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Netflix Dipendenti

Perché Netflix festeggia (e snobba i concorrenti Apple e Disney)

Netflix ha chiuso il quarto trimestre del 2019 con i profitti sopra le attese e crescita dei ricavi, nonostante la concorrenza delle piattaforme rivali di Walt Disney e Apple. Mancato l'obiettivo degli abbonati negli Usa

C’è tanto da festeggiare per Netflix. Non solo quest’anno ha ricevuto 24 nomination agli Oscar, ma ieri ha comunicato i risultati del quarto trimestre migliori del previsto.

Il numero uno del gigante del video streaming Reed Hastings ha riferito di aver aggiunto 8,8 milioni di nuovi abbonati durante il quarto trimestre.

Tuttavia le azioni di Netflix sono leggermente diminuite nel trading after-hour, dopo aver mancato le aspettative degli investitori per la crescita degli utenti domestici. Segno che l’aumento della concorrenza di Disney e Apple potrebbe influire sulla sua crescita in Nord America. Oltre all’effetto della concorrenza, la società Los Gatos ha citato anche gli aumenti dei prezzi.

I NUMERI FELICI

Per il quarto trimestre, Netflix ha aumentato le vendite del 31% su base annua e ha registrato ricavi per 5,47 miliardi di dollari, superando i 5,45 miliardi previsti dagli analisti, in rialzo del 30% sui 4,2 miliardi dell’anno precedente.

Bene anche gli utili netti, pari a 587 milioni di dollari, rispetto ai 134 milioni riportati l’anno scorso. Anche i suoi profitti hanno superato le previsioni.

CRESCONO GLI ABBONATI

Ciò è stato in parte grazie agli 8,8 milioni di abbonati che ha aggiunto a livello globale: un grande salto dai 7,6 milioni che ha promesso che avrebbe prodotto.

Ora Netflix ha oltre 167 milioni di abbonati complessivi e per la prima volta, ora ha più di 100 milioni al di fuori degli Stati Uniti. La crescita degli abbonati ha eguagliato le prestazioni di Netflix dal quarto trimestre del 2018. Netflix ha stabilito un record aziendale nel trimestre successivo quando ha aggiunto 9,6 milioni di nuovi clienti nel primo trimestre del 2019.

MA OCCHIO A CASA PROPRIA

La società di Los Gatos ha battuto dunque i suoi obiettivi di crescita degli abbonati internazionali durante il quarto trimestre, ma ha mancato quello a casa propria.  Negli Stati Uniti, dove le rivali Apple Tv e Disney Plus sono state lanciate nel quarto trimestre, Netflix ha aggiunto solo 420.000 abbonati netti paganti, al di sotto della guidance di 600.000. Come ha sottolineato Business Insider è stato il terzo trimestre consecutivo in cui Netflix ha mancato i suoi obiettivi di crescita degli abbonati statunitensi.

LE PREVISIONI ROSEE

Netflix prevede di raggiungere soltanto altri 7 milioni di abbonati paganti nel trimestre in corso, rispetto ai 7,8 milioni sperati dagli investitori. Ma dato che la società ha aumentato i prezzi degli abbonati statunitensi la scorsa settimana, non avrà bisogno di altrettante nuove sottoscrizioni per raggiungere il suo obiettivo di entrate.

NETFLIX CONTINUA A SPENDERE…

Nel frattempo, la piattaforma leader del video streaming continua a spendere. Dopo aver stanziato 19 miliardi di dollari soltanto nel 2019 per la produzione di contenuti originali, secondo Pivotal Research Group tale importo crescerà a 35 miliardi di dollari entro il 2025.

… PER BATTERE LA CONCORRENZA

Non potrebbe essere altrimenti infatti per reggere la concorrenza. Il quarto trimestre di Netflix è coinciso con il rilascio di Disney + e Apple TV +, rispettivamente il 12 novembre e il 1 novembre scorsi. Soprattutto la discesa in campo del servizio streaming della Casa di Topolino, che ha debuttato con successo grazie al suo monopolio di contenuti (Marvel e Star Wars su tutti), potrebbe dare del filo da torcere al re del video streaming. Senza contare che la concorrenza è destinata ad aumentare. Sia AT&T e NBCUniversal (di Comcast) hanno in programma di lanciare i rispettivi servizi di streaming a primavera.

Come sottolinea Finimize, il forte trimestre di Netflix potrebbe significare che c’è spazio per più di un vincitore: con il 62% di analisti positivi sulle azioni di Netflix e l’80% a favore di Disney. Non resta che continuare a guardare.

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