Uno degli uomini chiave che sta consentendo il consolidamento della sinergia tra la Cina e l’ Argentina è certamente l’ex ufficiale argentino Guillermo Cesar Vignolo, nel settore dei veicoli blindati.
Ma sono certamente altri i settori sensibili attraverso i quali la Cina collabora con l’Argentina. Pensiamo ad esempio alla costruzione di una infrastruttura di osservazione spaziale sita in Patagonia, costruita a seguito dell’accordo siglato nel 2014 tra la Cina e l’Argentina.
Un altro settore di collaborazione tra la Cina e l’Argentina è il drenaggio di Parana, che costituisce il maggiore canale sudamericano poiché attraverso di esso passano buona parte delle esportazioni argentine (seppure vi siano contrasti di natura strettamente giuridica tra la Cina e la Compañía Sudamericana de Dragados per gli appalti lucrosi).
A proposito di affari lucrosi, come dimenticare quelli che riguardano l’energia nucleare e che si sono concretizzati con la China National Nuclear Corp? Come omettere poi gli investimenti cinesi nelle miniere di litio, materia fondamentale per la tecnologia green e cioè per le batterie elettriche?
Ora, al di là delle rilevanti sinergie tra Cina e Argentina, è necessario sottolineare che la Cina sta progressivamente erodendo il cortile dello zio Sam, cioè sta progressivamente erodendo l’influenza americana in Argentina e più in generale la presenza economico -militare americana in America latina.