RENZI SBALLOTTA I DRAGHIANI GIAVAZZI E FUNICIELLO
Piano Draghi al Colle. "Temo che i suoi collaboratori più stretti – soprattutto Giavazzi e Funiciello – abbiano costruito una strategia sbagliata. L’errore è stato quello di pensare di arrivare al Quirinale contro la politica, come reazione alla difficoltà della politica".(Renzi)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 15, 2022
CONTE SEDUCE BERSANI
Una costituente con Bersani: l’idea di Conte “oltre il Movimento”. L’ex premier vuole arrivare al voto con una formula rinnovata per tornare a pesare di più. l sociologo De Masi: “Articolo 1 più affine al M5S che al Pd”. Grillo non è contrario all’ipotesi. (Repubblica)
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DONNE FRANCHE
Parla un'impiegata di Elisabetta Franchi: "A noi donne rende la vita impossibile". (Repubblica)
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CARTOLINA DALL’INDIA
L'India, il secondo produttore mondiale di grano, ha vietato tutte le esportazioni con effetto immediato dopo che l'ondata di calore anomala registrata negli scorsi giorni ha colpito il raccolto. (Nyt)
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LA GERMANIA POCO DRAGHIANA SUI PREZZI DEL GAS
Draghi ha proposto un tetto massimo per il prezzo del gas. Cosa ne pensa?
"Non mi convince. Meglio i sussidi", risponde a Repubblica Lars Feld, direttore dell’Istituto Eucken di Friburgo e consigliere del ministro tedesco delle Finanze.
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Ci sarà un embargo europeo sul gas?
«Non credo che al momento sia politicamente fattibile», risponde a Repubblica Lars Feld, consigliere principe del ministro delle Finanze, il liberale Christian Lindner.
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VOCI DALL’AZOVSTAL
L’ufficiale di polizia dice che «la situazione è deprimente. Ce ne sono circa 600 in condizioni spaventose». Parla dei feriti nell’acciaieria Azovstal: "Qualche decina di letti a castello e per il resto tutti per terra. C’è un odore terribile, ci sono mosche e lamenti". (Corsera)
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Azovstal. «La sala operatoria è un tavolo vicino al muro, non ci sono medicine e le operazioni si fanno senza anestesia». Mentre il medico rovista in una ferita gli anestetici sono una cintura da stringere forte fra i denti e la forza della disperazione. (Corriere della sera)
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LE PREVISIONI DEGLI 007 UCRAINI
«Sono ottimista, la nostra vittoria arriverà entro fine anno e sarà la premessa per la rimozione di Putin». (Kyrylo Budanov, capo dei servizi d’intelligence militari ucraini; fonte: Corriere della sera)
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"Rinnoveremo il controllo del potere ucraino su tutti i territori che abbiamo perso, inclusi Donbass e Crimea", dice a Sky News Kyrylo Budanov, capo dei servizi d’intelligence militari ucraini. (Corriere della sera)
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"Putin ha un cancro allo stomaco, i generali russi stanno tessendo un golpe per rimuoverlo", ha detto Kyrylo Budanov, capo dei servizi d’intelligence militari ucraini. (Corriere della sera)
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IL PUNTO SULLA GUERRA
"Prosegue la contro-offensiva ucraina a Nord e a Est della città di Kharkiv, con ampie porzioni di territorio precedentemente occupate dalle forze di Mosca ora riconquistate dai reparti ucraini". (Andrea Margelletti)
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VARIE ED EVENTUALI
Fonte: La Verità pic.twitter.com/dBUamvpT2x
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ESTRATTO DEL LIBRO DI RENZI PUBBLICATO SUL CORRIERE DELLA SERA: DRAGHI, GIAVAZZI E IL PIANO PER ANDARE AL QUIRINALE
Nei primi giorni delle votazioni quirinalizie mi ero tenuto prudente. Come sempre in questi casi avevo più candidati. Dicevo a tutti che per la solidità delle istituzioni la cosa più logica mi sembrava spostare Mario Draghi al Quirinale e rinforzare il profilo politico del governo. Non era un passaggio facile. In molti lo temevano. Io pensavo che Draghi per sette anni avrebbe fatto meglio al Paese di un solo anno a Palazzo Chigi.
Certo: la sua corsa aveva alcuni handicap. E ovviamente tra questi figurava la resistenza molto forte di Cinque Stelle, Forza Italia e Lega. Penso, però, che tale ostilità si sarebbe potuta tramutare in appoggio — perlomeno a destra — se solo Draghi avesse scelto di giocarsi le carte in modo diverso. Più che Draghi, direi i suoi più stretti collaboratori. Draghi infatti è sempre stato straordinariamente signorile. Ha sempre dato la sua disponibilità davvero come «un nonno al servizio delle istituzioni». Avrebbe sicuramente fatto bene al Quirinale e sicuramente farà bene a Palazzo Chigi in questo anno. Non ha brigato. E io posso dire di esserne testimone avendo fatto qualche incontro e telefonata con lui fin dagli anni in cui era alla Bce.
Temo, però, che i suoi collaboratori più stretti — soprattutto Francesco Giavazzi e Antonio Funiciello — abbiano costruito una strategia sbagliata. L’errore dei Draghi’s Boys è stato quello di pensare di arrivare al Quirinale contro la politica, come reazione alla difficoltà della politica. Pensavano di essere chiamati al Quirinale come una sorta di naturale soluzione se si fosse continuata a indebolire la componente politica. Io avevo spiegato invece che la strada maestra era l’altra: provare a offrire ai partiti un patto di legislatura, comprensivo dell’accordo di un nuovo governo, magari più marcatamente politico. E su questo anche Salvini aveva — bisogna dare a Cesare quello che è di Cesare — aperto ufficialmente a inizio gennaio. Non tanto Draghi, ma i suoi hanno insistito per caratterizzare il premier come la soluzione da presentare contro l’inconcludenza dei partiti. È la dimostrazione che si può essere bravi professori all’università, ma che il Parlamento è un’altra cosa. In Italia se vai contro ai partiti puoi arrivare ovunque tranne che al Colle: per come è fatto questo sistema istituzionale, con l’assemblea dei grandi elettori, non si diventa presidente della Repubblica contro i partiti. Mi è parso che Draghi lo avesse molto chiaro nei nostri incontri di gennaio tra Città della Pieve e Roma, ma che i suoi due principali collaboratori non lo abbiano capito per niente. Segno evidente che a Palazzo Chigi, oggi, il più politico di tutti è proprio il premier.
Peccato perché questa incapacità di leggere la politica dei tecnici draghiani ha impedito una soluzione che poteva essere difficile da costruire, ma molto utile per il Paese.