TRA MASCHERINE E NOMINE…
Titolo e foto del quotidiano La Verità dicono tutto, direi… pic.twitter.com/Myd8uExowl
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 22, 2020
IL RECOVERY DEL GOVERNO CONTE
La riunione di ieri con le delegazioni dei partiti sul Recovery Fund ha finito per evidenziare la mancanza di qualunque progetto. Di pronto c’è ben poco. E i bonus a coriandolo che la manovra prevede confermano una vistosa assenza di strategia. (Massimo Franco, Corsera)
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TREDICESIMA INGLESE
"Dopo il danno, pure la beffa: per una famiglia di 4 persone, l’obbligo di tampone prima della partenza ha un costo di 600-700 sterline. È una Tredicesima che se ne va in fumo", scrive il corrispondente da Londra del Sole, Simone Filippetti, sugli italiani bloccati a Londra
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SELEZIONE SELETTIVA
In Italia «nella selezione dei manager il background famigliare e sociale e le connessioni politiche spesso sembrano avere un peso maggiore della competenza, delle capacità manageriali e dell'educazione», ha affermato il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco.
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I TEDESCHI SGOMMANO
"Il corriere espresso Dhl (gruppo Deutsche Post) sarà in prima linea nella distribuzione dei vaccini anti Covid in Italia. L’ingresso del gruppo Dhl avverrà in quella che il Commissario all’emergenza Domenico Arcuri ha descritto come la fase 2 della distribuzione". (Sole 24 Ore)
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RISPARMIOSO MUSTIER
Mustier lascerà Unicredit senza buonuscita ma solo con il Tfr da direttore generale e le 486.391 azioni maturate nel piano di incentivazione al 2019 che riceverà nel 2024 (oggi 3,6 milioni di euro), mentre non prenderà quelle del piano attuale. (Corsera)
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CEPPI
"Subito dopo l’estate il ceppo predominante in Europa, compresa l’Italia, è stata una variante probabilmente introdotta dalla Spagna. I virus mutati sono un’evenienza che si è già verificata in questa pandemia", dice Vaia, direttore sanitario dello Spallanzani, al Corsera.
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MUTAZIONI
Queste 23 mutazioni come cambiano il virus?
«Tre su 23 mutazioni sono sulla proteina spike, quella usata dal virus per agganciarsi alle cellule umane e che i vaccini usano come bersaglio», risponde Alessandro Carabelli, a Rep.— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 22, 2020
QUALE VARIANTE?
Ma perché la variante è comparsa nel Regno Unito?
"Non è comparsa qui, è stata trovata qui. E se è stata trovata è perché il Regno Unito ha messo in campo uno sforzo senza precedenti per mappare il genoma del Coronavirus".— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 22, 2020
SERVIZI VIRALI
Il Corriere della Sera scrive invece che la donna non si è mai allontanata da Roma e che l'uomo lavora da poco in "un importante istituto di credito con sede anche nella Capitale"
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VACCINI IN PILLOLE
PRIMI VACCINATI
Prima toccherà agli operatori sanitari e agli ospiti e al personale delle Rsa: 1,9 milioni di persone. A seguire gli ultra ottantenni (4,4 milioni), chi ha tra i 60 e i 79 anni (13,4 milioni) e chi ha almeno una patologia cronica (7,4 milioni). (Fonte: Rep)
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LE PRIMULE TEDESCHE
Niente primule in Germania https://t.co/hoHEqsSYxI
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 21, 2020
RIBALTONI CINESI
Il gruppo cinese ha deciso di spostare l’amministratore delegato di Huawei Italia, Thomas Miao, in Canada. Al suo posto arriverà Wilson Wang. (fonte: Rep)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 22, 2020
POSTE CINESI
"Prestissimo apriremo due grandi aggregatori in Cina, due strutture fisiche create in joint venture con gruppi della logistica che collaborano con AliBaba e JD da cui passeranno tutti gli ordini fatti dai clienti italiani in quel Paese", dice Del Fante (Poste Italiane), a Rep.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 22, 2020
LE ULTIME SUL PONTE
«Le cause profonde dell’evento possono individuarsi nella vita del ponte, nei controlli e negli interventi manutentivi che non sono stati eseguiti correttamente», si legge nelle 467 pagine scritte dai periti del giudice Angela Nutini sul crollo del Morandi.
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LA GUERRA DI ZAMBON
«Temo ritorsioni. Vado al lavoro come sempre ma non sono per niente tranquillo. Ogni giorno mi aspetto telefonate strane da Ginevra che annunciano novità spiacevoli», dice
Francesco Zambon, funzionario dell’ufficio di Venezia dell’Oms, a Repubblica.— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 22, 2020
"Credo che qui emerga tutto il conflitto di interessi di Ranieri Guerra, che tra il 2013 e il 2017 è stato a capo della prevenzione sanitaria del ministero della Salute italiano, il dipartimento deputato ad aggiornare il piano pandemico", dice Francesco Zambon.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 22, 2020
"Il giorno in cui stava per andare in onda la prima puntata di Report mi ha telefonato per dirmi: "Sono sulla porta di Tedros, se non cambi quei passaggi gli dirò che sei stato tu a far mettere l’Oms sotto attacco". Mi spaventai enormemente per la minaccia", dice Zambon.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 22, 2020
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Ecco le nuove magagne che Report svelerà su Oms e piano pandemico vecchio
LANCIO ADN KRONOS SU ZAMBON E GUERRA DA REPORT
Se ho ricevuto minacce? Mi telefonò Ranieri Guerra e mi disse che era sulla porta del direttore generale e che se non avessi modificato il testo come richiesto, avrebbe detto che c’ero io dietro la puntata di Report che metteva sotto accusa l’Oms. Ma io della puntata di Report di quella sera non sapevo assolutamente niente. E solo, poi guardandola, capii perché: si facevano pesanti accuse sui legami tra Cina, Etiopia e altre cose e c’era anche una parte dedicata al piano pandemico. A Ginevra (sede dell’Oms, ndr) c’era una grandissima apprensione per l’inchiesta e quindi anche Tedros certamente lo sapeva, cosa che ovviamente mi avrebbe messo in una posizione estremamente difficile, potevo essere licenziato in qualsiasi momento”. Il ricercatore dell’Oms Europa Francesco Zambon rivela il contenuto della telefonata ricevuta dal direttore generale aggiunto dell’Oms Ranieri Guerra durante la puntata di Report che andrà in onda questa sera.
Zambon racconta poi al giornalista di Report Giulio Valesini che non cambierebbe di una virgola il contenuto del rapporto nel quale ha definito la gestione italiana della prima ondata della pandemia “improvvisata, caotica e creativa”. E aggiunge: “Io francamente vado molto fiero dei contenuti del rapporto. Volevo che fosse letto dalla gente e non solo da ministri e decisori politici, volevo che fosse letto dalle persone perché potessero essere preparate anche da un punto di vista emotivo”. Quindi in teoria una relazione che doveva salvare letteralmente vite umane? “Sì, questa era la nostra speranza”.
“Dopo la pubblicazione” del discusso rapporto sul piano pandemico italiano, “si è innescato un incendio in varie istituzioni di Roma. So per certo che c’era grande subbuglio. Questo devo dire che mi fece molto male”. A questo riguardo Report questa sera mostrerà una e-mail del direttore dell’Oms Europa Hans Kluge nella quale lo stesso Kluge mostra preoccupazione per la reazione del ministro della Salute italiano, tanto da scrivere: “E’ la questione chiave, la mia relazione con il ministro che era molto infastidito”.
E aggiunge: “Scriverò al ministro che istituiremo un gruppo di esperti Ministero/Istituto Superiore di Sanità/Oms per rivedere il documento”. Una proposta che Zambon ha trovato “strana. E infatti poi dopo quando mi venne chiesto il testo per fare evidentemente delle modifiche – racconta Zambon – io insieme tutti gli autori eravamo tutti concordi nel dire che l’Oms può fare assolutamente quello che vuole ma senza il nostro nome”.
“Più volte Ranieri Guerra, sia via mail che per telefono, mi ha chiesto di modificare la datazione del piano pandemico italiano” accusa il ricercatore dell’Oms Europa Francesco Zambon nel corso della trasmissione Report. “Lui voleva che io scrivessi nel rapporto che il piano, dal 2006, era stato aggiornato, usando proprio le parole updated and reconfirmed. Consultandomi con tutti gli autori del rapporto, abbiamo deciso assolutamente che potevamo scrivere reconfirmed perché in effetti non era cambiato neanche di una virgola dal 2006, ma certamente non potevamo scrivere updated cioè aggiornato. Questo sarebbe stato dichiarare il falso ed io non me la sono sentita”.
Il ricercatore dell’Oms Europa Francesco Zambon questa sera racconta a Report del suo tentativo, vano, di avvisare il direttore generale dell’Oms Tedros sui rischi legati alla decisione di ritirare il rapporto sul piano pandemico italiano per la reputazione dell’organizzazione mondiale della sanità.
“‘E’ stata ritirata una pubblicazione dell’Oms (approvata a tutti i livelli, compreso il Chief Scientist) – scriveva Zambon il 28 maggio a Tedros – danneggiando di fatto la credibilità dell’Oms. C’è il rischio di danni catastrofici in termini di indipendenza e trasparenza se una versione ‘censurata’ della pubblicazione fosse modificata’. Parlavo di danno catastrofico reputazionale. Purtroppo credo di non essere andato troppo distante. A quella mail non ho mai ricevuto risposta”, racconta Zambon a Giulio Valesini.
Tornando al fatto che il rapporto di Zambon evidenziava come il piano pandemico italiano non venisse aggiornato di fatto dal 2006, la domanda è: un piano pandemico aggiornato sarebbe servito all’Italia per affrontare meglio il Covid? “Io penso di sì – risponde senza giri di parole Zambon – non è possibile che un piano di 14 anni fa possa essere attuale. Il piano pandemico dell’influenza è la base per prepararsi alle pandemie che sono causate da diversi agenti virali. Peraltro ce ne sono stati diversi che sono stati causati da Coronavirus: la Sars nel 2003, poi la Mers nel 2014-2015 anche quello era un campanello d’allarme, e poi è arrivato questo Coronavirus nel 2019”.