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Artrite Psoriasica

Artrite psoriasica, come funziona e chi produce il farmaco per cui Aifa ha approvato la rimborsabilità

Boehringer Ingelheim e AbbVie (spin-off di Abbott), con le loro sedi in Italia, parteciperanno alla produzione e alla commercializzazione di un farmaco contro l’artrite psoriasica, una patologia che colpisce circa il 30% delle persone affette da psoriasi. Fatti, numeri e commenti

 

L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha approvato la rimborsabilità di un farmaco per il trattamento dell’artrite psoriasica attiva in adulti che hanno manifestato una risposta inadeguata o un’intolleranza a uno o più farmaci antireumatici modificanti la malattia (DMARDs).

Il medicinale in questione, nato dalla collaborazione tra la tedesca Boehringer Ingelheim e la statunitense AbbVie, è Skyrizi – il cui principio attivo è l’anticorpo monoclonale risankizumab – al dosaggio di 150 mg somministrato mediante iniezione sottocutanea, da solo o in associazione con metotrexato (MTX).

Si tratta della seconda indicazione rimborsata in Italia per risankizumab. “La rimborsabilità in Italia di risankizumab – ha detto Silvia Tonolo, presidente di Anmar, Associazione nazionale malati reumatici – può aiutare i reumatologi e i dermatologi a trattare meglio una patologia che colpisce duramente le persone in età produttiva e che troppo spesso viene scoperta e trattata in ritardo. I pazienti devono sapere che oggi l’artrite psoriasica può essere curata efficacemente e che è possibile per loro una vita decisamente migliore”.

COS’È L’ARTRITE PSORIASICA

L’artrite psoriasica, descritta per la prima volta nel 1818, è una malattia infiammatoria cronica delle articolazioni caratterizzate da dolore, gonfiore, calore, rigidità articolare e a volte arrossamento. Solitamente colpisce soggetti affetti da psoriasi (30%) o con familiari interessati da questa malattia.

Colpisce in percentuale lievemente superiore il sesso maschile e la maggior parte dei pazienti manifesta la malattia fra i 30 e 50 anni.

EVOLUZIONE DELLA MALATTIA

Nella maggior parte dei casi (75%) la psoriasi precede la comparsa di artrite; più rara è l’insorgenza contemporanea delle due patologie (15%) ed è ancora meno frequente la comparsa dell’artrite prima della psoriasi (10%).

Non è frequente ma in alcuni casi l’artrite psoriasica può essere diagnosticata anche in assenza di psoriasi.

I TRATTAMENTI

“Nel corso degli ultimi decenni la ricerca ha fornito una serie di farmaci mirati a contrastare la cascata infiammatoria a diversi livelli. Ora dermatologi e reumatologi hanno a disposizione una nuova importante opzione terapeutica per poter aiutare i pazienti a controllare le manifestazioni cutanee e articolari dell’artrite psoriasica in modo significativo e duraturo”, ha spiegato Giuseppe Monfrecola, presidente SIDeMaST, Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie sessualmente trasmesse.

A COSA SERVE SKYRIZI

Skyrizi, usato per trattare la psoriasi a placche e l’artrite psoriasica, è un medicinale che agisce bloccando una proteina del corpo denominata “IL-23”. Si ritiene che questa sia coinvolta nei processi infiammatori e correlata a diverse malattie croniche immunomediate, tra cui anche la psoriasi.

Nel caso della psoriasi a placche da moderata a grave negli adulti, Skyrizi riduce l’infiammazione e può aiutare a ridurre sintomi quali bruciore, prurito, dolore, arrossamento e desquamazione.

In adulti con artrite psoriasica attiva, invece, è possibile che prima vengano somministrati altri medicinali. Se questi non dovessero rivelarsi efficaci, allora è possibile fare ricorso a Skyrizi da solo o in combinazione con altri farmaci per ridurre infiammazione, dolore, rigidità e gonfiore a livello delle articolazioni. Può, inoltre, rallentare il danneggiamento delle ossa e delle cartilagini delle articolazioni.

Secondo le indicazioni dell’Aifa, ogni dose è pari a 150 mg, da somministrare con una singola iniezione. Dopo la prima dose, ne segue un’altra 4 settimane più tardi e, successivamente, ogni 12 settimane.

PER QUALI PATOLOGIE E DOVE È APPROVATO SKYRIZI

Skyrizi è approvato negli Stati Uniti e nell’Unione europea per il trattamento della psoriasi e dell’artrite psoriasica. Negli Usa ha ricevuto l’ok per l’utilizzo anche per la malattia di Crohn, mentre nell’Ue è in attesa di un parere.

COSA FA BOEHRINGER INGELHEIM

Boehringer Ingelheim, che insieme ad AbbVie realizza Skyrizi, è un’azienda tedesca a proprietà familiare sin dalla sua fondazione nel 1885. Si occupa di prodotti farmaceutici per l’uomo, la salute degli animali e biofarmaci, con particolare attenzione alla ricerca e allo sviluppo di terapie innovative per patologie croniche o malattie rare.

Nel 2021 il suo fatturato è ammontato a circa 20,6 miliardi di euro, con una crescita del 5% rispetto al 2020.

Fonte: Boehringer Ingelheim

BOEHRINGER INGELHEIM IN ITALIA

L’azienda, si legge sul sito, ha oltre 52.000 collaboratori in più di 130 mercati. In Italia, il gruppo può contare su circa 1.000 dipendenti nelle sue tre sedi: una a Milano con gli uffici centrali (Business Unit Human Pharma e Animal Health Italia), e due poli produttivi a Fornovo San Giovanni (Bergamo) e a Noventa Padovana (Padova).

Il primo è il polo strategico del gruppo a livello mondiale, dedicato alla produzione chimica di principi attivi. Nel secondo, invece, vengono prodotti vaccini a uso veterinario.

COSA FA ABBVIE (SPIN-OFF DI ABBOTT)

AbbVie, che si occuperà dello sviluppo e della commercializzazione a livello globale di Skyrizi, è una società biofarmaceutica americana quotata in borsa e nata nel 2013 dallo spin-off di Abbott Laboratories.

È impegnata in aree terapeutiche caratterizzate da bisogni medici non ancora soddisfatti, in particolare virologia (epatite C), immunologia, oncologia e neuroscienze (malattia di Parkinson e Alzheimer, sclerosi multipla).

Nel 2021, il suo fatturato ammontava a oltre 56 miliardi di euro.

ABBVIE IN ITALIA

AbbVie conta circa 50.000 dipendenti in oltre 70 Paesi e 22 siti di ricerca e produzione nel mondo, tra cui uno a Campoverde di Aprilia, in provincia di Latina, dove è presente dal 1963. Il sito, che esporta in più di 110 Paesi, ospita circa 900 persone (oltre ai dipendenti della sede centrale a Roma) e negli ultimi anni AbbVie ci ha investito circa 130 milioni di euro.

Secondo i dati elaborati da Farmindustria e riportati sul sito del polo produttivo, il distretto di Latina è primo in Italia per valore delle esportazioni, pari a 4,3 milioni di euro l’anno e, nel 2017, i dipendenti di AbbVie rappresentavano circa un quarto degli occupati del farmaceutico della provincia di Latina, il 37% di quelli della provincia di Aprilia e l’8% di quelli del settore nel Lazio.

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