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Social Network, Samsung lancia Waffle

Samsung sta per lanciare Waffle, un social network per creare contenuti in condivisione con gli altri utenti Samsung sta lavorando a Waffle, un nuovo social network. La piattaforma, il cui nome ricorda quello delle cialde dolci diffuse in Nord Europa, intende conquistare gli utenti grazie alla possibilità della creazione collaborativa dei contenuti. Ci spieghiamo: Il social…

Samsung sta per lanciare Waffle, un social network per creare contenuti in condivisione con gli altri utenti

Samsung sta lavorando a Waffle, un nuovo social network. La piattaforma, il cui nome ricorda quello delle cialde dolci diffuse in Nord Europa, intende conquistare gli utenti grazie alla possibilità della creazione collaborativa dei contenuti. Ci spieghiamo: Il social network sviluppato dal C-Lab di Samsung permette ai nostri amici di arricchire, con frasi, disegni e foto, un nostro post, che sia frase, foto o messaggio di auguri. I nuovi contenuti saranno posizionati in dei quadratini intorno al post iniziale.

“Waffle offre un nuovo servizio, differenziato, che illustra in un post più punti di vista per generare una storia in collaborazione”, spiega l’azienda. “Waffle consente agli utenti di aggiungere la propria prospettiva al contenuto di qualcun altro, e viceversa”.

È possibile arricchire il post all’infinito: la griglia di condivisione non ha limiti. Il social network sembra essere “un muro di graffiti comune”: ogni utente contribuisce con un suo pezzo ad un insieme più grande. In un esempio, un utente inserisce una foto di un coniglio seduto su un muro; altri utenti completano l’ambiente circostante con pezzi di parete sotto e il cielo sopra.

I social network annunciati e mai decollati

Se Samsung e il suo social network conquisteranno gli utenti di tutto il mondo è presto saperlo, certo è che Facebook in tema social sembra (almeno al momento) aver monopolizzato il settore, con Twitter che arranca e Linkedin che prova a farsi strada tra i professionisti.

Google +, invece, è l’esempio tangibile che anche Big G può fallire. Ammettiamolo, il social dell’azienda di Mountain View è ancora in piedi, ma non ha mai conquistato gli utenti. Insomma gli iscritti ci sono, i numeri pure, ma quello che manca è la condivisione, l’utilizzo e il confronto. Le iscrizioni al social vengono effettuate automaticamente ed arbitrariamente, al momento della creazione di un account Gmail: questo spiega gli oltre 2 miliardi di scritti, ma la poca vitalità delle bacheche.

Anche Ping iTunes è uno dei social network annunciati e mai decollati. Presentato da Steve Jobs, nel 2010, Ping iTunes si proponeva come social della musica, ma il suo lancio è stato un flop. A a 48 ore all’apertura ufficiale, su Ping sierano già registrati 1 milione di utenti, ma le funzioni limitate hanno spinto anche i più fedeli alla mela morsicata ad abbandonare il social. Ping è stato ufficialmente chiuso il 30 settembre 2012.

Anche Friendster è un social network finito nell’oblio. Si sperava che la piattaforma potesse generare la nascita di amicizie e amori. Nel 2003 Friendster contava decine di milioni di utenti e faceva gola a Google, che aveva anche fatto un offerta. Ma solo due anni dopo è iniziato un lento declino che ha portato il social a chiudere nel 2009.

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