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Arnese

Arpino cannoneggia Biden, la lezione di Remuzzi, le voglie romane di Beppe Sala

Arpino, Jean, Remuzzi, Sala e non solo. Pillole di rassegna stampa nei tweet di Michele Arnese, direttore di Startmag

 

Arpino, Jean, Remuzzi, Sala e non solo. Pillole di rassegna stampa nei tweet di Michele Arnese, direttore di Startmag

IL GENERALE ARPINO CANNONEGGIA I DEMOCRATICI USA

 

PERCHE’ PUTIN NON FARA’ LA GUERRA SECONDO IL GENERALE JEAN

 

IL BUCO DELLA TRECCANI

 

BRUNETTA IN ESTASI DRAGHIANA

 

CHI E’ IL REGISTA CHE MANCA A PALAZZO CHIGI?…

 

CARTOLINA DA SABAUDIA

 

LE VOGLIE DI BEPPE SALA

 

LA LEZIONE DI REMUZZI

 

SINTESI DELL’INTERVISTA DI REMUZZI AL CORRIERE DELLA SERA:

“È un rimorso che mi porterò dentro per sempre. La comunità scientifica, della quale faccio parte, ha una enorme responsabilità nel disastro di questi due anni”. Lo dice il direttore dell’istituto Mario Negri, Giuseppe Remuzzi in una intervista al Corriere della Sera parlando dei due anni di pandemia e della reazione che ebbe quando gli fu mostrato lo studio pubblicato il 24 gennaio su Lancet nel quale i colleghi cinesi che avevano studiato i pazienti infettati da un nuovo Coronavirus a Wuhan, annunciavano cosa sarebbe accaduto. “Non ci abbiamo creduto – sottolinea Remuzzi – nel giro al massimo di 72 ore avremmo dovuto dare vita a una mobilitazione, avvertire le autorità, far sentire la nostra voce, parlare con i singoli ricercatori. Invece, abbiamo perso tempo, abbiamo perso almeno quelle 4 settimane che poi furono fatali alla mia Bergamo”. Remuzzi non nega di aver avuto paura “a un certo punto, dissi a uno dei miei più cari amici: qui moriamo tutti”, racconta e non nega nemmeno di aver assistito alla partita Atalanta-Valencia disputata a San Siro il 19 febbraio che fece diffondere il contagio: “Non andavo allo stadio da 20 anni – ricorda – racconto questa vicenda per dire come nonostante le conoscenze tecniche che stavamo immagazzinando, eravamo ben lontani da una corretta percezione della realtà. Dopo, è facile per tutti fare i professori. Ma quella sottovalutazione generale rimane l’errore più grande” . Remuzzi, infine, descrive il giorno della vaccinazione come il migliore: “La data precisa è il 27 dicembre 2020 – ricorda – il direttore dell’azienda sanitaria di Bergamo mi chiese di fare il vaccino per primo. Provai una sensazione di grande privilegio, della quale quasi mi vergognavo”.

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