skip to Main Content

Germania

Il Coronavirus frena anche le Ipo

Il caso della società indonesiana Pt Softex che ha bloccato l'Ipo per colpa del Coronavirus

Il Coronavirus non sta solo frenando l’economia cinese e danneggiando i produttori di petrolio e gas ma in qualche caso sta anche rallentando le Ipo, le offerte pubbliche di acquisto di aziende. È il caso della indonesiana Pt Softex, produttrice di prodotti sanitari e sostenuta dalla società di private equity CVC Capital Partners. La società sta infatti pensando a un rinvio dell’offerta pubblica iniziale che ha l’obiettivo di raccogliere almeno 400 milioni di dollari, proprio per colpa del virus diffuso in Cina.

LO STOP PER IL CORONAVIRUS

La società con sede a Tangerang aveva pianificato di iniziare a misurare la domanda degli investitori questo mese, ma la diffusione del nuovo coronavirus ha messo a repentaglio i piani aziendali, rendendo difficili le riunioni con i potenziali investitori. Anche il mercato azionario instabile non favorisce la vendita di azioni, mentre Softex ha bisogno di più tempo per preparare i propri bilanci, hanno affermato alcune fonti vicine al dossier.

BORSA INDONESIANA AI MINIMI

Bloomberg ha evidenziato, infatti, che l’indice dei titoli azionari di Giacarta ha registrato la più grande perdita mensile in quasi due anni a gennaio ed è quasi al minimo da otto mesi con gli investitori stranieri che stanno letteralmente scaricando le azioni del paese.

TUTTO RINVIATO A META’ O FINE ANNO

Per questi motivi, ha evidenziato Bloomberg, “la società potrebbe ritardare l’IPO pianificandolo a metà o addirittura alla seconda metà dell’anno, in base al manifestarsi dell’epidemia e delle condizioni di mercato”.

SOFTEX SI OCCUPA DI PRODOTTI PER L’IGIENE PERSONALE

Softex, fondata nel 1976, vende i suoi prodotti in oltre 35 paesi, comprese le economie in via di sviluppo in cui i prodotti per la pulizia e l’igiene femminile sono spesso considerati di lusso. Nel 2015 CVC ha acquisito una significativa partecipazione di minoranza nella società indonesiana, che all’epoca rappresentava il quarto maggiore investimento di private equity nella nazione del Sud-Est asiatico.

Back To Top