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Video streaming, e se Microsoft comprasse Netflix?

Per vincere la guerra del video streaming, offrire contenuti on-demand non è più sufficiente. A differenza di Disney, Apple e Amazon Netflix conta soltanto sulla sua piattaforma. E un'acquisizione da parte del gigante tecnologico Microsoft, il suo nuovo partner pubblicitario, potrebbe essere solo la sua migliore speranza, secondo Quartz

E se dopo la partnership con Microsoft, Netflix fosse acquisita dal colosso tecnologico di Redmond?

Facciamo un passo indietro.

La piattaforma di video streaming ha riportato risultati del secondo trimestre del 2022 migliori del previsto la scorsa settimana. L’aggiornamento trimestrale di Netflix dello scorso aprile ha visto registrare il suo primo calo degli utenti a pagamento in oltre un decennio. E se in quel momento la società di Los Gatos ha ammesso che si aspettava di perdere altri 2 milioni di abbonati nel secondo trimestre, così non è stato. Non solo, ha affermato che prevede di aggiungere 1 milione di abbonati nel terzo trimestre.

Merito senz’altro dell’ultima attesissima stagione di Stranger Things che la piattaforma ha rilasciato in due momenti diversi: la prima parte a fine maggio durante il secondo trimestre e gli ultimi due episodi all’inizio del terzo trimestre.

Eppure nonostante la citata Strger Things insieme agli altri titoli del calibro di Squid Game e Bridgerton, la crescente concorrenza di artisti del calibro di Disney+, Apple TV+ e Amazon Prime Video ha messo in luce alcuni dei punti deboli di Netflix sottolinea Quartz.

Tanto che Netflix ha confermato che sta collaborando con Microsoft come “partner di vendita e tecnologia pubblicitaria globale”, per lanciare un abbonamento più economico supportato dalla pubblicità. Sulla scia di quella decisione, gli esperti si chiedono se Netflix potrebbe avere qualcosa nella manica.

L’analista di Needham Laura Martin ha suggerito che Microsoft non è necessariamente la scelta migliore per un partner pubblicitario, poiché è nel settore della pubblicità digitale da circa un mese. Pertanto potrebbe esserci un'”agenda segreta” che riguardi una possibile acquisizione.

Tutti i dettagli.

LA CONCORRENZA CON DISNEY, AMAZON E APPLE

Come ha evidenziato Quartz, nel nuovo panorama del video streaming, la semplice offerta di contenuti on-demand non è più sufficiente. Disney ha i suoi parchi a tema, attività in franchising di film in sala, giocattoli e una miriade di accordi di licenza per i marchi; Apple ha i suoi collegamenti hardware e software e Amazon non è solo il principale negozio di e-commerce, è anche il fornitore di servizi cloud di alcune delle più grandi aziende sulla Terra, tra cui Netflix.

LA PARTNERSHIP NETFLIX-MICROSOFT NEL SETTORE PUBBLICITARIO

Quindi, mentre il business dello streaming è affollato da giganti della tecnologia con la capacità di aggiungere valore accessorio ai suoi clienti e azionisti, la relativa mancanza di operazioni commerciali diverse di Netflix ha gradualmente trasformato il suo profilo da primo innovatore tecnologico in un business one-note con un incerto futuro, sottolinea la testata americana.

Ecco quindi che dopo l’annuncio della partnership pubblicitaria tra Microsoft e Netflix, ci si interroga se l’accordo non sia il preludio di qualcosa di più grande.

SPECULAZIONE SU UNA POSSIBILE ACQUISIZIONE

L’annuncio di un accordo con Microsoft per gestire l’imminente offerta supportata dalla pubblicità di Netflix ha alimentato infatti la speculazione sul fatto che la collaborazione sia un precursore di un’acquisizione. “Microsoft potrebbe offrire tutto ciò di cui Netflix ha bisogno per sopravvivere ai suoi rivali: una solida architettura cloud in Azure e una piattaforma software desktop e mobile ampiamente utilizzata in Windows” evidenzia Quartz.

IL COMMENTO DEGLI ANALISTI

E negli scorsi giorni anche l’analista Needham Laura Martin ha suggerito che “un’agenda nascosta in gioco qui potrebbe essere che Netflix voglia che Microsoft li compri”. Secondo l’analista, scegliendo il partner meno probabile per la tecnologia pubblicitaria, Netflix ha svelato la sua “agenda nascosta” e che “potrebbe essere che Netflix stia cercando un’uscita”.

“Quindi potrebbe essere che davvero il gioco è che Netflix sta cercando di avvicinarsi a Microsoft nella speranza che dopo che Microsoft abbia assimilato l’acquisizione di Activision, il prossimo passo sia l’acquisto di Netflix, che sarebbe un tipo complementare di contenuti video, contenuti video premium, come Activision è nello spazio dei videogiochi” ha concluso Martin.

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