Il 16 maggio Jake Sullivan, Consigliere per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, ha incontrato la Ministra degli Esteri dell’Argentina, Diana Mondino, discutendo “possibilità di intensificare la collaborazione in materia di sicurezza e difesa”.
I DOSSIER SUL TAVOLO
Sullivan si è consultato sia con Mondino che con il capo di gabinetto dei ministri dell’Argentina, Nicolás Posse, per confermare la solida partnership tra i due paesi. Il rappresentante della Casa Bianca ha esplorato nuove opportunità per approfondire la collaborazione in sicurezza e difesa a seguito dell’acquisto da parte dell’Argentina di 24 caccia F-16 dalla Danimarca.
Inoltre, Sullivan ha riconosciuto gli sforzi del presidente argentino, Javier Milei, per stabilizzare l’economia argentina e ha esaminato aree in cui gli Stati Uniti e l’Argentina possono rafforzare la loro cooperazione economica, inclusa la mobilitazione del settore privato per investimenti nei settori delle energie rinnovabili e della tecnologia in Argentina.
LO SCENARIO
Ancora una volta si conferma che l’America Latina è il cortile dello zio Sam per dirla con Noam Chomsky. In secondo luogo è evidente che la riunione tra Jake Sullivan, Diana Mondino e Nicolás Posse, che include discussioni sull’intensificazione della cooperazione in sicurezza e difesa, costituisce una scelta strategica degli Stati Uniti per rafforzare le alleanze in America Latina in risposta all’avanzata di Pechino nella regione.
L’incontro evidenzia l’intenzione degli Stati Uniti di consolidare legami con paesi chiave come l’Argentina per contrastare l’influenza crescente della Cina, particolarmente nei settori critici come la tecnologia e le energie rinnovabili.
La decisione dell’Argentina di acquistare caccia F-16 dalla Danimarca, discussa durante questi incontri, può essere vista come un segnale di Buenos Aires di allinearsi più strettamente con gli standard di difesa occidentali, potenzialmente come parte di una strategia più ampia per garantire il supporto tecnologico e militare dagli Usa. Le discussioni su questioni globali e la cooperazione economica rivelano anche un tentativo degli Stati Uniti di essere visti come un partner di supporto nella stabilizzazione economica e nel sviluppo tecnologico dell’Argentina, contrastando così l’approccio spesso percepito come più occasionale della Cina.