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Giappone, cosa farà il nuovo governo in politica economica

Fumio Kishida è stato eletto primo ministro del Giappone. Ecco ministri e priorità del suo governo per l'economia e la sicurezza

 

Fumio Kishida, il nuovo capo del Partito liberaldemocratico, di centro-destra, è stato eletto oggi primo ministro del Giappone.

NUOVE ELEZIONI

Kishida scioglierà la camera bassa del parlamento nei prossimi giorni, forse giovedì 14, per convocare le elezioni generali il 31 ottobre. L’opinione diffusa, scrive il quotidiano giapponese Nikkei, era che le elezioni si sarebbero tenute il mese prossimo, il 7 o il 14 novembre.

I CONSENSI

Il predecessore di Kishida, Yoshihide Suga, aveva di fatto annunciato le dimissioni il 3 settembre scorso, dichiarando di non volere partecipare alle elezioni interne dei Liberaldemocratici: in Giappone la figura del primo ministro coincide con quella del capo del partito al governo. Il suo livello di popolarità era in calo da diverso tempo, complice l’aumento dei contagi da coronavirus (il paese è alla “quinta ondata”) e la diffusa opposizione alle Olimpiadi di Tokyo.

Il tasso di approvazione del Partito liberaldemocratico è oggi in crescita, e dunque il governo di Kishida potrà godere – almeno inizialmente – di un buon grado di sostegno popolare: il Nikkei spiega che questa fase, successiva all’inaugurazione di un nuovo gabinetto, è tipica.

IL CONTAGI

Kishida, che la settimana scorsa aveva vinto le elezioni interne al Partito liberaldemocratico, sta cercando di cavalcare questa fase il più possibile: il 30 settembre il governo ha rimosso lo stato d’emergenza dopo essere riuscito ad abbassare i nuovi casi di coronavirus. Ma se i contagi dovessero alzarsi di nuovo con il ritorno alla “normalità”, il tasso di approvazione del nuovo primo ministro potrebbe risentirne.

L’AGENDA INTERNAZIONALE

Kishida non parteciperà al vertice del G20 che si terrà in Italia a fine mese, in quanto coincidente con le elezioni. Ma il 1 novembre sarà nel Regno Unito per presenziare alla COP26, la conferenza delle Nazioni Unite sul clima, durante la quale potrà riunirsi con il presidente americano Joe Biden e con molti altri politici di primo piano.

CHI C’È NEL GOVERNO KISHIDA

Il governo Kishida avrà vita breve, ma si concentrerà sull’economia e sulla campagna vaccinale. Il gabinetto è composto da politici giovani (considerati gli standard giapponesi) e da un numero rilevante di donne (la politica nel paese è ancora oggi prevalentemente maschile).

Il dossier della sicurezza economica – estremamente importante, in tempi di competizione industriale e politica tra Stati Uniti e Cina – verrà affidato a Takayuki Kobayashi, già viceministro della Difesa.

Noriko Horiuchi, già viceministra dell’Ambiente, sarà a capo della campagna vaccinale. Shunichi Suzuki sarà ministro delle Finanze, mentre Koichi Hagiuda (già ministro della Scienza e della tecnologia) sarà ministro dell’Economia, del commercio e dell’industria.

Toshimitsu Motegi e Nobuo Kishi manterranno le loro cariche di ministro degli Esteri e della Difesa, rispettivamente.

Il segretario del gabinetto sarà Hirokazu Matsuno, già ministro dell’Educazione.

Shigeyuki Goto sarà ministro della Salute e del lavoro. Seiko Noda sarà ministra del Calo demografico. Daishiro Yamagiwa sarà ministro di stato per la politica economica e fiscale.

Karen Makishima sarà ministra del Digitale.

IL COMMENTO DI CASANOVA (ISPI)

In un commentary per ISPI, l’analista Guido Alberto Casanova ricorda che Kishida “non è l’homo novus della politica giapponese” ma, al contrario, un politico di lungo corso, che ha ricoperto la carica di ministro degli Esteri (2012-2017) ed è influente nel Partito liberaldemocratico. Si definisce un liberale; viene giudicato “un moderato e un pragmatico”. In economia, ha promesso un “nuovo capitalismo” più attento al tema della redistribuzione e una politica di spesa espansiva (ripresa dall’ex-primo ministro Shinzo Abe).

Secondo Casanova, la vittoria di Kishida alle elezioni del Partito liberaldemocratico rappresenta “una scelta di continuità”.

IL COMMENTO DI PUGLIESE (IAI)

Di continuità parla anche Giulio Pugliese in un articolo su Affarinternazionali, la rivista dello IAI, per spiegare che Kishida si riallaccia all'”eredità politica di Abe”.

In politica estera, scrive Pugliese, Kishida ha già promesso il suo impegno per un Indo-Pacifico libero e aperto, ovvero l’espressione solitamente utilizzata dagli Stati Uniti per indicare una visione per l’Asia alternativa a quella cinese. “Sul solco di tale coerenza, il ministro degli Esteri Motegi Toshimitsu verrà verosimilmente riconfermato in tale ruolo, il terzo incarico consecutivo sotto tre primi ministri: Abe, Suga e Kishida”.

“Se si ravvedono nella personalità e l’approccio di Kishida le basi per una potenziale stabilizzazione delle relazioni del Giappone con la Corea del Sud o addirittura con la Cina”, prosegue Pugliese, “il Giappone continuerà a controbilanciare l’influenza cinese con i suoi principali partner regionali, in primis i paesi del Dialogo di Sicurezza Quadrilaterale (Quad): Stati Uniti, Australia e India“.

Quanto all’economia, anche Pugliese – come Casanova – sostiene che Kishida adotterà politiche fiscali e monetarie espansive per contrastare l’impatto della pandemia

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