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Fringe Benefit

Superbonus, bollette, contante, trivelle. Ecco gli aiuti del governo Meloni

Che cosa prevede il Dl Aiuti quater varato dal Consiglio dei ministri. Tutti i dettagli.

 

Misure per mitigare il caro energia, ricerca di nuovi giacimenti di idrocarburi nel mare, riduzione del superbonus edilizio dal 110% al 90% con una serie di paletti.

E poi innalzamento a 5 mila euro del limite sull’utilizzo del contante, rinnovo fino al 31 dicembre del taglio delle accise sui carburanti e premi aziendali detassati fino a tremila euro.

Il Dl Aiuti quater, varato dal Consiglio dei ministri, finanziato con il ‘tesoretto’ da 9,1 miliardi di euro, proroga, rivede o avvia una serie di misure pensate per sostenere gli sforzi di famiglie e imprese per contrastare il caro energia e la corsa dell’inflazione.

Dopo l’ok alla Nadef della scorsa settimana, il governo di Giorgia Meloni propone un primo intervento di sostegno economico, in attesa dell’approvazione entro fine anno della manovra finanziaria.

Gli spazi di agibilità sono stretti, con l’economia globale che risente delle tensioni internazioniali, l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia in corso da quasi 9 mesi. Così il governo, su proposta del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, ha stanziato 9,1 miliardi con risorse provenienti dall’extragettito fiscale che è stato autorizzato dal Parlamento per finanziare interventi contro il caro energia.

Le imprese potranno richiedere ai fornitori la rateizzazione, per un massimo di 36 rate mensili, degli importi dovuti relativi alla componente energetica di elettricità e gas naturale per i consumi effettuati dal 1 ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 30 settembre 2023.

Sace potrà concedere una garanzia pari al 90% degli indennizzi generati dalle esposizioni relative ai crediti vantati dai fornitori.

Cambia nuovamente il tetto per l’utilizzo del contante: dal 1 gennaio 2023 doveva scendere a un massimo di mille euro in luogo dei duemila attuali, ora invece dall’inizio del nuovo anno crescerà a 5mila.

Tra le misure destinate a generare dibattito la modifica del superbonus edilizio 110%, con la riduzione al 90% e l’inserimento di una serie di paletti per poterne usufruire. Il testo prevede l’anticipazione della rimodulazione al 90% per le spese sostenute nel 2023 per i condomini e introduzione della possibilità, anche per il 2023, di accedere al beneficio per i proprietari di singole abitazioni a condizione che si tratti di prima casa e si trovino sotto una determinata soglia di reddito (15mila euro l’anno innalzandole in base al quoziente familiare).

Il superbonus verrà applicato invece al 110% fino al 31 marzo 2023 per le villette unifamiliari che abbiano completato il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022. Il ministro dell’Economia aveva annunciato modifiche selettive al superbonus, parlando un provvedimento ritenuto dal governo troppo costoso per la platea ridotta di cittadini che ha potuto beneficiarne.

E di uno scostamento complessivo di 37,8 miliardi di euro sull’intero periodo di previsione. Sulla modifica potrebbe registrarsi qualche distinguo nella maggioranza mentre Federcostruzioni parla di “sconforto” per il mancato confronto.

Le maggiori entrate derivanti dalla modifica delle norme sul superbonus 110% dovrebbero essere iscritte in uno specifico fondo nello stato di previsione del Mef da destinare agli interventi della manovra di bilancio 2023-2025.

Il testo del Dl Aiuti quater prevede anche un contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale.

Con uno stanziamento da 3,4 miliardi di euro è stato prorogato fino al 31 dicembre 2022 il contributo straordinario a favore delle imprese e delle attività come bar, ristoranti ed esercizi commerciali per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale.

Vengono anche confermate le aliquote potenziate del credito di imposta pari a: 40% per le imprese energivore e gasivore; 30% per imprese piccole che usano energia con potenza a partire dai 4,5 kW.

Capitolo carburanti: 1,3 miliardi di euro vanno alla proroga dal 19 novembre 2022 e fino al 31 dicembre 2022 dello sconto fiscale sulle accise della benzina e del diesel che conferma il taglio di 30,5 centesimi al litro (considerato anche l’effetto sull’Iva). Per il Gpl lo sconto vale 8 centesimi di euro ogni kg, che sale a circa 10 centesimi considerando l’impatto sull’Iva.

Spazio anche all’innalzamento nel 2022 del tetto dell’esenzione fiscale dei cosiddetti ‘fringe benefit’ aziendali fino a tremila euro. Si tratta di una misura di welfare aziendale che punta a rendere più pesanti gli stipendi dei lavoratori, attraverso il rimborso anche delle utenze.

Il Dl Aiuti quater prevede anche l’ok alla ricerca di nuovi giacimenti di idrocarburi in mare, a condizione che siano ad oltre 9 miglia dalla costa della zona interessata e che non ci siano fenomeni di subsidenza (terreno che frana, ndr) nella zona.

Sulla norma si registra un distinguo di peso da parte del governatore leghista del Veneto, Luca Zaia, che fa notare come in Polesine: “Gli esiti della subsidenza in seguito alle trivellazioni degli anni Cinquanta sono stati imponenti e devastanti”.

La disposizione sulle trivelle si applica alle concessioni di coltivazione di idrocarburi poste nel tratto di mare compreso tra il 45 parallelo e il parallelo passante per la foce del ramo di Goro del fiume Po, a una distanza dalle linee di costa compresa tra 9 e 12 miglia. Il provvedimento specifica che è consentita la coltivazione delle concessioni per la durata del giacimento a condizione previa presentazione di analisi e programmi di monitoraggio per verificare l’assenza di effetti significativi di subsidenza sulle linee di costa. (AGI)

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ECCO UNA SCHEDA CON I PROVVEDIMENTI DEL DECRETO PUNTO PER PUNTO

PROROGA AIUTI SULLE BOLLETTE

I crediti d’imposta sulle bollette di luce e gas delle imprese, in scadenza a fine novembre, sono prorogati fino alla fine dell’anno. Stessa cosa per il taglio delle accise sui carburanti, che determina uno sconto di 30 centesimi al litro sul prezzo alla pompa di benzina e gasolio. Confermata, fino alla fine dell’anno, anche l’Iva ridotta al 5% sul gas naturale per autotrazione. Complessivamente, per queste misure sono stanziati quasi 4,4 miliardi di euro.

BOLLETTE A RATE

Le imprese potranno chiedere di pagare il maggior costo delle bollette in 36 rate mensili, con un interesse pari al rendimento dei Btp. Lo prevede l’articolo 3 della bozza, che parla della possibilità di rateizzare gli importi «eccedenti l’importo medio contabilizzato» nell’intero 2021 per i consumi effettuati dal «primo ottobre 2022 al 31 marzo 2023» e fatturati entro il «31 dicembre 2023». L’impresa potrà ottenere la garanzia di Sace, a condizione che non abbia approvato la distribuzione di dividendi o il riacquisto di azioni.

COSA CAMBIA PER I FRINGE BENEFIT

Sale da 600 euro a 3 mila euro l’importo massimo relativo voci di welfare aziendale esentasse per il lavoratore e interamente deducibile per l’impresa. Il tetto era stato già alzato a 600 euro dal governo Draghi, che aveva incluso, per la prima volta, tra le voci che possono essere oggetto degli accordi tra azienda e sindacati anche il pagamento delle bollette di luce, gas e acqua. Ora il limite sale a 3 mila, comprende ancora le bollette, ma sempre solo per il 2022.

DOSSIER TRIVELLE

Nel decreto Aiuti quater anche la norma per aumentare la produzione nazionale di gas che inizialmente doveva essere presentata come emendamento al dl Aiuti ter. Secondo l’articolo 4 della bozza, «è consentito il rilascio di nuove concessioni di coltivazione di idrocarburi in zone di mare poste fra le 9 e le 12 miglia dalle linee di costa e dal perimetro esterno delle aree marine e costiere protette, limitatamente ai siti aventi un potenziale minerario di gas per un quantitativo di riserva certa superiore a una soglia di 500 milioni di metri cubi». Sono interessate anche le concessioni nel tratto di mare compreso tra il 45º parallelo e il parallelo passante per la foce del ramo di Goro del fiume Po, a una distanza dalla costa superiore a 9 miglia.

SALE IL TETTO AL CONTANTE

Il tetto al contante utilizzabile per i pagamenti sale da mille a 5 mila euro. E arriva un bonus di 50 euro per i «soggetti passivi Iva obbligati alla memorizzazione e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri». Si tratta, si legge all’articolo 6, di un credito d’imposta, da utilizzare in compensazione, «pari al 100% della spesa sostenuta, per un massimo di 50 euro per ogni strumento e in ogni caso nel limite di spesa di 80 milioni per l’anno 2023».

LE NOVITÀ SUL SUPERBONUS

Nel decreto il governo prova anche ad abbozzare una riforma del Superbonus. L’articolo 7 della bozza, con l’avvertenza «in valutazione», prevede il taglio nel 2023 dello sconto sulla spesa per i lavori di efficientamento energetico dal 110% al 90%. L’agevolazione resterà anche per gli immobili unifamiliari ma per i contribuenti con un reddito non superiore a 15 mila euro, variabile in base a una sorta di quoziente familiare, e a condizione che si tratti di prima casa. La norma, inoltre, prevede tre mesi in più per godere del Superbonus del 110%, cioè fino a marzo 2023, a patto che al 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo. Così la bozza. Ma bisognerà attendere la scrittura definitiva del testo per avere conferma, visto che nella maggioranza ci sono tensioni su trivelle e Superbonus, appunto.

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ESTRATTO DI UN APPROFONDIMENTO DEL SOLE 24 ORE

“L’energia resta uno dei pilastri del provvedimento. E qui, accanto al copione già previsto dai rumors della vigilia, spunta, a sorpresa, anche il posticipo di un anno della fine della maggior tutela per il mercato del gas. Che sarebbe dovuto giungere a traguardo il prossimo 1° gennaio e che, invece, come peraltro sollecita da tempo anche l’Arera (l’Authority di settore) con un occhio soprattutto all’ottovolante dei prezzi dell’energia e alle difficoltà di orientamento dei clienti tra le offerte, sarà allineato alla deadline prevista per l’uscita dalla tutela delle famiglie e microimprese nell’elettrico (10 gennaio 2024). Con buona pace di quanti sostengono la necessità di accelerare sulla completa apertura dei mercati dell’energia, come impone anche il Pnrr alla voce ‘liberalizzazioni’.

Tra le misure inserite nel nuovo pacchetto di aiuti, figura poi anche l’allungamento dei tempi (da fine dicembre al prossimo 31 marzo) previsto per il riempimento degli stoccaggi a opera del Gse. Che è stato cooptato dal governo, al fianco di Snam, per accelerare il servizio di ultima istanza e che, in base a quanto disposto dal provvedimento all’esame ieri del Cdm, avrà qualche mese in più a disposizione (non più entro il 20 dicembre ma prima del 15 aprile 2023) per restituire il prestito infruttifero da 4 miliardi che è servito a finanziare l’acquisto di gas destinato agli stoccaggi.

Il resto del pacchetto, invece, è in linea con quanto annunciato a più riprese in questi giorni, a cominciare dalla possibilità per le imprese di rateizzare le bollette con un sistema di garanzie targato Sace (si veda altro articolo in pagina), nonché dall’estensione dei crediti d’imposta per energivori, gasivori e altre aziende (incluse le attività più piccole) alle prese con forti rincari delle spese per luce e gas . Il contributo straordinario è stato esteso anche per il mese dicembre con un costo per le casse dello Stato stimato in 3,4 miliardi di euro per il 2022. Mentre serviranno 1,3 miliardi per prorogare fino a fine dicembre gli sconti sui carburanti (che scadranno il 18 novembre) e la conferma dell’Iva al 5% per il gas destinato all’autotrazione.

Nel provvedimento trova poi spazio anche la norma sblocca trivelle già approvata dal governo e che, in principio, sarebbe dovuta diventare un emendamento al Dl Aiuti ter. Il testo è quello licenziato la scorsa settimana che punta a rilanciare, a monte, le estrazioni di gas in Italia per offrire poi, a valle, forniture a prezzo calmierato alle aziende gasivore attraverso un sistema di aste gestito dal Gse”.

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