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Sud Zes

La Cassa del Mezzogiorno e l’Iri: un piano Marshall per il Sud Italia

L'intervento di Giuseppe Spadafora, vicepresidente Unimpresa

Tanto per chiarire alcune questioni meridionali. Il piano Marshall al Sud Italia ha creato poco o niente. La svolta meridionale avvenne con De Gasperi dopo la visita al “Sassi di Matera” e la Cassa del Mezzogiorno che dal ’50 al ’60 creò infrastrutture e industria. Nel 1955 il Pil procapite al sud Italia era maggiore che al Nord Italia. Fu la legge che istituì le Regioni a far morire lo sviluppo del sud Italia. Il piano Marshall di contro favorì in buona parte lo sviluppo del nord verso il quale furono drenate le risorse economiche previste per il sud Italia. In sintesi, dal 1860 al 1950 il sud Italia fu lasciato nella sua profonda arretratezza ferma al 1860 anno in cui furono smontate le fabbriche e ri-montate al Nord Italia. In tutto questo, alla fine del 1940 il Sud Italia utilizzava come moneta le AmeLire che causarono inflazione e mercato nero, favorendo le mafie locali.

Alla fine degli anni ’60, grazie ad una visione politica espansionista ed inclusiva, i due pilastri economico sociali dell’Italia “Cassa del Mezzogiorno e Iri” portarono il Paese ad essere la 5° potenza economica mondiale. Il declino iniziò con la visione statalista della sinistra ed oggi siamo nelle stesse identiche condizioni in cui la visione regionalistica modello leghista e quella statalista della sinistra hanno lasciato il campo libero a lobby portatrici di interessi socio economici poco inclusivi ed espansionistici.

Serve un nuovo progetto di rilancio del Sud con una nuova Cassa del Mezzogiorno, una nuova Iri e un nuovo Partito popolare in grado di riportare l’Italia al vertici economici del mondo.

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