Prima uscita da Presidente su un palcoscenico internazionale per Donald Trump che in video-collegamento con il World Economic Forum di Davos, accolto dagli applausi, parte subito “col botto”: “È stata una settimana storica per gli Stati Uniti. È iniziata l’età dell’oro”, dice assicurando che Gli Stati Uniti saranno “presto più forti, più ricchi e più uniti”, e il pianeta sarà “pacifico e prospero grazie a quello che stiamo facendo e a quello che faremo”.
Quindi, il messaggio a tutte le aziende del mondo che “è molto semplice, vieni a produrre il tuo prodotto in America e ti daremo tra le tasse più basse di qualsiasi Nazione sulla Terra”.
I DAZI
Il Presidente ha aggiunto che “se non produrrete il vostro prodotto in America, questa è una vostra prerogativa. Quindi, molto semplicemente, dovrete pagare un dazio di importi diversi ma una tariffa, che indirizzerà centinaia di miliardi di dollari, e persino trilioni di dollari, nel nostro tesoro per rafforzare la nostra economia”. Trump ha ribadito la sua intenzione di ridurre l’aliquota sul reddito delle aziende, portandola “al 15% se producete in America”.
Il presidente ha poi strigliato l’amministratore di Bank of America Brian Moynihan. “Devi aprire la tua banca ai conservatori, tu e gli altri, perché quello che state facendo è sbagliato”. Il rimprovero è arrivato dopo che Trump ha risposto a una domanda di Moynihan, ribadendo l’impegno a far calare l’inflazione e creare posti di lavoro.
IL GREEN DEAL: UN IMBROGLIO
“Lasceremo che la gente compri le auto che vuole”, dice Trump. “Il carbone è una buona risorsa di backup. Costa poco e noi negli Stati Uniti ne abbiamo tantissimo, così come abbiamo tantissimo gas e petrolio”, ha detto ancora il presidente Usa. Il Green New Deal è stato “una disgrazia”, ha chiosato.
TRUMP CONTRO L’UE
Non manca anche la strigliata all’Ue. “Dal punto di vista dell’America, l’Ue ci tratta molto ingiustamente, molto male” ha detto Donald Trump spiegando che questo è legato a tasse e Iva “molto consistenti”.
“Non prendono i nostri prodotti agricoli e non prendono le nostre auto. Eppure, ci mandano auto a milioni e mettono tasse su cose che vogliamo fare”, ha continuato Trump raccontando i suoi problemi nell’ottenere autorizzazioni per un suo affare in Irlanda. Il presidente ha aggiunto che proprio il sistema europeo di tasse e dazi “rende molto difficile portare prodotti in Europa, e tuttavia si aspettano di vendere i loro prodotti negli Usa. Come sapete, centinaia di miliardi di dollari di deficit con l’Ue, e nessuno ne è contento, e faremo qualcosa al riguardo”.
IL MESSAGGIO A PUTIN
“Vorrei davvero poter incontrare presto il presidente Putin per porre fine a questa guerra. E non dal punto di vista economico o altro, ma dal punto di vista di milioni di vite che vengono sprecate”, dice il presidente degli Stati Uniti. “L’Ucraina è disposta ad un accordo” ha aggiunto Trump, sottolineando come si tratti di una guerra che “non sarebbe mai dovuta iniziare e finché ci sono stato io non è iniziata”: “In Ucraina sono morte molte più persone di quanto non sia stato detto”.