L’approfondimento delle relazioni tra Francia e Qatar ha indotto quest’ultimo a investire 10 miliardi di euro in startup e fondi francesi. L’accordo è stato annunciato martedì sera durante la visita di stato a Parigi dell’emiro qatariota Tamim bin Hamad al-Thani, la prima da quando ha assunto la guida del paese nel 2013.
INVESTIMENTI DA 10 MILIARDI DI DOLLARI NELLE NUOVE TECNOLOGIE
Tra Francia e Qatar esistono già rapporti commerciali e militari piuttosto stretti. L’investimento del fondo sovrano Qatar Investment Authority, da 10 miliardi di dollari, coprirà il periodo tra il 2024 e il 2030 e sarà focalizzato sui settori della transizione energetica, dei semiconduttori, dell’aerospazio, dell’intelligenza artificiale, della salute e del turismo.
Maggiori dettagli non sono noti. Al-Thani ha dichiarato però che “questi investimenti rafforzeranno i partenariati strategici tra i nostri due paesi”.
LA GUERRA A GAZA
Oltre agli investimenti, la visita in Francia dell’emiro è servita anche a discutere della guerra tra Israele e Hamas: il Qatar si è posto come mediatore tra le due parti – è in buoni rapporti sia con il gruppo terroristico palestinese e sia con gli americani – e il mese scorso ha annunciato un accordo sugli aiuti umanitari a Gaza proprio in collaborazione con la Francia.
I RAPPORTI ENERGETICI TRA QATAR E FRANCIA
Il Qatar è un importante fornitore di gas liquefatto (GNL) alla Francia. Questo rapporto è stato ampliato lo scorso ottobre attraverso due contratti di compravendita a lungo termine tra la società energetica francese TotalEnergies e la compagnia statale qatariota QatarEnergy.
In tutto, il Qatar invierà in Francia 3,5 milioni di tonnellate di GNL all’anno per ben ventisette anni, a partire dal 2026: si tratta di uno dei più grandi e più lunghi accordi di fornitura di GNL mai sottoscritti da un paese europeo.
Il gas qatariota che arriverà in Francia verrà fornito dalle due joint venture tra QatarEnergy e TotalEnergies nei progetti North Field East e North Field South: la società francese possiede una quota del 6,25 per cento nel primo e una quota del 9,37 per cento nel secondo.