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V-shorad, Hydis2 e Gcap. Tutte le prossime sfide per Mbda Italia

Bilancio di fine anno per Mbda Italia, controllata italiana del gruppo missilistico europeo composto da Airbus (37,5%), Bae Systems (37,5%) e Leonardo (25%). Fatti, numeri e scenari

Mbda è il terzo gruppo missilistico al mondo dopo Raytheon e Lockheed Martin e primo in Europa.

È quanto ha evidenziato Giovanni Soccodato, amministratore delegato di Mbda Italia, controllata italiana del gruppo missilistico europeo joint-venture di Airbus (37,5%), Bae Systems (37,5%) e Leonardo (25%), in occasione di un incontro con la stampa in azienda di fine anno.

“Mbda è l’unica società europea in grado di soddisfare l’intera gamma di esigenze missilistiche della difesa”, ha precisato Soccodato, mantenendo “capacità e competenze in tutte le realtà, incluse quelle italiane di Napoli La Spezia e Roma”. Non solo, Mbda può vantare di “mantenere la capacità di sviluppo di sistemi missilistici completa con alcuni proprietari” e di essere “partner di gran parte di collaborazioni dei prodotti del gruppo” come Aster, Camm-er e Meteor. Tutto ciò ha portato Mbda Italia a rappresentare una “realtà importante” all’interno della joint-venture.

Il 2023 può considerarsi dunque un anno importante per Mbda Italia dal momento che ha visto “concretizzarsi opportunità significative” tradotte in “numeri importanti” in bilancio retto su tre cardini: “Significativi volumi dell’ordinato, aumento del fatturato e buona redditività”. Ma la società è già fortemente proiettata al futuro.

E per questo, la società oggi guarda già al ruolo nel Gcap, il progetto di Regno Unito, Italia e Giappone per il caccia di sesta generazione, e al programma di previsto avvio Vshorad nel Dpp 2023-2025.

GLI ORDINI PIÙ SIGNIFICATIVI DEGLI ULTIMI MESI

L’anno scorso è stato segnato dall’ordine storico per i missili Aster per la Difesa italiana e ha rappresentato un “driver per Mbda Italia ma per tutto il gruppo”. I sistemi d’arma come Aster per l’Aeronautica, il Camm-er per Esercito e Am, quindi importanti perché vanno a dare “Continuità a tutte le attività di produzione”.

Ci sono stati anche contratti importanti come l’ammodernamento delle fregate Horizon che conferisce “continuità sul navale”.

PROGETTI FUTURI PER MBDA ITALIA

Tra i progetti che guardano al prossimo futuro, Soccodato ha ricordato l‘ingresso dell’Italia al programma missilistico franco-britannico Future Anti-Ship Missile / Future Cruise Missile (FMAN/FMC)  o FC/ASW, guidato da Mbda. “Un programma di collaborazione importante in cui i vari paesi europei e le varie realtà di Mbda lavorano insieme” ha precisato l’ad di Mbda Italia.

DECOLLATO IL LAVORO SUL GCAP

In riferimento alla sovranità aerea, Giovanni Soccodato ha ricordato che si è iniziato a “lavorare in maniera più significativa sul Gcap”. Ovvero il Global Combat Air Programme (Gcap), progetto per lo sviluppo di un aereo da combattimento di sesta generazione entro il 2035.

Proprio la scorsa settimana i ministri della Difesa di Italia, Regno Unito e Giappone hanno firmato un trattato internazionale per l’istituzione dell’Organizzazione Governativa internazionale del Gcap. Il programma “guarda a soluzioni importanti combat integrato in caccia di sesta generazione con logiche di situazion awareness integrazione diretta”. Inoltre prevede “Logiche di elaborazione dati estremamente sofisticate” ha evidenziato l’ad di Mbda Italia.

Soccodato ha rivelato che “60 ingegneri italiani sono già a lavoro sul Gcap. Un team congiunto tra Regno Unito, Italia e Giappone sta lavorando sul ruolo dell’effector per mettere a punto un concept”.

DAL PROGRAMMA VSHORAD TRA QUELLI DI SVILUPPO NEL DPP

Un altro programma che “inizia a muovere i primi passi” nell’ambito della difesa aerea è il Vshorad. Il Dpp contiene risorse per lanciare un programma di un sistema di difesa aerea a cortissimo raggio, “su questo stiamo lavorando con l’Esercito per definire gli ultimi passi per poter lanciare il programma a partire dal prossimo anno”.

A HYDIS²

Sul lunghissimo raggio c’è invece il programma Hydis² per la concept fase di un sistema ipersonico.

Proprio la scorsa settimana l’Occar, l’Organizzazione Congiunta di Cooperazione in materia di Armamenti, ha comunicato che l’11 dicembre il direttore dell’Occar ed il direttore generale dell’industria della difesa e dello spazio (DG Defis) hanno firmato l’accordo di contributo per la fase di progettazione di un intercettore endo atmosferico contro le nuove minacce emergenti di fascia alta (Hidis2).

Hydis² è il progetto di studio di intercettazione della difesa ipersonica presentato da Mbda, alla guida di un consorzio che prevede la partecipazione di 19 partner industriali europei e più di 30 sub-contractor di 14 Paesi europei.

CAPACITÀ AEREA SOVRANA

Dunque dai sistemi Aster a Camm-er fino a Vshorad e Hidis 2, “Mbda può dire di disporre di capacità aerea sovrana multistrato” ha sottolineato Soccodato.

A fronte dell’iniziativa European Sky Shield Initiative lanciata lo scorso anno dalla Germania di integrare sistemi di altri partner, Mbda può disporre di capacità integrata e interoperabile con i suoi sistemi tra quelli pronti e quelli in sviluppo. Per esempio il Camm-er in Polonia sarà integrato con il Patriot, dal momento che si tratta di sistemi aperti e flessibili per potersi integrare con altre soluzioni, un fattore importante per Mbda gruppo e Mbda Italia.

LA SFIDA PRODUTTIVA PER MBDA ITALIA

Alla luce di tutto ciò per la società si prospetta una “sfida di ramp un produttivo” nei prossimi anni che riguarderà gli stabilimenti italiani, in particolare quello di Fusaro. La crescita importante di volumi coincide anche con la crescita di addetti: la forza lavoro di Mbda Italia conterà a fine anno quasi 1900 persone e la società continuerà il piano di sviluppo per ampliare gli stabilimenti.

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