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Nasa Marte

La Nasa ha lanciato Perseverance verso Marte (dopo Emirati Arabi e Cina)

La Nasa ha lanciato il rover Perseverance alla volta di Marte per cercare tracce di vita sul pianeta. Si tratta del terzo lancio verso il pianeta rosso dell'estate, dopo quello effettuato da Cina ed Emirati Arabi Uniti 

 

Perseverance in viaggio verso il pianeta rosso. È partito dalla rampa 41 di Cape Canaveral, in Florida, il razzo Atlas che spedirà verso Marte il nuovo rover della Nasa Perseverance. Obiettivo della missione è la ricerca di tracce di vita sul Pianeta rosso, anche con l’utilizzo del primo velivolo progettato per sorvolare il suolo di un altro pianeta.

Se tutto andrà come previsto, Perseverance raggiungerà Marte il 18 febbraio 2021, diventando il quinto rover dal 1997 a completare il viaggio.

L’OBIETTIVO DELLA MISSIONE

Scopo della missione è identificare le tracce di una vita passata o presente sul pianeta, raccogliere campioni e analizzare la superficie.

Se tutto andrà come previsto, Perseverance raggiungerà Marte il 18 febbraio 2021, con l’atterraggio nel cratere Jezero che in passato ha ospitato l’antico delta di un fiume. Si tratterebbe del quinto rover dal 1997 a completare il viaggio.

IN VISTA DI ASTRONAUTI SU MARTE

Inoltre, il rover — un veicolo scientifico a sei ruote delle dimensioni di un’auto — è programmato per dispiegare un mini elicottero (Ingenuity) su Marte e provare attrezzature per future missioni umane. Gli Stati Uniti hanno l’obiettivo infatti di inviare astronauti su Marte nel 2030. Il programma della Nasa prevede di sfruttare un ritorno sulla Luna come piattaforma di prova per le missioni umane prima di compiere il più ambizioso viaggio con equipaggio su Marte.

CI VUOLE “PERSEVERANZA”

“C’è un motivo per cui chiamiamo il rover Perseverance. Perché andare su Marte è difficile”, ha dichiarato l’amministratore della Nasa poco prima del decollo Jim Bridenstine. “Non è mai stato facile. In questo caso, è più difficile che mai dal momento che lo stiamo facendo nel bel mezzo di una pandemia”.

Il costo della missione si aggira intorno ai 2,4 miliardi di dollari.

IL PRIMATO DEGLI STATI UNITI

Gli Stati Uniti detengono attualmente il primato di unica nazione ad aver condotto missioni di lunga durata sulla superficie marziana, ma il record potrebbe essere battuto dalla missione Tianwen-1, partita il 23 luglio da piattaforma di lancio della Cina.

Tuttavia, in caso di successo, la Nasa conquisterà comunque un nuovo risultato, dato che insieme al rover Perseverance, l’esplorazione del pianeta sarà affidata anche a Ingenuity, un piccolo drone-elicottero, il primo del suo genere.

SU MARTE INSIEME LA CINA

La scorsa settimana la Cina ha lanciato il suo primo rover verso Marte che dovrebbe arrivare a maggio. Il prossimo anno, quindi, sul pianeta rosso potrebbero esserci tre rover attivi, compreso il Curiosity, sempre della Nasa, atterrato nel 2012 e che ha percorso finora 23 chilometri sul suolo marziano.

PARTITA ANCHE HOPE DEGLI EMIRATI ARABI UNITI

Il 20 luglio anche gli Emirati Arabi Uniti hanno lanciato con successo dal centro spaziale Tanegashima nel sud del Giappone la prima missione del paese su Marte, Hope.

Il lancio ha segnato l’inizio del progetto spaziale più ambizioso del Paese che ha l’obiettivo di studiare il clima su Marte. Si tratta della prima missione interplanetaria del mondo arabo. La sonda trascorrerà dunque i prossimi sette mesi viaggiando nello spazio profondo, correggendo periodicamente il suo corso. Poi, nel febbraio del 2021, tenterà di inserirsi in un’orbita allungata attorno a Marte, dove analizzerà l’atmosfera e il clima nel corso di ogni giorno marziano.

RINVIATA AL 2022 EXOMARS DI ESA-ROSCOSMOS

Grande assente in questa stagione è l’Europa. Una quarta missione su Marte che avrebbe dovuto decollare questo mese — la missione ExoMars dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e della russa Roscosmos con il rover Rosalind Franklin — è già stata rinviata al 2022.

Non ha potuto approfittare della posizione favorevole del pianeta a causa di ritardi tecnici e dovuti all’emergenza Covid-19. Europa e Russia dovranno perciò attendere il 2022, quando Marte si avvicinerà nuovamente alla Terra.

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