Il numero uno dell’Agenzia spaziale europea (Esa) torna all’attacco contro Musk e la sua SpaceX.
Lo spazio è “essenziale per la vita di tutti i giorni” e “dobbiamo agire ora per proteggere i nostri asset ed i nostri astronauti in orbita” anche da un eccesso di detriti e dalla “deregulation” che accompagna i continui lanci di satellite.
Il direttore generale di Esa, Josef Aschbacher, interviene così sul tema nel corso della conferenza stampa sul 2022 dell’Agenzia spaziale ricordando di aver già sollecitato la necessità di “regolamentazione”.
Il riferimento di continui lanci di satelliti non può che essere a quelli di Elon Musk. Con la sua SpaceX, Musk ha infatti mandato in orbita satelliti della sua costellazione Starlink per le Tlc. L’ultimo lancio con razzo Falcon 9 dovrebbe decollare da Cape Canaveral in Florida martedì sera. Questa missione porterà il numero totale di satelliti Starlink lanciati, compresi quelli inattivi, a oltre 2.000.
E l’Esa non è l’unica a sollevare problemi circa l’affollamento in orbita dei satelliti di Musk. A inizio dicembre Pechino ha inviato una nota all’Unoosa, l’ufficio delle Nazioni Unite per gli affari dello spazio extra-atmosferico, per denunciare che che la stazione spaziale cinese ha dovuto eseguire manovre per evitare due collisioni con i satelliti della costellazione Starlink di SpaceX.
Al momento si ritiene che quasi 30.000 satelliti e altri detriti orbitino attorno al pianeta. Da tempo gli scienziati hanno esortato i governi a condividere i dati per ridurre il rischio di catastrofiche collisioni spaziali.
Tutti i dettagli.
I TIMORI DELL’ESA SUI CONTINUI LANCI DI SATELLITI (COME QUELLI DI MUSK CON STARLINK)
“Siamo preoccupati” ha detto Aschbacher. Il Dg dell’Esa ha ribadito nella conferenza stampa quanto sottolineato al Ft lo scorso dicembre. Ovvero la necessità “di agire subito e proteggere i nostri asset e gli astronauti” non solo da un eccesso di detriti ma anche dal rischio di collisioni con la Iss.
Nell’intervista al quotidiano britannico Aschbacher aveva già sollecitato i leader mondiali sulla necessità di “regolamentazione” rispetto ai continui lanci di microsatelliti da parte del magnate privato dello spazio Elon Musk.
I governi europei dovrebbero mettere a punto un’azione coordinata per respingere le ambizioni di Musk di dominare lo spazio: se lasciato libero, aveva avvertito Aschbacher, il patron di SpaceX finirà per scrivere le regole dei nuovi mercati economici che si stanno aprendo.
COME QUELLI DI PECHINO
Come l’Esa, anche la Cina ha invocato una regolamentazione del settore, nella nota inviata all’Ufficio delle Nazioni Unite in cui denunciava che alcuni dei satelliti Starlink si sono quasi scontrati con la stazione spaziale cinese in due diverse occasioni nel 2021. La Cina ha iniziato la costruzione della propria stazione spaziale ad aprile con il lancio di Tianhe, il più grande dei suoi tre moduli. La stazione dovrebbe essere completata entro la fine del 2022 dopo quattro missioni con equipaggio.
Dopo che l’Unoosa ha pubblicato la denuncia, numerose critiche hanno colpito Musk, Starlink e gli Stati Uniti sulla piattaforma di microblogging cinese Weibo, simile a Twitter.
LA POSIZIONE DEL CEO DI SPACEX
Tuttavia, Elon Musk ha rispedito ai rispettivi mittenti le accuse secondo cui il suo progetto di Internet satellitare Starlink starebbe occupando troppo spazio nello spazio.
“Decine di miliardi” di satelliti possono essere ospitati in orbite vicine alla Terra, ha detto al Financial Times a fine dicembre. “Lo spazio è estremamente enorme e i satelliti sono molto piccoli”, ha sottolineato Musk nell’intervista.
A CHE PUNTO È STARLINK
Ad oggi SpaceX ha già lanciato quasi 1.900 satelliti come parte della rete Starlink e prevede di distribuirne altre migliaia. La società ha ricevuto infatti il permesso dalla Federal Communications Commission degli Stati Uniti per lanciarne fino a 12.000 satelliti nello spazio.
A inizio gennaio SpaceX ha dichiarato che il suo servizio Internet satellitare Starlink ha ora più di 145.000 utenti in 25 paesi in tutto il mondo. La società sta per lanciare la seconda missione Starlink del 2022, con 49 satelliti pronti al decollo da Cape Canaveral il 18 gennaio.
ESA PROPORRÀ ESTENSIONE ALLA ISS
Non solo la regolamentazione dei lanci di satelliti tra gli auspici dell’Esa per quest’anno.
Il Direttore Generale dell’Esa ha annunciato infine che proporrà di “estendere la partecipazione” dell’Europa alla Stazione Spaziale Internazionale al 2030. La decisione sull’estensione delle attività della Iss sarà presa alla ministeriale di Parigi, il prossimo novembre.
“Sono fiducioso che la proposta sarà condivisa dagli Stati membri” ha detto Aschbacher nella prima conferenza stampa del 2022 in cui ha dato un’ampia panoramica delle attività spaziali europee per il nuovo anno e dell’impegno dell’Agenzia nelle sfide che la aspettano.