una quarta dose con un vaccino aggiornato diventa invece interessante”, ha detto ad Adnkronos.

“Non aspettiamoci – avverte Rasi – che questi vaccini ‘rivisti’ diano una protezione dal contagio tanto superiore a quella vista fino ad oggi, per alcuni – visto che ci sono ancora 70-80 morti al giorno – sarà però fondamentale farla. Direi dunque di programmare una quarta dose a settembre per categorie”.

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