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Vaccinazioni Covid

A che punto siamo con il vaccino anti Omicron?

In pole position per una versione aggiornata del vaccino anti Omicron ci sono Pfizer/BioNTech e Moderna, ma anche una new entry che finora non ce l’aveva fatta. Aggiornamenti e previsioni per l’autunno

 

La curva dei contagi torna a salire e si prevedere una nuova ondata in autunno. Il vaccino aggiornato anti Omicron che le case farmaceutiche – Pfizer/BioNTech, Moderna e Sanofi-Gsk – preparano da mesi non può non tenere conto del fatto che intanto l’ultima variante ha già sviluppato altre cinque sotto-varianti.

L’AVVERTIMENTO DELL’ECDC

Sebbene le sotto-varianti BA.4 (Omicron 4) e BA.5 (Omicron 5) non sembrino provocare una malattia più grave, sono comunque la causa dell’aumento delle infezioni e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) in un report ha ricordato che: “Come nelle ondate precedenti, un aumento complessivo dei casi di Covid può comportare un aumento dei ricoveri, delle terapie intensive e dei decessi”.

Inoltre, l’Ecdc prevede che le varianti BA.4 e BA.5 diventeranno presto dominanti in tutta l’Unione europea anche perché hanno la capacità reinfettare persone che in precedenza erano state contagiate da Omicron.

IL PROMEMORIA UE

Il commissario alla Salute Ue, Stella Kyriakides, con un tweet ha ricordato che:

“Anche se il Covid-19 non è più in primo piano, la pandemia non è finita. Dobbiamo essere pronti per i prossimi mesi. Continueremo a lavorare con e per conto dei nostri Stati membri per garantire forniture di vaccini adeguate alle loro esigenze, compresi potenziali vaccini adattati”.

IL VACCINO AGGIORNATO DI PFIZER/BIONTECH

Solo qualche giorno fa, il 15 giugno, l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha avviato la revisione progressiva (rolling review) dei dati che Pfizer e BioNTech stanno fornendo sulla versione aggiornata del loro vaccino anti Covid.

Le ultime informazioni disponibili sul sito di Pfizer circa il trial e i risultati ottenuti risalgono al 25 gennaio ed emerge che la sperimentazione avrebbe coinvolto 1.420 volontari di età compresa tra i 18 e i 55 anni.

I risultati sono attesi entro la fine del mese, ma il fondatore e amministratore delegato di BioNTech, Ugur Sahin, ha detto al Financial Times che “le autorità sanitarie internazionali dovrebbero decidere con urgenza, entro la fine del mese, se approvare nuovi vaccini senza dover fare ulteriori studi clinici” visto che i cambiamenti necessari ai vaccini aggiornati sono minimi rispetto all’originale.

Sahin, che ha rivelato che la sua azienda sta utilizzando anche l’intelligenza artificiale per provare a prevedere le nuove mutazioni, ritiene che una nuova sottovariante di Omicron in grado di evadere la protezione offerte dagli attuali vaccini potrebbe emergere nei prossimi mesi.

Il direttore finanziario di BioNTech, Jens Holstein, dai vaccini anti Covid si attende quest’anno ricavi compresi tra i 13 e i 17 miliardi di euro.

IL VACCINO AGGIORNATO DI MODERNA

Moderna, intanto, promette “fiale pronte in autunno”, come annunciato a Repubblica da Andrea Carfì, lo scienziato che dirige il team dei ricercatori che si occupano di malattie infettive per la biotech negli Stati Uniti.

“La nostra versione aggiornata genera contro Omicron il doppio degli anticorpi neutralizzanti rispetto al vaccino attuale”, ha affermato Carfì, il quale ha anche parlato dell’efficacia contro le sotto-varianti: “Abbiamo testato il sangue di persone che hanno ricevuto il vaccino aggiornato sia sul virus Omicron 1 che sulle varianti successive. Ora stiamo studiando proprio Omicron BA.4 e BA.5. In ogni caso la risposta immunitaria è stata decisamente più forte rispetto al vaccino usato sinora, che contiene solo la sequenza del virus originale, quello di Wuhan”.

Anche per il vaccino di Moderna è partita la revisione dell’Ema.

SORPRESA SANOFI-GSK?

Dopo essersi arenate con la creazione di un vaccino a mRna, Sanofi e Gsk ci riprovano. Una settimana fa, infatti, hanno annunciato che il loro candidato ha mostrato in due studi una “forte risposta immunitaria” contro le varianti più preoccupanti, tra cui Omicron (inclusi i ceppi Omicron BA.1 e BA.2), se utilizzato come vaccino di richiamo.

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