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Il virus, gli anticorpi e le opinioni

La lettera dell'avv. Antonio De Grazia

 

Gentile direttore,

giovedì 6 maggio, prima delle 8.00, ero in coda, all’aperto, per un esame sierologico. Osservavo la cauta diffidenza dei soggetti in fila, che mantenevano spesso una distanza superiore a quella consigliata. E tutti con la mascherina portata correttamente, e timorosi che il potenziale untore fosse lì vicino.

Con efficienza, il giorno dopo ho avuto l’esito: negativo ma positivo al dosaggio anticorpi neutralizzanti IgG anti RBD della proteina Spike.

Ben 546.30 UA/Ml, quando la positività minima è da 50.0 in poi. Che fare?

Devo vaccinarmi o attendere la riduzione degli anticorpi neutralizzanti?

E qui ho potuto constatare il bailamme delle opinioni scientifiche. Dopo non poche telefonate e mail e sms, non ho avuto alcuna certezza o per lo meno una opinione razionale e giustificata da metodologia e numeri.

Un valore di anticorpi neutralizzanti di ben 11 volte superiore al valore minimo cosa comporta? Se gli anticorpi neutralizzanti proteggono con una immunità temporanea, il vaccino è una opzione necessaria? E con gli anticorpi in corpo – perdonate il gioco di parole – la reazione individuale al vaccino può avere effetti collaterali assai spiacevoli?

Mi sono reso conto che, di fronte a un problema tutto sommato comune (secondo ormai una opinione scientifica consolidata, la maggior parte dei contagiati dal virus di Wuhan è asintomatica o paucisintomatica), non avevo soluzioni ma solo ipotesi e dubbi informativi.

Ho l’impressione che, col senno di poi e col tempo galantuomo e sobrio, molti luoghi comuni del coronavirus SARS 19 saranno spazzati via da una più razionale sintesi scientifica. Ciò che mi preoccupa è il clima psicologico, la paura e il timore (ancestrale?) dell’Altro: un climax che sta avvelenando ogni rapporto umano, con conseguenze che per ora non riusciamo ad immaginare.

Alla fine la soluzione più semplice: wait and see. Ripeterò fra un mese l’esame sierologico.

Così è, se vi pare.

Un caro saluto.

Avv. Antonio de Grazia

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