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Venture

Come vanno (male) i finanziamenti alle startup. Report Bloomberg

Il 2023 è stato un brutto anno per le startup della Silicon Valley. Ma i finanziamenti venture capital non sono in calo solo negli Stati Uniti, ma nel mondo.

Il 2023 è stato un brutto anno per le startup della Silicon Valley, il cuore statunitense (e globale) dell’industria tecnologica e dell’innovazione: il valore degli accordi di venture capital è infatti sceso infatti a livelli che non si vedevano dal 2019.

I VENTURE CAPITALIST PUNTANO SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E TRASCURANO  IL RESTO

Stando ai dati preliminari diffusi da PitchBook e analizzati da Bloomberg, l’anno scorso gli investitori hanno privilegiato le aziende di intelligenza artificiale, mentre il resto delle startup non ha ricevuto granché. In totale, nel 2023 i cosiddetti venture capitalist – cioè quegli investitori disposti a correre il rischio di investire in aziende ad alto potenziale di sviluppo, in cambio di una partecipazione nel capitale – hanno investito 170,6 miliardi di dollari negli Stati Uniti, per circa 15.000 accordi: si tratta di una somma del 30 per cento inferiore a quello registrato nel 2022.

UN RALLENTAMENTO GLOBALE

Il 2023 è stato un anno di rallentamento del settore del venture capital non solo in America, ma nel mondo. A livello internazionale, infatti, gli investitori hanno finanziato le startup per 345,7 miliardi di dollari, il 35 per cento in meno di quanto avevano speso nel 2022 e il minimo dal 2017. Secondo Bloomberg, questo calo dei finanziamenti è un problema perché il venture capital è stato fondamentale per l’ascesa di aziende oggi rilevantissime, come Amazon, Google e OpenAI: “il modo in cui i fondi da venture vengono raccolti e investiti ha un impatto enorme sulla crescita e sull’innovazione”, scrive l’agenzia.

L’EQUILIBRIO DOPO LA PANDEMIA

Gli investimenti ad alto rischio, però, sono diminuiti notevolmente dopo il boom verificato durante la pandemia, quando il confinamento in casa aveva fatto crescere la domanda di dispositivi tecnologici e soluzioni digitali. Secondo Kyle Stanford, analista di PitchBook, il settore del venture capital  sta cercando un equilibro dopo il periodo post-pandemico. L’esperto ha inoltre fatto notare come questo genere di investimenti si indirizzino verso aziende che hanno buone possibilità di diventare molto grandi e prospere, e che attualmente ci sono circa 54.000 società supportate da fondi di venture capital negli Stati Uniti.

CALA ANCHE LA RACCOLTA DI CAPITALI VENTURE

Nel 2023 sono diminuiti non solo gli investimenti dei venture capitalist, ma anche i fondi che questi imprenditori sono riusciti a raccogliere: negli Stati Uniti c’è stato un calo di quasi i due terzi rispetto ai valori del 2022; su scala globale, c’è stato quasi un dimezzamento. I fondi venture americani hanno raccolto 66,9 miliardi di dollari nel 2023; nel mondo, i fondi hanno invece raccolto 160,9 miliardi.

VERSO UN MIGLIORAMENTO?

La situazione è sembrata migliorare verso la fine del 2023, perché nel quarto trimestre dell’anno passato gli accordi di venture negli Stati Uniti sono ammontati a 37,5 miliardi di dollari, contro i 39,8 miliardi dell’ultimo trimestre del 2022. A livello internazionale la situazione era leggermente meno positiva: 76,6 miliardi di dollari in accordi venture nel quarto trimestre del 2023 contro i 94 miliardi del quarto trimestre del 2022.

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