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Meloni

Il Foglio pro Pd sviolina Giorgia Meloni

Ecco come Giorgia Meloni viene raccontata da avversari ed ex avversari (come Il Foglio)... I Graffi di Damato.

Tornano sempre meno i conti nel confronto fra ciò che scrivono e dicono di Giorgia Meloni, rispettivamente, i giornali e i partiti di opposizione e ciò che in realtà avviene attorno a lei.

Prendiamo, per esempio, il Consiglio Europeo dove la premier, in completo rosa pallido dopo il turchese romano del giorno prima, è corsa ieri “isolata”, come ha scritto nel titolo di apertura La Stampa e avevano gridato in aula alla Camera e al Senato gli avversari piddini e grillini nella discussione propedeutica alla sua missione a Bruxelles. E ciò per via degli attacchi alla Banca Centrale Europea, che continua ad alzare i tassi d’interesse, e del tempo che il governo si è voluto prendere per la ratifica del trattato, sempre europeo, sul fondo salva-Stati: il famoso Mes. In cambio Meloni vorrebbe notoriamente negoziare un “pacchetto” di concessioni sulla cosiddetta governance dell’Unione.

L’ANNUNCIO SUI MIGRANTI

Già poche ore dopo l’apertura del Consiglio europeo la premier ha annunciato quasi trionfalmente i 12 miliardi e rotti di euro stanziati finalmente dall’Unione per fronteggiare la crisi dei migranti, come se li avesse chiesti lei e le fossero stati dati per venirle incontro, pur fra le proteste o le resistenze di paesi come la Polonia e l’Ungheria, contrari alla cosiddetta distribuzione delle accoglienze e governati da partiti affini a quello della presidente del Consiglio italiana. Per una arrivata “isolata” all’appuntamento con gli omologhi comunitari non mi sembra male, ad occhio e croce.

COSA SCRIVE IL FATTO SULLA “CRISI DI NERVI” DI MELONI

Prendiamo, sempre per esempio, la rappresentazione appena riproposta dal Fatto Quotidiano di una Meloni “sull’orlo della crisi di nervi” per i problemi di convivenza che avrebbe con i partner di governo di centrodestra e con la stessa collega di partito e ministra del Turismo Daniela Santanchè, finita sotto indagine giudiziaria e attacco politico per come gestisce le proprie aziende e i contributi ottenuti per la lotta al Covid. “Truce, torva, astiosa, biliosa, minacciosa”, ha scritto Marco Travaglio della Meloni non riconoscendola più dopo la capacità dimostrata nei primi mesi di governo di apparire addirittura “simpatica”. Poi uno vede la già citata Stampa di Torino e viene a sapere dalla sondaggista Alessandra Ghisleri che la fiducia degli italiani nel governo in carica “resta alta”.

IL FOGLIO ADESSO LODA MELONI?

Non parliamo poi del Foglio, dove pure hanno votato e consigliato di votare per il Pd nelle ultime elezioni politiche, nello scorso autunno, e oggi si legge in prima pagina dell’”altro miracolo italiano”, dopo quello storico della ricostruzione post-bellica ai tempi di Alcide De Gasperi e dei suoi successori. Scrive il direttore Claudio Cerasa del quotidiano fondato da Giuliano Ferrara: “La crescita va. Gli occupati pure. L’export anche. E sui titoli di Stato c’è più ottimismo che in Francia, Germania, Uk e America. Qual è il segreto? La flessibilità. Delle imprese e della politica”. E, per chiudere, la raccomandazione di “non perdere un treno” come questo.

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