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Sia

Tutte le novità in Sia fra Cdp, Bankitalia, mire francesi e shopping estero

La crescita e il forcing di Cdp. La gara vinta. La commessa Bce in ballo. Ecco rumors e scenari su Sia

Novità in casa di Sia, la società per la progettazione, la realizzazione e la gestione di infrastrutture e servizi tecnologici per istituti di credito e banche centrali.

Sia si è aggiudicata il bando di gara della Banca d’Italia per la gestione della Centrale di Allarme Interbancaria, l’archivio informatizzato degli assegni bancari, postali e delle carte di debito e credito irregolari che concorre ad assicurare il regolare funzionamento del sistema nazionale dei pagamenti. La concessione oggetto dell’accordo avrà la durata di 8 anni.

CHE COSA HA VINTO SIA

Nel dettaglio l’azienda guidata dall’ad Nicola Cordone, che ha chiuso il 2018 con un fatturato di 614,8 milioni, gestirà l’infrastruttura centrale della Cai, di cui Palazzo Koch è titolare, nonché le interconnessioni con le sezioni remote (archivi locali) in banche, intermediari finanziari vigilati emittenti carte di pagamento, Poste Italiane, prefetture per il tramite del ministero dell’Interno e autorità giudiziaria attraverso il ministero della Giustizia.

CHE COSA C’E’ NELLA CENTRALE DI ALLARME

Nella Centrale di allarme interbancaria (Cai) confluiscono anche le informazioni relative alle sanzioni amministrative e penali applicate rispettivamente dai Prefetti e dall’Autorità Giudiziaria per l’emissione di assegni bancari e postali senza l’autorizzazione o senza provvista. Inoltre, nella Cai sono presenti i dati anonimi identificativi degli assegni bancari e postali e delle carte di pagamento definiti a rischio.

COME CRESCE CASSA DEPOSITI E PRESTITI

Novità rilevanti anche nell’azionariato di Sia: la salita all’85% di Sia da parte di Cda. La Cassa depositi e prestiti, infatti, ha rilevato le quote di F2i e Hat (con Vitale e Jp Morgan advisor) e anche quelle di Intesa Sanpaolo e Unicredit. Cdp ha comprato le quote di F2i e Hat (che hanno fatto un rendimento di circa 5 volte il capitale investito) per 632 milioni di euro, secondo il Sole 24 Ore.

LE MIRE FRANCESI

Secondo quanto scritto oggi da MF-Milano Finanza, si sarebbe di recente riacceso l’interesse del colosso transalpino Atos per la società controllata da Cdp. Già nel 2009 il gruppo dell’Information Technology, con interessi che vanno dall’aerospazio ai servizi bancari, aveva puntato alla società italiana. “Ora, con l’ipotesi ipo che sembra allontanarsi, i francesi sarebbero pronti a riproporsi, in uno scenario che sarebbe alternativo a un’altra delle ipotesi che sarebbe comunque ancora sul tavolo, quella di un’operazione straordinaria con il competitor Nexi, sbarcato in borsa di recente”, ha aggiunto Mf.

L’ASCESA DELLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI

Ma l’incremento di Cdp in Sia esclude ogni mira francese: il gruppo controllato dal Tesoro e partecipato dalle fondazioni bancarie ritiene l’infrastruttura digitale dei pagamenti in mano a Sia un asset strategico che non solo non va venduto ma rafforzato e ampliato. Obiettivo: realizzare un campione nazionale nel settore. In prospettiva, inglobando anche la società PagoPa dall’assetto ancora definito del tutto a livello governativo e al centro di questioni ancora aperte, oltre a puntare ad acquisizioni estere.

I TARGET ESTERI DI SIA

Da tempo la società guidata da Nicola Cordone guarda all’estero. Sia mira infatti all’acquisizione di Card Complete, il gruppo austriaco di carte di credito. L’altro obiettivo riguarda la portoghese Sibs, per la quale Sia ha partecipato nelle scorse settimane a un beauty contest, ma questa operazione procede lentamente, ha scritto Mf: “L’altra possibile operazione è invece un’alleanza con il colosso francese Worldline, descritta dagli osservatori come l’operazione industrialmente più interessante, ma più complicata da gestire”. Worldline (controllata dai francesi di Atos e dagli svizzeri di di Six) capitalizza 9 miliardi di euro e Sia 3,2 miliardi. Rumors di mercato raccolti da Start Magazine aggiungono che la vera preda nelle intenzioni di Sia sarebbe la francese Cgi. Una prospettiva gradita al Tesoro e alla Cdp.

L’ARRIVO AL VERTICE DI SARMI

A riprova del fatto che la Cassa è in pieno movimento su Sia c’è pure la nomina di Massimo Sarmi, già numero uno di Poste Italiane, come vicepresidente della società guidata da Cordone. L’ingresso di Sarmi è destinato a rimescolare le carte ai vertici di Sia, visto l’appoggio di Sarmi da parte della Cdp e pure dell’azionista numero uno del governo, ossia la Lega di Matteo Salvini.

TRA SCENARI E RUMORS

Tra gli addetti ai lavori c’è chi prevede anche un possibile avvicendamento alla presidenza con Sarmi al posto di Giuliano Asperti. Se non un vero e proprio scossone alla guida dell’azienda. D’altronde se Cdp investe in Sia molti analisti si attendono un vertice della società in assoluto feeling con la Cassa guidata dall’ad, Fabrizio Palermo.

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