Giuseppe Gagliano

Per la sua IA ByteDance sceglie i chip cinesi di Huawei

Per aggirare le restrizioni imposte dagli Stati Uniti sull'esportazione di chip avanzati, come quelli della Nvidia, ByteDance, la società madre di TikTok, sta progettando un nuovo modello di intelligenza artificiale addestrato con i chip Huawei. L'articolo di Giuseppe Gagliano

1 Ottobre 2024 08:57

Giuseppe Gagliano

Recentemente, documenti trapelati hanno rivelato che ByteDance, la società madre di TikTok, sta pianificando lo sviluppo di un nuovo modello di intelligenza artificiale (IA), addestrato principalmente con chip prodotti da Huawei. Secondo le fonti riportate da Reuters, ByteDance avrebbe scelto di passare a fornitori nazionali cinesi per aggirare le restrizioni imposte dagli Stati Uniti sull’esportazione di chip avanzati, come quelli della Nvidia, leader di mercato nel settore.

TUTTI I LIMITI DEI CHIP DI HUAWEI

I chip Ascend 910B di Huawei sono al centro di questo nuovo sviluppo. Questi chip, già utilizzati per attività di inferenza meno intensive, verranno ora impiegati per addestrare modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), un processo che richiede enormi capacità di calcolo. Tuttavia, le prestazioni inferiori rispetto ai chip Nvidia H20 e la fornitura limitata hanno finora rallentato i piani di ByteDance, che ha ordinato oltre 100.000 chip Ascend 910B, ma ne ha ricevuti solo una parte.

Secondo le fonti, la nuova tecnologia IA di ByteDance, già utilizzata nel chatbot Doubao, sarà meno potente rispetto ai modelli precedenti, ma rappresenta comunque un passo significativo nella corsa all’intelligenza artificiale, soprattutto in un contesto in cui le aziende cinesi cercano di ridurre la loro dipendenza dai fornitori statunitensi.

IMPLICAZIONI POLITICHE

La decisione di ByteDance di sviluppare un modello di intelligenza artificiale (IA) utilizzando chip di Huawei ha diverse implicazioni politiche, economiche e tecnologiche.

Politicamente, la mossa è un chiaro segnale della crescente frammentazione tecnologica globale, accelerata dalle tensioni tra Stati Uniti e Cina. Le sanzioni imposte dagli Stati Uniti sulle esportazioni di chip avanzati, come quelli prodotti da Nvidia, hanno spinto ByteDance, e altre aziende cinesi, a cercare soluzioni interne, riducendo così la dipendenza dai fornitori occidentali. Questo riflette un tentativo della Cina di aumentare la sua autosufficienza tecnologica, in linea con le politiche del governo cinese per limitare l’impatto delle sanzioni e delle restrizioni commerciali americane. Dal punto di vista geopolitico, rafforza l’idea di un “decoupling” tra le economie di Stati Uniti e Cina, dove entrambe cercano di costruire ecosistemi tecnologici indipendenti.

IMPLICAZIONI ECONOMICHE

Economicamente, la decisione di ByteDance rappresenta una sfida sia per Huawei che per ByteDance stessa. Huawei, che ha subito gravi colpi economici a causa delle sanzioni occidentali, potrebbe trovare nella crescente domanda interna di chip una nuova opportunità di crescita e stabilità. Tuttavia, il fatto che i chip Ascend 910B siano meno potenti rispetto alle GPU di Nvidia potrebbe rallentare l’innovazione e la competitività di aziende come ByteDance nel mercato globale dell’IA, un settore in cui le prestazioni dei chip sono cruciali per lo sviluppo di modelli avanzati di IA. Da un lato, ciò potrebbe spingere il mercato cinese a investire più risorse nello sviluppo di tecnologie avanzate, ma dall’altro potrebbe creare un gap competitivo con le aziende occidentali, che hanno accesso a tecnologie più avanzate.

IMPLICAZIONI TECNICHE

Tecnicamente, il passaggio ai chip Huawei per attività di inferenza e addestramento dell’IA dimostra come le aziende cinesi stiano cercando di adattarsi a un ambiente sempre più ostile dal punto di vista commerciale e tecnologico. Tuttavia, l’inferiorità delle prestazioni dei chip Huawei rispetto a quelli di Nvidia potrebbe rappresentare un ostacolo significativo, rallentando lo sviluppo di modelli di IA all’avanguardia, che richiedono grandi capacità di calcolo.

SACRIFICARE LA COMPETITIVITÀ IN NOME DELL’INDIPENDENZA?

In sintesi, la mossa di ByteDance può essere interpretata come un tentativo di resistere alle pressioni economiche e politiche internazionali, ma potrebbe comportare dei compromessi in termini di innovazione e competitività tecnologica a livello globale. L’esito di questa strategia dipenderà dalla capacità della Cina di sviluppare rapidamente tecnologie competitive che possano sostituire quelle occidentali.