Egregio Direttore,
ogni giorno e da par suo, il Maestro Michele Magno ci diletta con sconosciuti o noti aforismi su Twitter. Da Ambrose Bierce a Karl Kraus.
Ieri mattina è stata la volta di Andres Neuman: “Che incredibile progresso sarebbe rimpiazzare il politicamente corretto con il moralmente profondo”.
L’aforisma è un fulmine a ciel sereno, una acrobazia, un paradosso: a volte cela una verità minore ma evidente, una voce scettica e saggia, esercizio di libertà. Si può affermare, dunque, che l’aforisma non ama il politicamente corretto.
Del resto, il politicamente corretto è spesso una forma di censura sulle opinioni altrui: l’opinione dell’Altro viene faziosamente interpretata, vivisezionata e ribaltata, e di fatto demonizzata.
Il politicamente corretto conduce al Pensiero Unico. Colui che devia dal politicamente corretto è un uomo morto, o morente, oggetto di character assasination.
Lo spirito di tolleranza di Voltaire è distante anni luce. L’etica, il paneticismo universale è la chiave ideologica per “uccidere” l’avversario.
Per vent’anni, il cavalier Berlusconi è stato oggetto di odio viscerale; ora è stato spodestato da Salvini e Donald Trump.
Il politicamente corretto è il rifugio delle peggiori abiezioni.
Con i migliori saluti.
Avv. Antonio de Grazia