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G7

Quante promesse dei leader G7 si realizzano? Report

In vista dell'appuntamento del 24 febbraio, uno studio guidato da John Kirton ha provato a verificare quante promesse dei vertici G7 vengono rispettate. L'articolo di Chiara Oldani.

La presidenza italiana del G7 ha preso avvio il 1 gennaio, e il 24 febbraio 2024 il nostro Primo Ministro, Giorgia Meloni, presiederà la prima riunione (a distanza) dei leader sotto la sua guida.

L’agenda è densa di argomenti delicati e complessi di natura politica, economica, industriale, del lavoro e della sicurezza. A giugno 2024 si terrà la riunione, in presenza, dei Leader politici dei G7. Le attese sono alte per la nostra Premier e nel 2024 i temi in agenda saranno fortemente condizionati dalle scadenze elettorali di alcuni membri del gruppo (Unione Europea, Regno Unito e Stati Uniti).

L’Italia ha imparato dai suoi errori a gestire meeting così complessi e di forte impatto globale. Dopo quello di Genova del 2001, nel 2009 il vertice, sotto la guida di Silvio Berlusconi, si è tenuto a L’Aquila, nell’emergenza sismica. Nel 2017 i Leader si sono incontrati a Taormina sotto la guida di Paolo Gentiloni, uno sfondo di antica bellezza che guardava l’Africa. Nel 2024 la Puglia dovrà accogliere i Leader in una cornice diffusa.

QUALI PROMESSE DEL G7 SONO STATE RISPETTATE? LO STUDIO

Queste occasioni di incontro possono essere grandi eventi di marketing politico, ma quante promesse vengono tradotte in azione? La domanda è lecita e la risposta è utile a capire il successo storico di questo incontro, nonché a comprendere l’insuccesso di altri. Un gruppo di ricercatori, tutti volontari, guidato dal canadese John J. Kirton misura, dopo ogni Summit, se un Paese ha mantenuto le promesse fatte in occasione del meeting, oppure no (qui il report completo).

La presidenza giapponese di turno del 2023 è stata molto efficiente, come è nel suo stile politico, nell’affrontare temi che hanno forte presa sui 7, una fattibilità elevata e un impatto globale certo. Nella dichiarazione di chiusura del vertice di Hiroshima di maggio 2023 i Leader hanno fatto alcune promesse, che sono state già in larghissima parte mantenute, in base alla valutazione svolta dal gruppo di ricerca sul G7.

Nel 2023 le promesse dei leader legate alla lotta al cambiamento climatico e alla tutela dell’ambiente sono state tradotte in azione da parte del 7 paesi al 100%, confermando una tendenza lenta ma consolidata di lungo periodo che porterà questi paesi verso la decarbonizzazione e la riconversione green. Le promesse legate allo sviluppo ordinato del mondo digitale sono al secondo posto, con una realizzazione da parte dei paesi intorno al 94%. Tra le promesse più forti, quella di continuare a sanzionare economicamente la Russia, come strumento di dissuasione bellica, che è stata tradotta in azione da tutti i paesi membri, tranne il Giappone. I temi con la compliance più bassa sono quelli di natura più squisitamente domestica, legati alla struttura del mercato del lavoro, sui cui è impossibile agire in modo netto in pochi mesi.

Il 24 febbraio scopriremo insieme cosa contiene l’agenda Meloni per il G7.

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