In merito a quanto riportato da alcuni organi di stampa, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica rileva di non aver mai condotto proprie indagini su presunti influencer e di aver ricevuto solo questa mattina un report specifico che per quanto ci riguarda, come sempre, resta classificato.
Peraltro, il Comitato si attiene sempre scrupolosamente a quanto previsto dalla legge 124/2007, non è una Commissione di inchiesta ma organo di controllo e garanzia; non ha poteri di indagine ma ottiene informazioni dagli organi preposti, nel corso di audizioni o sulla base di specifiche richieste, anche al fine di realizzare, ove lo ritenga, relazioni tematiche al Parlamento.
Con queste procedure ha attivato l’indagine conoscitiva ‘sulle forme di disinformazione e di ingerenze straniere, anche con riferimento alle minacce ibride e di natura cibernetica’, della quale ha dato comunicazione ai presidenti delle Camere e nella pubblica agenda dei propri lavori.
Il Comitato, inoltre, agisce sempre con il vincolo della segretezza, a cui rigorosamente si attiene, e quando comunica lo fa solo sulla base di precise deliberazioni nelle modalità prescritte dalla legge.
Auspica, pertanto, soprattutto su questa vicenda, che vi sia sempre una corretta attribuzione e riconoscibilità delle fonti proprio al fine di garantire quella libera e corretta informazione che è alla base della nostra democrazia, e che ciascuno si attenga alle proprie responsabilità, nella piena e leale collaborazione tra gli organi dello Stato.
(post pubblicato da Urso sul suo profilo Linkedin)