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Emirati

Gli Emirati hanno sabotato il Qatar all’Europarlamento? Storia delle tensioni fra i due Paesi

Il Qatargate al Parlamento europeo ha avuto inizio da una soffiata degli Emirati Arabi Uniti? Da Abu Dhabi negano, ma tra Emirati e Qatar non corre storicamente buon sangue. Ecco perché

 

Secondo i giornali belgi Le Soir e Knack, il cosiddetto caso “Qatargate” – ovvero il caso di presunta corruzione di esponenti attuali e passati del Parlamento europeo ad opera del Qatar – ha avuto inizio con la declassificazione di un’indagine dei servizi segreti del Belgio. Ma la segnalazione che avrebbe dato il via all’indagine dell’intelligence di Bruxelles sarebbe giunta dagli Emirati Arabi Uniti, ha scritto oggi Il Corriere della Sera.

Stamattina Ettore Sequi, il segretario generale del ministero degli Esteri, ha incontrato alla Farnesina il capo del comitato antiriciclaggio degli Emirati Arabi Uniti, Hamid Said Al Zaaibi, per discutere di cooperazione nel settore finanziario.

COINVOLGIMENTO NEGATO

Ebtesam Al-Ketbi, fondatrice del think tank emiratino Emirates Policy Center, ha tuttavia negato ogni coinvolgimento di Abu Dhabi nella vicenda. “Gli Emirati Arabi Uniti sono assolutamente estranei a questa indagine”, ha detto all’Adnkronos, e non traggono “alcun vantaggio da questa vicenda”.

LA CRISI DIPLOMATICA TRA EMIRATI E QATAR

I rapporti tra il Qatar e gli Emirati Arabi Uniti stanno migliorando, ma rimangono ancora degli elementi di tensioni.

La crisi diplomatica tra i due paesi, che portò Abu Dhabi a rompere le relazioni diplomatiche, risale al 2017.

In quell’anno gli Emirati Arabi Uniti, l’Arabia Saudita, il Bahrein e l’Egitto accusarono il Qatar di sostenere il terrorismo (cioè il gruppo palestinese Hamas e i Fratelli Musulmani, l’organizzazione politico-islamista a cui apparteneva Mohammed Morsi, l’ex-presidente egiziano deposto da al-Sisi) e di essere in stretti rapporti con l’Iran (il principale avversario dei sauditi, innanzitutto) e con la Turchia (rivale emiratino e difensore dei Fratelli Musulmani).

La monarchia alla guida degli Emirati – ma non è l’unica – considera i Fratelli Musulmani e la loro ideologia un pericolo per il mantenimento del suo potere.

I quattro paesi arabi decisero anche di imporre un embargo verso il Qatar, che è stato rimosso solo l’anno scorso. Da allora le relazioni politiche di Doha con Riad e Il Cairo sono riprese piuttosto bene. Quelle con Abu Dhabi, invece, meno: gli Emirati non hanno ancora nominato un ambasciatore nel paese, ad esempio.

LA VISITA DI MBZ IN QATAR

Il 5 dicembre scorso, in un gesto importante per i rapporti bilaterali, il presidente emiratino Mohammed bin Zayed Al Nahyan (abbreviato in MBZ) si è recato in visita in Qatar, la prima dalla fine del boicottaggio economico nel gennaio 2021.

MBZ ha parlato dell’organizzazione dei Mondiali di calcio nel paese come di “un successo e un onore per tutti” gli stati arabi.

EMIRATI E QATAR RIVALI IN LIBIA

Emirati e Qatar sono rivali anche in Libia.

Il sostegno garantito da Abu Dhabi al generale Khalifa Haftar, che ha nella Cireinaica (Libia orientale) la sua roccaforte, si spiega – così dichiarava l’esperta di Medioriente Cinzia Bianco a Startmag – con la volontà “di indebolire la propria controparte geopolitica, che è rappresentata da tutta la costellazione che viene ricondotta al movimento dei Fratelli Musulmani”, ossia la Turchia e il Qatar, che difendono il governo di Tripoli.

I RAPPORTI MIGLIORANO

Negli ultimi due anni si è tuttavia assistito a un miglioramento nelle relazioni degli Emirati Arabi Uniti con il Qatar, l’Iran e la Turchia, volto ad appianare le tensioni e a promuovere opportunità economiche-commerciali.

Il consigliere emiratino per la sicurezza nazionale Tahnoon bin Zayed al-Nayhan, fratello del presidente, ha visitato due volte il Qatar dalla fine dell’embargo: l’ultima volta è stata a giugno.

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