Sony deve trovare circa 100 miliardi di yen, pari a 610 milioni di euro, per non aumentare ancora il prezzo della sua console PlayStation 5: a tanto infatti ammonterà l’impatto dei dazi statunitensi voluti da Donald Trump secondo le stime dell’azienda giapponese.
I DAZI RITOCCANO ALL’INSU I LISTINI DI PLAYSTATION 5?
Durante la conference call con gli investitori sui risultati finanziari della multinazionale nipponica, il direttore finanziario Lin Tao ha confermato che Sony, evidentemente spiazzata dalla guerra commerciale in atto come tante altre industrie giapponesi (soprattutto nel campo dell’automotive, dove si registrano le sbandate di Toyota, Honda e Nissan), sta considerano di riverberare almeno parte del costo dei dazi sui consumatori in modo da salvaguardare i margini aziendali nella cui difesa l’azienda recentemente si era già mossa con una forte spending review che aveva anche comportato la chiusura di diversi studi e un buon numero di licenziamenti.
PLAYSTATION 5 A STELLE E STRISCE PER EVITARE I DAZI?
Il Ceo Hiroki Totoki ha invece detto che PlayStation 5 potrebbe essere prodotta negli Usa nel prossimo futuro, mentre ora la maggior parte degli stabilimenti del colosso nipponico sono in Cina, soggetta a dazi del 30 per cento.
Ma dato che le filiere globali non si riorganizzano da un giorno all’altro, è facile immaginare che, almeno nell’immediato, i prezzi della console possano nuovamente aumentare mentre successivamente il rincaro verrà con ogni possibilità mantenuto e sfruttato come tesoretto cui attingere per coprire le spese di un simile trasloco eccezionale e non preventivato.
IL NUOVO PREZZO RALLENTERA’ LA CORSA DI PS5?
Resta da capire se il futuribile aumento di prezzo di PlayStation 5 dovuto ai dazi possa rischiare di zavorrare le performance della console nei negozi. PS5, secondo le note finanziarie diffuse dalla società nelle ultime ore, ha raggiunto quota 77,8 milioni di unità vendute in tutto il mondo ma il rallentamento nelle vendite ormai è evidente: nel periodo compreso tra gennaio e marzo l’azienda ha spedito 2,8 milioni di console contro i 4,5 milioni dello stesso periodo nel 2024.
L’INCOGNITA DI NINTENDO SWITCH 2
A trainare, come spesso capita in questo mercato, i mesi autunnali (quelli dello shopping natalizio) durante i quali Sony ha totalizzato il record di 9,5 milioni di unità piazzate. Nell’immediato PlayStation 5 dovrà vedersela col debutto il 5 giugno prossimo della rivale di Nintendo, Switch 2, anch’essa soggetta a possibili ritocchi dovuti ai dazi di Trump, e la comparsa della nuova rivale potrebbe causare nuovi rallentamenti nelle vendite.
IL PREZZO DI PLAYSTATION 5 CONTINUA A SALIRE
A metà aprile Sony aveva annunciato un aumento di prezzo per PS5 in Europa, Regno Unito, Australia e Nuova Zelanda che in alcuni mercati aveva riguardato solo il modello Digital della console e in altri anche quello Standard dotato di lettore ottico. In Italia la modifica dei listini ha riguardato solo la PS5 Digital, arrivata ormai a 499,99 euro contro i 499,99 di inizio anno.
TRE AUMENTI IN QUATTRO ANNI
Se fosse confermato il ritocco dei prezzi al pubblico dovuto alle nuove imposte doganali, allargando lo zoom a tutti i mercati saremmo ormai al terzo aumento per la console giapponese nel corso della sua esistenza (il primo, nel 2022, era dovuto alla guerra dei chip), un unicum nella storia commerciale dei videogame dato che solitamente i prodotti invecchiando vedono il valore diminuire.