Come avrebbe fatto qualunque agente operativo dei nostri servizi l’ambasciatrice Elisabetta Belloni ha opposto il segreto di Stato ad una indagine della magistratura relativa al funzionamento del comparto intelligence.
È un comportamento prudenziale che viene adottato per prassi perché per legge spetta solo al Presidente del Consiglio valutare nel merito.
Non si capisce perché se il senatore Matteo Renzi non é convinto della scelta compiuta chiami in causa Elisabetta Belloni e non il Presidente del Consiglio Mario Draghi che ha confermato il segreto di Stato nel giugno scorso. Sbaglio?
Ps: sarà anche interessante capire a che punto è la procedura parlamentare, capire come si muoverà il Copasir e se sentirà o meno il bisogno di sentire Matteo Renzi o lo stesso Mario Draghi?
Marco Mayer
Docente al corso di perfezionamento Intelligence e Sicurezza Nazionale Lumsa