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Netflix

Ecco come Stranger Things ha salvato i conti Netflix

Nel secondo trimestre dell'anno Netflix ha perso di nuovo abbonati ma ha comunque riportato risultati migliori del previsto. Fatti, numeri e commenti

 

Stranger Things ha salvato Netflix.

La piattaforma di video streaming ha riportato risultati del secondo trimestre del 2022 migliori del previsto martedì. Sì la crisi di abbonati continua dal momento Netflix ha perso 970.000 abbonati nell’ultimo trimestre. Sebbene questo sia il secondo calo trimestrale consecutivo, i risultati per la società di streaming sono migliori del previsto.

L’aggiornamento trimestrale di Netflix dello scorso aprile ha visto registrare il suo primo calo degli utenti a pagamento in oltre un decennio. E se in quel momento la società di Los Gatos ha ammesso che si aspettava di perdere altri 2 milioni di abbonati nel secondo trimestre, così non è stato. Non solo, ha affermato che prevede di aggiungere 1 milione di abbonati nel terzo trimestre.

Merito senz’altro dell’ultima attesissima stagione di Stranger Things che la piattaforma ha rilasciato in due momenti diversi: la prima parte a fine maggio durante il secondo trimestre e gli ultimi due episodi all’inizio del terzo trimestre.

Soddisfatti quindi gli investitori. Subito dopo la pubblicazione dei conti, il titolo è salito nell’afterhours del 8%, per poi attestarsi intorno al 6,5%. Ieri, ha chiuso in rialzo del 5,61% a 201,63 dollari, per una capitalizzazione di oltre 89 miliardi di dollari.

Tutti i dettagli.

I RICAVI

Le entrate totali di Netflix per il primo trimestre del 2022 sono state di 7,97 miliardi di dollari, mancando le aspettative degli analisti di 8,04 miliardi di dollari.

L’UTILE

Netflix ha inoltre registrato un utile di 1,44 miliardi di dollari, o 3,20 dollari per azione, contro i 2,94 dollari attesi dagli esperti. Ma in aumento rispetto a $ 1,35 miliardi dell’anno prima.

COME PROCEDE LA CRESCITA DEGLI ABBONATI

La società, che attualmente conta 220,67 milioni di abbonati, ha affermato di aspettarsi che gli aumenti netti raggiungano 1 milione nel terzo trimestre, invertendo quindi il trend di cancellazione degli abbonamenti registrato durante la prima metà dell’anno.

In una telefonata con gli investitori martedì, i dirigenti hanno affermato che avrebbero investito maggiormente nelle produzioni originali, prevedendo di spendere 17 miliardi di dollari per i contenuti realizzati da Netflix nei prossimi anni.

“È importante che Netflix sia visto come un valore straordinario in tempi di crisi economica”, ha affermato il co-ceo Ted Sarandos. “Abbiamo molti nuovi fantastici contenuti in uscita.”

EFFETTO STRANGER THINGS?

Il rapporto sugli utili conteneva anche statistiche sui suoi originali più popolari, inclusa la quarta stagione di Stranger Things. Lo spettacolo è stato la sua uscita più vista fino ad oggi, attirando 1,3 miliardi di ore di visione nei suoi primi 28 giorni sulla piattaforma: è diventata così la serie in lingua inglese più seguita di Netflix.

Con la stagione 4 di “Stranger Things” Netflix ha deviato dalla sua pratica di binge-release, ha osservato Variety. I primi sette episodi sono stati infatti rilasciati il ​​27 maggio (per stimolare le iscrizioni e ridurre l’abbandono nel secondo trimestre) con i due capitoli conclusivi inseriti nella piattaforma il 1 luglio (quindi il conteggio riguarderà il terzo trimestre).

LANCIO DI UN’OFFERTA PIÙ ECONOMICA

Le azioni di Netflix sono diminuite di circa il 67% quest’anno. La società ha citato ulteriori venti contrari per il rallentamento, tra cui la condivisione delle password, la concorrenza e la congiuntura economica.

L’azienda sta però approntando una serie di mosse per incrementare la sua base di abbonati e aumentare le entrate. Oltre a continuare la lotta per limitare la condivisione delle password, da inizio 2023 Netflix introdurrà un abbonamento a prezzo inferiore che però includerà gli annunci pubblicitari. In una lettera agli azionisti, l’azienda ha fatto sapere che il servizio sarà inizialmente lanciato in una ‘manciata di mercati’ dove le spese pubblicitarie sono ‘significative.’ La scorsa settimana ha annunciato che stava collaborando con Microsoft per l’esperienza tecnologica e di vendita di cui ha bisogno per costruirla. Questo è un equilibrio delicato da trovare, attenzione: l’azienda deve raggiungere abbastanza abbonati per attirare gli inserzionisti, assicurandosi di non chiedere un esborso eccessivo agli abbonati classici.

IL COMMENTO DEGLI ANALISTI

Infine, la piattaforma leader del video streaming deve affrontare la concorrenza agguerrita di gruppi come Disney che quest’anno ha speso 3 miliardi per i contenuti e sta per lanciare un’offerta più economica supportata dagli adv.

“Netflix è ancora il leader nello streaming video, ma a meno che non trovi più franchise che risuonano ampiamente, alla fine farà fatica a stare al passo con i concorrenti che cercano la sua corona”, ha affermato Ross Bene, analista della società di ricerche di mercato Insider Intelligence, ripreso dal Guardian.

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