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Manovra, tutte le novità su pensioni, flat tax, saldo e stralcio, banche e sigarette

Che cosa cambia su pensioni, fisco e non solo con la manovra del governo approvata ieri definitivamente dal Parlamento. Fatti, numeri e approfondimenti

FLAT TAX MA PER GLI AUTONOMI

Si amplia alle partite Iva con ricavi fino a 65 mila euro la possibilità di aderire al regime forfettario del 15%. Dal 2020 forfait del 20% sulla quota eccedente fino a 100.000 euro. Nella norma però – sottolinea l’Ansa – ci sarebbe un ‘buco’ che permetterebbe lo sconto per un anno anche se si supera la soglia. Ma si correggerà, dicono dal governo, probabilmente via circolare interpretativa.

IL COMMENTO DI CAPEZZONE

Ha scritto Daniele Capezzone, già presidente della commissione Finanze della Camera nella scorsa legislatura: “E’ la parte migliore e più coraggiosa della manovra, che letteralmente cambia la vita (in meglio) a 900mila imprese (artigiani, commercianti), professionistie partite Iva: si tratta del primo step dell’introduzione della flat tax. 15% di tasse per le partite Iva fino a 65mila euro annui di fatturato, e 20% sopra quella soglia fino a 100mila euro. E attenzione: nella manovra c’è già scritto che dal 1° gennaio 2020 l’aliquota del 15% sarà applicabile fino a un fatturato di 100mila euro”. Il vantaggio è duplice, ha scritto Capezzone sul quotidiano La Verità diretto da Maurizio Belpietro: “Non solo sul piano di un’imposizione fiscale più contenuta e accettabile, ma anche su quello degli oneri burocratici. I soggetti ricompresi in questo regime fiscale saranno infatti esonerati dalla tenuta di una contabilità rigida”.

PENSIONATI

In attesa di quota 100 le novità non mancano: la rivalutazione automatica degli assegni in base all’inflazione viene ‘raffreddata’, con 7 soglie. I tagli alle pensioni d’oro saranno dal 15 al 40% per gli assegni sopra i 500.000 euro. Per i pensionati stranieri o italiani che scelgono di venire a risiedere al Sud arriva infine una flat tax al 7%.

(qui e qui gli approfondimenti di Start sulle pensioni)

TORNA LA WEB TAX

L’accordo con l’Europa per evitare la procedura di infrazione fa resuscitare la tassa del 3% sul digitale. Riguarderà le imprese con oltre 750 milioni di fatturato di cui 5,5 milioni almeno prodotti online. La web tax colpisce non solo colossi come Google e Amazon ma tutte le vendite online, la pubblicità, la trasmissione dati e le piattaforme digitali, quindi anche le imprese editoriali e alcune partecipate pubbliche.

SI RIAFFACCIA IL CONDONO VIA SALDO E STRALCIO

Non è la pace annunciata ma la Lega porta a casa la sanatoria sui debiti fiscali e contributivi per chi e’ in difficoltà economica (o in liquidazione) e ha un Isee sotto i 20.000 euro. Tre le aliquote con cui estinguere i debiti: 16%, 20% e 25%. La misura porta gettito nel 2019 e nel 2020 ma in 5 anni costa mezzo miliardo.

DALLE BANCHE OLTRE 3 MLD, 900 MLN DA ASSICURAZIONI

La manovra introduce una modifica del trattamento contabile di perdite e svalutazioni dei crediti che portano ad un incasso per lo Stato di 3,5 miliardi. Le assicurazioni invece dovranno fare i conti con un aumento degli acconti fiscali da 900 milioni.

RISCHIO AUMENTO SIGARETTE E TASSE SECONDE CASE

Torna per gli enti locali la possibilità di aumentare Imu, Tasi e addizionali Irpef, ma solo per chi non ha già portato le aliquote al massimo. Possibili aumenti da 10 cent di tutti i pacchetti di sigarette, per effetto dei rincari delle accise.

TUTTI GLI APPROFONDIMENTI DI START MAGAZINE SULLA MANOVRA:

LE NOVITA’ SU PENSIONI E FISCO

CHE COSA CAMBIA PER LE IMPRESE

LE NORME SU VENTURE CAPITAL E START UP

MANOVRA, ECCO CHI VINCE E CHI PERDE

IL COMMENTO DI POLILLO

L’ANALISI DI SALERNO ALETTA

L’ANALISI DI CAZZOLA SULLE NOVITA’ PER LE PENSIONI

 

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