Skip to content

al-golani

Ecco le capriole dell’Ue su talebani e anti Assad

L'Unione europea ha inviato un diplomatico in Siria per stabilire un contatto "con la nuova leadership" di Al-Golani. Estratto dal Mattinale europeo.

Se si può parlare con i talebani, si può praticamente parlare con chiunque, anche se una settimana fa si era detto che non si sarebbe parlato con Hayat Tahrir Al-Sham (HTS), il gruppo guidato da Ahmad Al-Sharaa, più noto come Abu Mohammed al-Golani.

UN CONTATTO CON AL-GOLANI

L’Alto Rappresentante, Kaja Kallas, ha annunciato di aver inviato un diplomatico europeo (il tedesco Michael Ohnmacht) a Damasco con la missione di stabilire un contatto “con la nuova leadership”, guidata da Al-Golani.

L’HTS è incluso nella lista europea dei gruppi terroristici. Questo movimento diplomatico è portato avanti sia dalle istituzioni europee che da diversi Stati membri. Kallas ha dichiarato che né la Russia né l’Iran hanno posto in Siria e che l’Unione Europea valuterà le mosse della nuova leadership a Damasco prima di prendere altre decisioni.

Kallas ha affermato davanti alla stampa che molti ministri degli Esteri hanno sottolineato durante la riunione che l’UE deve porre come condizione per riprendere i rapporti con Al-Golani l’eliminazione di qualsiasi influenza russa.

VON DER LEYEN CERCA UNA LINEA COMUNE

Mentre i ministri degli Esteri discutevano della politica dell’Ue sulla Siria, Ursula von der Leyen non ha perso tempo in interminabili riunioni per cercare di trovare una linea comune tra ventisette Stati membri.

In viaggio verso la Turchia per incontrare Recep Tayyip Erdogan, von der Leyen ha fatto tappa in Giordania per incontrare il re Abdullah II. Al termine dell’incontro ha rilasciato una dichiarazione che impegna l’Ue, anche se la politica estera dovrebbe essere di competenza del presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, e dell’Alto rappresentante, Kaja Kallas.

“L’Ue collaborerà a stretto contatto con la Giordania e i nostri partner per garantire una transizione politica in Siria”, ha detto von der Leyen, sottolineando che l’approccio sarà “graduale”. Il primo passo sarà di consegnare aiuti umanitari attraverso la Giordania e di sostenere il rapido recupero dei servizi e delle infrastrutture di base in Siria.

Von der Leyen ha anche annunciato il lancio di “un partenariato strategico rafforzato tra l’Ue e la Giordania”. Il re Abdullah II è atteso a Bruxelles all’inizio del 2025, ha detto la presidente della Commissione.

Torna su