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Zambon

Ecco le nuove magagne che Report svelerà su Oms e piano pandemico vecchio

Non solo piano pandemico vecchio, ma anche scorte di medicinali scaduti e tenuti in magazzini circondati da terreni inquinati. Tutte le nuove rivelazioni di Report su Oms, Guerra e piano pandemico

 

Controllare le scorte di medicinali e verificare la quantità dei dispositivi di protezione: il 5 gennaio, quando l’Oms ha lanciato l’allarme di una polmonite sconosciuta, l’Italia avrebbe dovuto avviare il piano anti pandemico di fase 1.

Ma l’Italia non lo ha fatto.

Il piano pandemico italiano era vecchio, come vecchie sono le scorte dei medicinali.

Mancanze, queste, che venivamo denunciate nel rapporto redatto da 10 ricercatori Oms “Una sfida senza precedenti. La prima risposta dell’Italia al Covid”. Andiamo per gradi.

IL RAPPORTO

E partiamo proprio dal rapporto. Il Kuwait ha finanziato un rapporto sulla risposta dell’Italia alla pandemia. A redigerlo sono stati 10 ricercatori Oms guidati da Francesco Zambon. Il documento mostrava un’Italia impreparata e confusa, anche a causa della mancanza di un piano pandemico aggiornato.

ZAMBON: STRANO CHE MI SI CHIEDA DI MODIFICARE RAPPORTO

A Zambon è arrivata una richiesta di modifica del testo. La mail era firmata proprio Ranieri Guerra, direttore generale aggiunto dell’Oms.

“Io l’ho trovata una cosa strana (che mi si chiedesse la modifica, ndr)”, dice Zambon a Report. “Infatti poi quando mi venne chiesto il testo per fare delle modifiche io e gli autori avevamo deciso che l’Oms poteva fare quello che voleva, ma senza i nostri nomi”, ha detto Francesco Zambon in una intervista a Report.

PUBBLICAZIONE NON PIU’ GESTITA DA ZAMBON

“Ad un certo punto, nonostante fossi il coordinatore, la cosa mi viene tolta dalle mani gestita da altri”, aggiunge Zambon.

MODIFICHE ACCOLTE

Eppure proprio Zambon – dimostrerà Report nella puntata di questa sera, 21 dicembre – qualche modifica l’ha accolta. Ben 32 segnalazioni di Guerra.

PIANO PANDEMICO VECCHIO

Eppure, modifiche a parte, la verità certificata nel documento Oms pubblicato il 13 maggio e poi ritirato in sole 24 ore, è che l’Italia aveva un piano pandemico vecchio. E questo ha inciso sulla risposta dell’Italia alla pandemia.

Sì, perché nonostante Ranieri Guerra sostenesse che il piano redatto contenesse le linee guida per contrastare un’epidemia influenzale e quindi poco utile in caso di pandemia Covid, così non è. E proprio un documento Oms svela che il piano è utile in caso di eventuali “pandemie”.

SCORTE FARMACI VECCHIE

Ed oltre al piano pandemico, l’Italia di vecchio ha anche le scorte del principio attivo dell’antivirale Tamiflu, conservato in un magazzino della periferia a Roma, nel mezzo di un terreno inquinato da mercurio e fitofarmaci, come mostra Report.

Dal 2005 il nostro Paese ha acquistato da Roche centinaia di kg di principio attivo per confezionare il Tamiflu. Peccato che, secondo alcuni documenti acquisiti dalla procura di Bergamo che indaga sulla risposta dell’Italia alla pandemia molti lotti, siano scaduti.

I DUBBI DI SILERI

E a interrogarsi – criticamente verso le direzioni del ministero della Salute – sulla scadenza dell’antivirale è anche Pierpaolo Sileri, viceministro alla Salute, che ieri a Non è L’Arena ha detto: “Non farò l’epidemiologo, ma io almeno in questi 10 mesi che faccio il viceministro il piano pandemico me lo sono letto e riletto rigo per rigo. Ho visto quello che manca e se manca una cosa una persona onesta la cerca, la aggiunge, la migliora. Cerca di implementare quello che non c’è e allora visto che non faccio l’epidemiologo e non faccio nemmeno il direttore generale della prevenzione, chiedo a questo signore che era Direttore generale della prevenzione (D’Amario, ndr), visto che ci sono le scorte di Tamiflu, sono forse scadute dopo 10 anni? Mi viene questo di dubbio, tra l’altro un dubbio espresso mesi fa eppure nessuno mi ha risposto”.

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