skip to Main Content

Jd.com

Perché l’antitrust cinese bacchetta i retailer online Jd.com, Tmall (Alibaba) e Vipshop

Pechino ha multato le piattaforma di e-commerce Jd.com, Tmall (di proprietà Alibaba) e Vipshop (partecipata da Tencent) per pricing irregolare

 

L’antitrust cinese torna a colpire i colossi tecnologici nazionali a distanza di poche settimane.

Mercoledì la State Administration of Market Regulation (Samr), il regolatore del mercato cinese, ha dichiarato di aver multato JD.Com Inc, le piattaforme e-commerce Tmall di Alibaba e Vipshop di 500.000 yuan (76.464 dollari) ciascuna per prezzi irregolari.

Due settimane fa sempre l’Amministrazione statale per la regolamentazione del mercato aveva già multato Alibaba, China Literature (sostenuta da Tencent) e Shenzhen Hive Box di 500.000 yuan ciascuna.

La Cina ha intensificato le normative sui giganti di Internet nelle ultime settimane.

Tutti i dettagli.

LE MULTE A JD.COM, TMALL E VISHOP

Le sanzioni imposte dalla State Administration for Market Regulation (Samr) sono pari a 500.000 yuan (circa 62.000 euro) per tutti tre i retailer online. Si tratta del massimo ai sensi di una legge anti-monopolio del 2008.

La decisione dell’antitrust arriva dopo i reclami dei consumatori sulle strategie di prezzo delle tre piattaforme e-commerce durante il Singles’ Day, gli eventi di shopping online dell’11 novembre.

COLPITI DI NUOVO ALIBABA E TENCENT

Vipshop è partecipata dal colosso tecnologico Tencent Holdings, mentre il marketplace online Tmall è di proprietà di Alibaba Group Holding.

Alibaba (il colosso dell’e-commerce fondato da Jack Ma) e Tencent, un tempo acclamati come i portabandiera dell’ascesa tecnologica della Cina, affrontano una pressione crescente.

LE MULTE AD ALIBABA, CHINA LITERATURE E SHENZEN HIVE BOX

Due settimane la Samr ha dichiarato che avrebbe multato Alibaba, China Literature sostenuta da Tencent Holdings e Shenzhen Hive Box di 500.000 yuan ciascuna per non aver segnalato correttamente gli accordi per le revisioni antitrust.

IL GIRO DI VITE DI PECHINO SUL SETTORE TECH

Il mese scorso Pechino ha emesso una bozza di regole volte a prevenire comportamenti monopolistici da parte delle aziende di Internet, segnando la prima mossa normativa seria della Cina contro il settore.

L’INDAGINE ANTITRUST SU ALIBABA

Ma finora il più colpito dalla stretta antitrust di Pechino risulta proprio Alibaba. (Qui l’approfondimento di Start su tutte le tribolazioni di Alibaba fra Cina e Hong Kong).

Giovedì scorso il regolatore antitrust cinese ha dichiarato che sta indagando su Alibaba per la sua politica di “scegliere uno da due”. Ovvero la pratica in cui i commercianti sono costretti a vendere esclusivamente su Alibaba e saltare le piattaforme rivali JD.com e Pinduoduo.

La decisione segna l’azione più aggressiva delle autorità di regolamentazione cinesi per mettere la briglia al crescente peso delle aziende tecnologiche cinesi.

La mossa arriva inoltre dopo la sospensione dell’Ipo di Ant (di proprietà di Alibaba al 33%) da oltre 35 miliardi di dollari a novembre scorso.

Back To Top